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"È un talento naturale… lo rispetterò sempre!" – Razgatlioglu e Rea, una storia di rivalità e rispetto

Wednesday, 1 December 2021 08:27 GMT

Grandissima lotta tra il maestro e l’allievo: nel 2021 nel WorldSBK le carte in tavola sono cambiate ma non il rispetto e la rivalità…

Al termine dell’appassionante annata 2021 del Campionato del Mondo MOTUL FIM Superbike è tempo di andare ad analizzare quella che è stata una delle rivalità più intense di sempre nella storia della classe regina delle derivate di serie. Toprak Razgatlioglu (Pata Yamaha with Brixx WorldSBK) ha strappato il titolo mondiale a Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team WorldSBK) mettendo fine alla striscia di titoli iridati consecutivi portati a casa dal nordirlandese e diventando il terzo campione del mondo più giovane nella storia del WorldSBK. Abbiamo assistito a una delle rivalità più grandi di sempre ma sempre nel segno del massimo rispetto.

 

LO SCENARIO: il maestro contro l’allievo

Fin dagli inizi nel World Superbike Jonathan Rea è lì, accanto a Toprak. Nel settembre 2017 Razgatlioglu sale in sella a una Kawasaki ZX-10RR e ad assistere all’esordio del turco c’è Jonathan Rea. Il nordirlandese gli dà dei consigli sulla tecnica. Dopo quel test avviene uno scambio meraviglioso su Twitter, con il capotecnico di Randy Krummenacher in Puccetti Kawasaki Andrew Pitt che dice la sua sull’ottimo passo di Razgatlioglu mentre Jonathan Rea afferma che lui è “il vero affare” e dichiara: “Io posso aiutarti ma il miglior tempo l’hai fatto tu, compagno! 43.2 per un rookie nel WorldSBK è ottimo! Continua a lavorare duro!”. Razgatlioglu chiude quel test in quarta posizione a meno di un secondo da Rea.

Rea dà una bella mano a Razgatlioglu nel corso della prima stagione a tutti gli effetti del turco nella classe regina delle derivate di serie e Toprak ha la meglio nei suoi confronti all’ultimo giro di Gara 2 a Donington Park chiudendo al secondo posto e andandosi a prendere il primo podio nel WorldSBK. C’è sempre nell’aria la sensazione che un giorno Toprak sfiderà Rea: tutto questo avviene l’anno dopo, alla seconda stagione del turco nel Campionato del Mondo.

Nel 2019 Toprak emerge come una delle figure di maggior risalto nello scenario del WorldSBK. Tante le sfide che vanno in scena a Jerez, Misano e Donington Park che vedono prevalere Rea ma tutto cambia una volta che il paddock fa tappa a Magny-Cours. Razgatlioglu scatta dalla 16^ casella, firma una grandissima rimonta e nel corso dell’ultimo giro di Gara 1 recupera un secondo a Rea. Va in testa a quattro curve dalla fine regalando a se stesso e alla Turchia la prima vittoria. Anche per il team Puccetti Kawasaki si tratta del primo successo. In Gara 2 si ripete, poi in Argentina per tre volte salirà sul podio. A fine stagione è quinto.

A fine 2019 Rea parla del potenziale del turco: “Toprak è davvero un talento naturale incredibile ed è divertente aiutarlo. Non lo aiuterò per sempre dato che sarà troppo veloce! Onestamente, è il pilota di maggior talento che abbia visto qui da tanto tempo. Senza dubbio diventerà campione del mondo nei prossimi anni. Spero semplicemente che ciò avvenga il più tardi possibile!”.

 

MOLTO VICINI: Si trasmettono i trucchi del mestiere

Quando nel 2020 Razgatlioglu passa a Yamaha, il turco e Rea nella seconda gara della stagione, ovvero la Tissot Superpole Race a Phillip Island, regalano spettacolo grazie a un bellissimo duello all’ultimo giro. Rea è in testa all’ultima curva e nega così a Razgatlioglu la gioia della doppietta a inizio anno. I due poi a fine annata si toccano all'Estoril nel corso dell’ultima gara. Arriviamo così al 2021 combattutissimo e di grande livello.

Ancora una volta Rea dice la sua sul rivale che sta emergendo: “L’ho sempre aiutato nel corso della sua prima stagione in Superbike – adesso un po’ rimpiango di averlo fatto! Lui è il vero affare! Ho la sensazione di non aver terminato di vincere dei titoli mondiali ma ho la sensazione che lui sarà il prossimo”.

 

LA LOTTA SI INFIAMMA: un grande testa a testa per il titolo

Il 2021 per molti è l’anno più bello ed appassionante nel corso delle 34 stagioni del WorldSBK. Gare combattute, rivalità intense ma anche tanto rispetto e la possibilità di arrivare a giocarsi tutto nell’ultimo, decisivo Round. In questo 2021 c’è di tutto. In pista assistiamo a dei confronti intensi ma anche nel post gara non mancano i motivi di interesse. A Magny-Cours ne abbiamo un esempio. Giù dalla moto però Razgatlioglu e Rea parlano come dei veri amici, dicono la loro su potenziali test, sugli occhiali da sole e ovviamente sulle gare. I due si congratulano a vicenda, poi sul volo verso San Juan condividono la prima fila e al penultimo Round dell’anno la rivalità si fa ancora più accesa grazie a delle sfide davvero combattute ma sempre all’insegna del grande rispetto dal punto di vista umano. Ecco cosa rende il 2021 nel WorldSBK davvero speciale.

“Con Toprak, perfino quando correva nella European Superstock 600, ero in grado di vedere che si trattava di un grande talento” dice Rea dopo il Round di Indonesia. “A volte negli incontri con la stampa nel post gara scherzavo con i giornalisti dicendo che sarebbe stato il prossimo campione del mondo ma speravo di rimandare questo avvenimento il più a lungo possibile. Lo rispettavo tanto, a volte troppo dato che ciò mi ha portato ad avere dei dubbi in testa, però poi ho lottato con lui in ogni gara e quando sono riuscito a batterlo ho creduto in me ancora di più; ero consapevole del fatto che stavo lottando e che potevo batterlo acquisendo così un bel feeling anche all’interno del team. So che nel 2022 la situazione sarà simile, spero semplicemente che potremo imparare dai nostri errori e migliorare”.

Razgatlioglu dopo aver battuto Rea ha elogiato l’ex campione del mondo: “Jonathan è fortissimo e penso che il sogno di tutti i piloti presenti nel paddock sia quello di battere Jonny. Non è stato facile. Nel 2018 quando correvo nel paddock del WorldSBK in sella a una Kawasaki mi ha aiutato. Due anni con un costruttore diverso, abbiamo lottato in pista e ora non è felice! Fuori dalla pista non ho mai detto niente dato che siamo amici, soltanto in pista lottiamo. Lo rispetterò sempre”.

 

Dove abbiamo già visto qualcosa del genere?

Questa rivalità richiama alla mente il duello per eccezione, con protagonisti coloro che hanno lottato per il titolo mondiale sia nel 2001 che nel 2002, annata che si è decisa con il grandissimo finale previsto a Imola: stiamo parlando di Colin Edwards e Troy Bayliss. Anche lì abbiamo assistito a un duello accesissimo in pista ma sempre all’insegna del grande spirito di correttezza. Stesso livello di rivalità anche tra James Toseland e Troy Bayliss. Nel 2021 abbiamo vissuto solo la prima parte del duello tra Razgatlioglu e Rea; per tanto tempo ancora il turco e il nordirlandese delizieranno i nostri sabati e le nostre domeniche.

 

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