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Rea prima del suo ultimo Round nel WorldSBK: "Ringrazio i team con cui ho lavorato e i tecnici. Non fosse stato per loro, non sarei stato che un ragazzo veloce su una moto"

Thursday, 16 October 2025 16:50 GMT

Il nordirlandese ha parlato delle aspettative che ha per questo ultimo weekend della sua carriera

Sta per terminare la stratosferica carriera del sei volte iridato nel Campionato del Mondo MOTUL FIM Superbike Jonathan Rea (Pata Maxus Yamaha) che nel Round Pirelli di Spagna al Circuito de Jerez – Angel Nieto scenderà in pista lì dove conquistò il suo primo titolo; un finale poetico per la leggenda di questo sport.

Sono stato dalle parti della top five. A inizio stagione l’infortunio, difficoltà a stagione in corso ma è stata positiva”

Dopo un 2024 difficile insieme a Yamaha era chiaro che per questo 2025 Rea sarebbe andato a caccia del riscatto ma in Australia prima del via della stagione si è infortunato a un piede, saltando quindi i primi tre Round. Alcuni Round gli sono serviti per tornare in piena forma, con un settimo posto in Tissot Superpole Race a Misano e da lì in poi ha centrato costantemente la top eight.

Rea ha detto: “Al momento sono impaziente per l’avvio del weekend e per il provare a fare un buon lavoro. Queste ultime gare sono state belle. Mi sono sentito un po’ più competitivo e sono stato dalle parti della top five. A inizio stagione l’infortunio, difficoltà a stagione in corso ma è stata positiva. Sto semplicemente provando a mettere in pausa fino a domenica le sensazioni sul futuro e vedremo cosa accadrà”.

“Qui ho vinto il mio primo titolo, mi tornano in mente tanti bei momenti e penso al loro significato”

Rea darà tutto fino alla fine in sella alla Yamaha R1; il nordirlandese vuole chiudere bene la propria carriera. Poi, si vedrà.

Rea ha sottolineato: “Su questa pista non ho i migliori ricordi o sensazioni ma comunque qui ho vinto il mio primo titolo. Daremo tutto quello che abbiamo per ripagare al meglio Yamaha. Nei momenti difficili Yamaha mi ha sostenuto al 100%. Mi tornano in mente tanti bei momenti e penso al loro significato. Mancano ancora tre gare nelle quali dare tutto. Il finale ideale sarebbe vincendo una gara ma siamo distanti. Nelle ultime gare abbiamo sentito l’odore del podio. Darò il 100% fino all’ultimo giro e ripagherò il team per il duro lavoro. Terminare la carriera qui a Jerez è chiudere un cerchio. Se riusciremo a dare il 100% del nostro potenziale potremo essere soddisfatti: significa lottare per un posto in top five”.

UN SOGNO DIVENUTO REALTÀ: “Sono cresciuto in Irlanda del Nord che ero un bambino il cui sogno era diventare campione del mondo. Sono riuscito a realizzare questo sogno non una, ma sei volte”

Durante una conferenza stampa speciale per Round, Rea si è rivolto ad avversari e compagni, sia del presente che del passato: “Fino a qui è stato un viaggio epico. Sento che è arrivato il momento giusto per tirare giù la serranda nel WorldSBK. È stato un percorso incredibile, ringrazio i miei genitori, fratelli, sorelle, mia moglie e i miei figli che sono la colonna vertebrale della mia carriera. La gente vede solo i grandi momenti ma non quelli difficili, il sudore e le lacrime versati fino a questo momento e sono incredibilmente grato a loro. Grazie a Honda, Kawasaki e Yamaha, mi avete dato l'opportunità di vivere il mio sogno. Sono cresciuto in Irlanda del Nord che ero un bambino il cui sogno impossibile era di diventare campione del mondo. Sono riuscito a realizzare questo sogno non una, ma sei volte. Se c'è una lezione che posso trasmettere alla giovani generazioni, è quella di farsi trovare pronti quando si presenterà quell'occasione. Quando è arrivato il mio momento l'ho colto con entrambe le mani, ero pronto e ho vinto il primo dei miei tanti titoli”.

Rea ha proseguito: “Voglio ringraziare i miei rivali perché mi hanno fatto dare il meglio di me stesso, specialmente Chaz Davies. Mi sono davvero divertito a correre contro Chaz. Ti ho pensato molto mentre prendevo questa decisione, volevo chiamarti per capire come ci si sente. Arriva pian piano o un giorno quando ti svegli ti colpisce come un martello e sai che devi prendere questa decisione? Anni fa quando Chaz comunicò il proprio ritiro mi salì un nodo alla gola; sentivo che era la fine di un'era, non solo per lui, ma anche per me. Credo che questa decisione mi sia arrivata abbastanza velocemente. Mi sentivo come un personaggio di un videogame destinato a morire; ero preoccupato e triste ma mi sono reso conto che quel personaggio avrebbe continuato a vivere, ma in un gioco diverso. Grazie a tutti i miei rivali, ho avuto la fortuna di iniziare in questo Campionato nel 2008, ho potuto correre contro i migliori: Bayliss, Corser, Haga, Spies, Melandri, Biaggi, Checa, Alvaro, Chaz, Tom Sykes, Guintoli e altri. Grazie al WorldSBK; mi ha dato tantissimo ma mi ha anche tolto molto. Ho perso amici, compagni e ho trascorso tanto tempo in ospedali, e questo ha reso più facile prendere la decisione di smettere. Attendo con interesse la vita che mi attende adesso, a un ritmo più tranquillo, trascorrendo del tempo con la mia famiglia e godendomi il prossimo anno. Voglio rivolgere un sincero ringraziamento al WorldSBK, ai team con cui ho lavorato e ai tecnici che mi hanno dato la struttura per svolgere questo lavoro. Non fosse stato per loro, sarei stato solo uno dei tanti che vanno forte in moto. Avete fatto in modo che i miei sogni divenissero realtà e vedere tanta gente qui oggi mi fa sentire incredibilmente speciale”.

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