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Florian Marino non tornerà al Lausitzring

Tuesday, 13 September 2016 09:21 GMT

Marino è ancora in convalescenza dopo il grosso infortunio di Assen

Il pilota francese Florian Marino ha parlato con il WorldSBK.com a proposito del suo lungo recupero e della preparazione in vista del suo ritorno in pista, a Magny-Cours, sulla sua YZF-R1 con il PATA Yamaha Official Stock Team.
 
Autore di un buon inizio di stagione, Marino era arrivato al secondo appuntamento della Superstock 1000 FIM Cup con una pole e un quinto posto, ma nelle qualifiche complicate di Assen il suo destino è cambiato e ha rimediato un importante infortunio. Sotto la pioggia olandese, infatti, Marino è incappato in una scivolata nella giornata del sabato e dietro di lui arrivava Luca Battali che non ha potuto evitarlo. Marino ha avuto diverse fratture al bacino, al femore, alla tibia e al perone, e la sua stagione 2016 si è improvvisamente fermata.
 
Adesso dopo cinque mesi di recupero, il francese è positivo riguardo al suo ritorno alle gare e non vede l’ora di tornare in sella alla sua Yamaha YZF-R1. Se all’inizio aveva programmato il suo ritorno in occasione del Germand Round, ora lo ha posticipato sul circuito di Magny-Cours per il settimo round della Superstock 1000 FIM Cup.
 
Come ti senti dopo tutti questi mesi di recupero?
“Le cose stanno andando molto meglio. Dopo aver avuto un serio infortunio l’anno scorso (la rottura di un braccio) avevamo fatto un grande lavoro con Adrien Morillas e il mio team durante la pausa invernale per tornare ad essere competitivi e migliorare i miei punti deboli. La stagione era iniziata bene, con una pole ad Aragon. In gara ho poi avuto problemi tecnici, ma sono riuscito a concludere in quinta posizione. Ero forte, ma poi tutti sanno quello che è successo. Non direi che è stata una caduta, più che altro un incidente.
 
“Prima di quel giorno mi sentivo bene. Durante le qualifiche pioveva, così sono rientrato al box. Prima della fine della sessione sono tornato in pista per garantirmi un buon tempo, ma lì è cambiato tutto”. 
 
Quali sono state le conseguenze dell'incidente?
“È stata una caduta relativamente normale, non ho capito subito cosa fosse successo. Poi sono stato colpito dalla moto di un altro pilota. Ho passato due lunghi mesi in ospedale a fare riabilitazione. Le fratture non erano semplici e le ossa erano rotte in più punti, ma considerando tutto questo il recupero è stato breve, ne sono rimasti sorpresi i medici e Adrien. Ho messo tutta la mia determinazione per poter tornare più forte di prima”.
 
Hai svolto un test a Magny-Cours il 5 e il 6 settembre. Com’è stato tornare in moto? 
“Sono stato così contento di guidare di nuovo! Il molto allenamento con la Yamaha YZF-R3 mi ha aiutato a tornare sulla YZF-R1 nel test. Sono stato contento dei miei primi giri e credo di aver quasi completamente recuperato. Mi manca ancora la resistenza e la forza fisica. Devo lavorare su questi due aspetti. È un duro lavoro e qualcosa che devo fare tutti i giorni, ma sono pronto per correre di nuovo.
 
Sappiamo che stai provando a tornare in Germania, è ancora possibile?
“Sfortunatamente no. Ho il via liberi dei medici in Francia, ma so che i controlli del Campionato del Mondo sono molto più severi. Preferisco non rischiare di dover fermare il mio team, se alla fine non mi danno l’ok. A Magny-Cours la situazione sarà diversa, avrò avuto più tempo per la convalescenza e non vedo l’ora che arrivi quel week end”.
 
Mancano tre gare alla fine della stagione. Stai già pensando al prossimo anno?
“È qualcosa a cui sono costretto a pensare, dopo due stagioni difficili. I colloqui che abbiamo avuto con Yamaha per il momento hanno riguardato il mio recupero e quanto potessi fare. Ovviamente vorrei restare con la famiglia Yamaha, ma alla fine dipende dalle mie condizioni e dalle mie abilità in pista. Loro sanno che ho lottato duramente per arrivare a questo punto e ho un buon rapporto con Yamaha che mi ha supportato nei momenti buoni e in quelli più difficili. Sono ottimista, ho solo 23 anni, e mi considero ancora capace di vincere un Campionato”.