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En plein di Tom Sykes, che ottiene la tredicesima pole in carriera e la sesta vittoria: per la quarta volta Tom è stato in grado di vincere restando in testa dall'inizio alla fine dopo le gare di Monza, Russia e Francia dell'anno scorso.

Con la vittoria in gara due l'Aprilia conta 31 successi, gli stessi della Suzuki, al quinto posto di tutti i tempi. L'ultima vittoria Suzuki risale a tre anni fa, con Leon Haslam in Sudafrica. Curiosamente si tratta anche dell'ultimo successo di Leon a tutt'oggi.

Jonathan Rea ha conquistato in gara uno il trentesimo podio in carriera, eguagliando Giancarlo Falappa al diciannovesimo posto di tutti i tempi. Johnny si è qualificato di nuovo in prima fila per la prima volta dalle gare di Misano dell'anno scorso.

Con il giro veloce di Sykes, la Gran Bretagna tocca quota cento giri veloci: al vertice della graduatoria l'Australia con 107, seguita dall'Italia a 103.

Primo ritiro e prima gara senza punti per Jules Cluzel in gara due.

Mark Aitchison centra un doppio arrivo a punti per la prima volta dalle gare di Imola del 2011.

Marco Melandri nella sua carriera superbike è andato a podio in tutti i circuiti tranne Imola ed Assen. Quest'anno la sfortuna si è accanita particolarmente su di lui, che riesce a conquistare solamente otto punti in terra olandese, ritrovandosi ottavo in campionato. Nella sua carriera non era mai sceso così in basso nella graduatoria iridata al termine di un weekend di gara.

Finisce la sequenza di sette gare a podio di Sylvain Guintoli con il sesto posto di gara due. Ora la migliore sequenza è quella di Sykes: tre podi. Il pilota inglese non ne ha mai inanellati quattro in carriera.

Il quinto posto in griglia di Loris Baz rappresenta il miglior piazzamento della carriera per il pilota francese.

Nella classe Supersport non si registra nessuna Honda sul podio dopo 45 gare di fila (da Brno 2009): si trattava della più lunga sequenza di podi nella storia del campionato.