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Cortese: "Abbiamo un potenziale enorme. Ora dobbiamo essere tutti solidali"

Monday, 23 March 2020 13:40 GMT
Il due volte campione del mondo Sandro Cortese parla della situazione attuale legata al COVID-19 e ci spiega come la sta affrontando.
 
Nel 2018 ha vinto il titolo mondiale nel WorldSSP e nel 2019 è stato un grande protagonista all'esordio nel WorldSBK. Sandro Cortese (OUTDO Kawasaki TPR) ci dice quali sono le sue intenzioni in vista di quando si tornerà in pista in questo 2020. Ci parla inoltre di ciò che sta facendo nel corso di questa pausa forzata. Il tedesco ha conquistato un ottimo piazzamento tra i primi dieci a Phillip Island e vuole ripartire da dove si è fermato.
 
In merito alla diffusione del COVID-19 in Europa, Cortese ha detto: “Non siamo riusciti a organizzarci molto dato che è successo tutto velocemente. Provo a prendere la situazione nel modo più serio possibile e a evitare qualsiasi tipo di contatto sociale restando in casa. Mi alleno tra le mura domestiche ed esco solo per fare la spesa quando proprio ne ho bisogno ma altrimenti non ho contatti con altre persone. La mia fidanzata è un'infermiera e insegna anche ad altre infermiere. Quindi lei si trova in prima linea e me ne rendo conto”. 
 
Cortese ha poi parlato dell’impatto che questa situazione ha sui suoi allenamenti: “Nello sport non è bello non avere degli obiettivi specifici oltre a non sapere quando gareggerai la prossima volta. Sei limitato in quanto non puoi fare tutto quello che invece faresti all’aria aperta con condizioni di bel tempo. Non percepisci la solita pressione e non puoi mantenere il tuo allenamento al giusto livello”. 
 
“Per fortuna posso allenarmi a casa con una bici posizionata su un rullo grazie a una piattaforma online, oltre a fare esercizi di resistenza totale. Ovviamente quando il tempo è bello vuoi uscire. Finora nel nostro caso non è vietato ma lo faccio da solo. Sappiamo così poco sul virus che è necessario prendere la situazione molto sul serio”.  
 
Cortese è soddisfatto delle prestazioni ottenute nel primo Round della stagione: “Phillip Island per me è stata molto frenetica. Sono volato in Australia e non conoscevo nessuno della squadra. Anche i meccanici si sono conosciuti direttamente in pista. Ero abituato a non aspettarmi troppo. Abbiamo lavorato tanto e bene e in Gara 2 siamo arrivati noni. Ecco perché conto di ripartire il prima possibile da dove ci siamo fermati”.  
 
“È stato un miracolo che il fine settimana sia andato così! Devo ringraziare tanto la mia squadra. Ci mancava qualcosa ma non puoi aspettarti che Showa ti fornisca le parti più recenti delle sospensioni nel giro di due settimane. Per il secondo Round potremo avere a disposizione materiale ancora più aggiornato”.
 
In merito al resto del 2020 gli obiettivi sono ancora difficili da definire: “È difficile dire adesso come andrà l'intera stagione. Mi sento a mio agio con Kawasaki. Il passaggio da Yamaha a Kawasaki è stato molto simile anche per quanto riguarda le sensazioni collegate al motore. Il cambiamento più grande è avvenuto con Ducati. Mi sentivo bene con tutte e tre le moto ma quest’anno guido una Kawasaki e ho notato subito che è dotata di un potenziale enorme. Devo lavorare ancora tanto ma mi sono accorto immediatamente che questa è la moto che fa per me”.
 
“Il mio messaggio ai tifosi è: "Siate ragionevoli! I giovani non sono colpiti dal virus come succede invece per le persone più anziane. Quindi in una situazione come quella in cui ci troviamo non dobbiamo pensare tanto a noi stessi quanto a coloro che sono più esposti ai rischi. In questo momento dobbiamo lottare tutti insieme, essere solidali e sono sicuro che riusciremo a uscire da questo periodo difficile”.  
 
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