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PARTE 1: "È stata una sfida" – Muir sul 2022 fino a questo momento e "tiene in considerazione" i commenti di Redding sulla potenza

Tuesday, 10 May 2022 08:30 GMT

“Dobbiamo lavorare di più” è il motto all’ordine del giorno: Shaun Muir parla di come sta andando la stagione, delle prestazioni dei suoi piloti e di dove potrebbero trovarsi alla fine di questa annata

Il Campionato del Mondo MOTUL FIM Superbike 2022 nei primi due Round ha visto quattro Case arrivare sul podio. È stato un inizio di stagione 2022 complicato per il BMW Motorrad WorldSBK Team che schiera Scott Redding e Michael van der Mark. Il pilota inglese ha avuto bisogno di tempo per adattarsi mentre van der Mark è al rientro dall’infortunio alla gamba. Ne abbiamo parlato con il Team Principal Shaun Muir che nella prima delle due parti di questa intervista commenta come stanno andando le cose in questa stagione parlando anche delle sensazioni dei suoi piloti e dei passi avanti compiuti senza tralasciare un parere su quale traguardo può raggiungere questo progetto.

 

I PRIMI DUE ROUND: “Tanto lavoro dietro le quinte… presto vedremo come si chiuderà il gap”

Muir ha parlato delle difficoltà incontrate nei primi due Round: “È stata complicata, la BMW M1000RR è migliorata abbastanza e abbiamo compiuto dei bei passi avanti ma lo stesso vale anche per i nostri concorrenti e quindi è sempre interessante vedere a che punto siamo. Senza dubbio ora con quattro piloti abbiamo un buon punto di riferimento ma senza avere Michael pienamente in forma per noi è stato difficile non capire il livello. Al tempo stesso Scott è arrivato nel team senza aver mai guidato una moto con un motore quattro cilindri in linea ad alti giri come questa. Per lui è un percorso di apprendimento, non abbiamo ancora trovato un setup perfetto per lui ma si tratta di un lavoro che continua”.

Ad Aragon è stato un weekend complicato ma ad Assen abbiamo assistito a un passo avanti. Muir afferma che il team ha il potenziale per essere tra i primi cinque in Campionato: “Beh, dal mio punto di vista, penso che potremmo essere facilmente tra i primi cinque in classifica, a prescindere dai primi cinque in gara. Sappiamo che in tre sono superiori e sappiamo che dobbiamo chiudere quel gap ma in primo luogo crediamo di poter far parte del gruppo dietro. Questa è la nostra sfida immediata e il nostro obiettivo immediato; queste dovrebbero essere le nostre posizioni, dalla quarta alla sesta. Da quel momento poi potremo iniziare a ridurre il gap che ci separa dalla prima posizione. Per noi è stato leggermente frustrante ma penso che il nostro non sia stato un percorso facile”.

“Se avessimo avuto delle circostanze leggermente diverse con Michael in termini di forma fisica dall’inizio, allora staremmo facendo dei discorsi leggermente diversi. Scott è stato il nostro focus nel team ufficiale ma non abbiamo ancora trovato quel setting ideale: per lui è un po’ frustrante e tutti noi sappiamo che si tratta di un programma lungo e pluriennale e quindi dobbiamo avere un po’ di pazienza. Stiamo facendo un sacco di lavoro dietro le quinte e quindi penso che vedremo velocemente ridursi quel gap. Penso che dovremmo essere quinti, sesti o settimi in classifica e non solo nel risultato secco”.

 

TROPPA POTENZA: “Teniamo conto dei commenti di Scott…”

Redding con i media ha parlato della tanta potenza che ha a disposizione e Muir ha risposto: “Penso sia abbastanza giusto che Scott abbia fatto quel commento ma al tempo stesso Michael è salito in sella alla moto ad Assen e non ha avuto quella sensazione. Per lui è abbastanza normale dato che si è adattato alla moto negli ultimi 12 mesi mentre per Scott si tratta di una grossa novità. Stiamo percorrendo un cammino con Scott, gli stiamo togliendo della potenza ma con la prospettiva di recuperarla quando diventerà un requisito. Al momento si tratta di un aspetto molto relativo”.

“Il feeling di Scott è molto nuovo ma teniamo in considerazione i suoi commenti e stiamo adattando la potenza per adattarci a questo aspetto; ha tanta potenza e nel corso dell’inverno abbiamo introdotto del grip con un bel lavoro svolto sul telaio che però fornisce un feeling molto aggressivo, sensazione che proviene dall’anteriore e con cui deve sempre fare i conti; si tratta del risultato del mix derivante da potenza e coppia. Stiamo provando a lavorare con il telaio, ovvero renderlo più basso e più lungo e con un approccio elettronico molto più soft con marce basse”.

 

GUARDANDO AVANTI: “Niente panico… all’Estoril vedremo forma e mentalità diverse”

In termini di paragone tra prestazioni registrate nel 2021 e 2022, Muir ha parlato delle variabili che rendono difficile fare un confronto: “Ci sono tanti fattori da tenere in considerazione. Penso sia difficile analizzare Aragon 2021 e Aragon 2022 dato che le condizioni erano diverse e tenendo sempre conto dell’assenza di Michael, infortunato. Niente panico, restiamo cauti con il nostro focus guardando avanti”.

“Prossimamente abbiamo in programma un test con Michael quando sarà vicino alla sua forma ideale e lo svolgeremo su un circuito nuovo per Scott. Vogliamo fare un ‘control, alt, canc’ per resettarci un po’; suona strano dirlo ma ci sono delle buone ragioni. Ci sono stati tanti giri, tante variabili in gioco e realmente non abbiamo stabilito la configurazione base tra i nostri due piloti; non vedo l’ora che accada. Penso che quando arriveremo all’Estoril, vedremo una forma e una mentalità diverse su entrambe le sponde del box: sarà davvero importante".

 

PRESTAZIONI DEI PILOTI: “Difenderò il mio pilota in tutti i casi… non siamo soddisfatti di dove ci troviamo in classifica"

In merito all’adattamento di Redding e ai passi avanti compiuti ad Assen, Muir ha affermato: “Scott ha fatto fatica specialmente sotto un aspetto che è quello delle sue partenze anche in relazione alla tecnologia che abbiamo legata alla frizione; stiamo provando a svilupparla intorno a quelle che sono le sue necessità. In Superpole era abbastanza fuori ritmo ma quando ci sediamo per analizzare tutto quanto non voglio essere troppo critico a questo riguardo. Senza dubbio non siamo soddisfatti e nell’ultima gara ci hanno regalato tre posizioni ma considerando da dove siamo partiti, ci sediamo e diciamo ‘allora, com’è andato il pilota?’ Difenderò il mio pilota in ogni caso”.

“Scott probabilmente ha utilizzato il 60% della sua gomma per arrivare in top ten e poi per lottare con quelli davanti. Poteva starci facilmente un quarto posto”, ha continuato Muir. “Ciò significa che se Scott fosse partito dalla seconda fila allora avrebbe avuto la possibilità di trovarsi dove si trovava Lecuona e la prospettiva sarebbe stata diversa. Facciamo un passo alla volta, capiamo e valutiamo la nostra reale posizione. Siamo rimasti contenti del risultato ma no, non siamo contenti di trovarci a 15 secondi dalla vittoria e di dove ci troviamo in classifica ma considerando tutto quanto lasciamo Assen con un feeling migliore rispetto ad Aragon. Dobbiamo lavorare di più ma è ciò a cui stiamo puntando”.

 

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