GUIDA DELLA PISTA: scopri il circuito di Most, insieme a piloti di tre Campionati
In vista dello spettacolare Round Motul della Repubblica Ceca in programma questo weekend, Scott Redding, Philipp Oettl e Petr Svoboda spiegano cosa rende davvero unica la pista ceca
Situato a un’ora a nordovest di Praga e poco distante dal confine con la Germania; il Campionato del Mondo MOTUL FIM Superbike fa tappa per la quinta volta nella sua storia all’Autodrom Most dove andrà in scena il Round Motul della Repubblica Ceca, circuito entrato a far parte del calendario del WorldSBK nel 2021 e secondo circuito ceco a ospitare il WorldSBK dopo quello di Brno dove tra il 1993 e il 2018 sono andate in scena 22 gare. Quello in programma a Most è il quinto dei 12 Round previsti in questo 2025.
Sia in Yamaha che in BMW, Toprak Razgatlioglu (ROKiT BMW Motorrad WorldSBK Team) si è sempre tolto delle belle soddisfazioni sulla pista di Most con ben 11 podi in 12 gare e con un record di otto vittorie. ‘El Turco’ ha conquistato cinque successi, tanti quanti quelli di Ducati contro i tre di BMW: tutte le vittorie della Casa tedesca portano la firma di Razgatlioglu. A Most hanno vinto anche Scott Redding (MGM BONOVO Racing), Jonathan Rea (Pata Maxus Yamaha) e Alvaro Bautista (Aruba.it Racing – Ducati), con quest’ultimo che ha festeggiato in due occasioni.
SETTORI CHIAVE: Redding, Oettl e Svoboda analizzano il perché Most è così speciale
Il rettilineo di partenza ci porta su uno dei tratti più complessi e impegnativi, quello della chicane tra curva 1 e curva 2. L’idolo di casa Petr Svoboda (Kawasaki Junior Team by MTM), impegnato nel Campionato del Mondo FIM Supersport 300, dice: “Senza dubbio la prima curva alla chicane rappresenta la parte più complicata del circuito. Poi c’è un rettilineo a cui fa seguito una bella parte scorrevole. In curva 1 di solito provi a passare qualcuno o qualcuno prova a passarti. Questo è il punto più difficile che devi calcolare quando stai correndo con gli altri”.
Dopo la lunga curva 4, la pista tende a sinistra verso curva 6 per poi spostarsi verso destra per curva 7: da qui i piloti si avvicinano al tornantino in curva 10. Scott Redding (MGM BONOVO Racing) descrive questo secondo settore come uno dei più impegnativi di tutta la pista: “Una parte complicata, ‘a serpentina’; difficile ma bella, quando vai verso destra senti di avere la velocità”. L’uscita dal tornantino porta i piloti in fondo alla discesa, mettendo alla prova anche i riflessi dei più esperti. Poi è la volta di curva 13: per dirla con Redding, “quella veloce discesa destra/sinistra prima del ponte… serve tanto coraggio!”.
Poi si arriva in curva 15, una curva a destra a 90 gradi che porta sotto il ponte verso la fine della sequenza sinistra-destra in curva 16 e 17. Philipp Oettl (Feel Racing WorldSSP Team), pilota del Campionato del Mondo FIM Supersport, apprezza molto questo tratto di pista: “La seconda parte del giro, da curva 10 in poi, è la mia preferita. Da lì in poi è davvero veloce e scorrevole. È una pista davvero vecchio stile con tanti appassionati – specialmente quelli tedeschi – e mi piace davvero tanto”.
Da curva 17 si va verso le lunghe curve 18 e 19, verso sinistra, permettendo di prendere una bella velocità prima dell’ultimo settore. Si entra in curva 20 ad alta velocità, curva 20 che rappresenta anche una grande opportunità di sorpasso che porta poi all’ultima curva, curva 21 che poi immette sul rettilineo finale, una dolce curva a destra che rappresenta il finale perfetto per le tantissime emozioni che ci attendono prima di tagliare il traguardo.
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