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PAROLA A REA – 1^ PARTE: "Devo provare a dimenticarmi di tutti i miei avversari"

Wednesday, 2 February 2022 09:13 GMT

Livello della competizione, miglioramenti nei test e il ritorno del famoso numero 65: tanti spunti interessanti nella prima delle due parti di questa intervista a Jonathan Rea

Il Campionato del Mondo MOTUL FIM Superbike 2022 si preannuncia come un’altra stagione davvero mozzafiato e che vedrà al via un nuovo campione del mondo. Toprak Razgatlioglu (Pata Yamaha with Brixx WorldSBK) è pronto a difendere la sua corona iridata mentre il pilota più vincente della storia del mondiale delle derivate di serie Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team WorldSBK) vuole tornare a battere tutti. Il sei volte campione del mondo in questa intervista ci parla del suo programma di test prestagione, del ritorno al numero 65 e di cosa ha imparato dal 2021. Ecco la prima parte mentre qui puoi trovare la seconda.

 

TEST, TEST: compiuti miglioramenti

Il 35enne non vede l’ora di affrontare una nuova stagione e ha già detto di aver trovato una performance migliore in frenata: “Questo di gennaio è il secondo test della nostra prestagione e a essere onesti a dicembre a Jerez abbiamo svolto un buon test dove abbiamo provato alcune novità e mi sono sentito davvero bene con la moto. La differenza più grande è che adesso riesco a frenare come voglio e inoltre all’anteriore ho maggiore confidenza; tutto sta andando secondo i piani”.

“Kawasaki dietro le quinte sta lavorando davvero tanto e speriamo di riuscire a imparare delle cose da questo test, per poi andare a Portimao e al MotorLand Aragon dove saremo impegnati nel test prima del weekend di gara senza dimenticare quello in calendario in precedenza al Montmelo dove saranno presenti anche diversi nostri rivali; così riusciremo a fare dei veri paragoni per capire a che punto siamo”.

 

RITORNO AL FUTURO: di nuovo il numero 65

Il famoso numero 65 in questo 2022 tornerà a essere presente sulla moto di Rea: anche se il nordirlandese è stato costretto a questo cambiamento, comunque il suo numero gli piace e non poco: “Il cambio di numero, prima di tutto, non è una mia scelta ma ovviamente il ritorno al numero 65… diciamo che è il numero della mia carriera. Mi riporta alla mente tanti bei ricordi: ricordo il numero 65 sulla mia Kawasaki del 2015; è stato un momento incredibile che mi ha cambiato la vita”.

“Quando alla fine dell’anno scorso a Mandalika l’ho rimesso sulla moto, dentro di me avevo questa bella sensazione di ‘torno al numero 65 e sarà bello’. Per me il numero non comporta alcun tipo di pressione, non ce l'ho davanti alla faccia quando corro! Sarà strano tornare al 65 e dovrei risistemare un po’ il mio merchandising dato che dopo sei anni avevamo iniziato a inserire dei numeri! Si tratterà di fare un po’ di cambiamenti!”.

 

UNO SGUARDO INDIETRO: le cadute del 2021, “duelli incredibili” e l’obiettivo per il 2022 - “meno errori”

“Senza dubbio il 2021 è stato un anno impegnativo e guardando indietro posso dire che è stato un anno divertente. Il 2021 mi è piaciuto davvero tanto dato che ho imparato molto, sono riuscito a essere ancora veloce e ho lottato… in gara le sfide sono state incredibili. Per il 2022 il mio obiettivo è commettere meno errori. Come farlo? Dobbiamo migliorare il pacchetto tecnico della moto. Finora le prime impressioni sono che la moto è un po’ più a misura di pilota quando la guidi al limite”.

“Devo provare a dimenticarmi di tutti gli avversari e delle altre Case e concentrarmi sul mio lavoro in Kawasaki. L’anno scorso a volte questo è stato il mio errore più grande: guardavo gli altri. In mente avevo dei dubbi negativi, del tipo ‘oh, vanno forte’ oppure ‘la loro moto è davvero veloce’ ma qui al nostro interno abbiamo una moto ottima. Perfino in caso di limitazioni o difficoltà riesco a lottare per vincere delle gare. Devo concentrarmi su questo, devo puntare un po’ di più su me stesso”.

 

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