"Un errore da rookie, la cosa peggiore è che non sia venuto a chiedermi scusa… mi dispiace per lui, gli ho chiesto scusa nella ghiaia"
Una tripletta per Razgatlioglu, un contatto in Superpole Race tra Bassani e Bulega e le prime parole di Rea sul suo futuro… tutto questo nel post Round di Misano
Giro di boa della stagione 2025 del Campionato del Mondo MOTUL FIM Superbike al Misano World Circuit “Marco Simoncelli”, con tanti temi interessanti emersi alla fine del Round Pirelli dell’Emilia-Romagna.
Nicolò Bulega (Aruba.it Racing - Ducati): “Ha detto di aver perso l’anteriore quando ha frenato. Ma guardando il video ho visto che ha perso l’anteriore perché mi ha toccato”
Bulega ha commentato la sua rimonta dalla decima casella al secondo posto in Gara 2 e la caduta in Superpole Race causata da Axel Bassani: “Oggi ho corso con la SC1 e forse è andata un po’ meglio ma domenica ha fatto ancora più caldo. È stata una gara difficile, specialmente quando parti da dietro. Però il secondo posto va bene. Ha detto di aver perso l’anteriore quando ha frenato ma quando ho guardato il video ho visto che ha perso l’anteriore dato che mi ha toccato. Se non mi avesse toccato, non avrebbe perso l’anteriore. Non aveva il passo per vincere, quindi perché commettere un errore stupido alla prima curva? La gara non puoi vincerla alla prima curva. Un errore da rookie, ma è peggio il fatto che non sia venuto a chiedermi scusa e che lo abbia fatto soltanto in una storia Instagram. Non basta, anche per rispetto nei confronti del mio team che ha dovuto rimettere completamente a posto la moto che si era distrutta tutta e anche il telaio. Tanti danni. Il minimo è scusarsi con me e il mio team. Ha detto soltanto ‘mi si è chiuso l'anteriore quando ho frenato’, delle scuse per quanto successo. Guardando il video le scuse non servono. Noi vogliamo vincere sempre. A Misano sarebbe stato ancora più speciale dato che correvamo in casa. A Most è stato pazzesco”.
Axel Bassani (bimota by Kawasaki Racing Team): “Le ho provate tutte per fermarmi e per non centrarlo ma ho perso l’anteriore e siamo caduti”
Bassani ha detto la sua sul contatto poco dopo il via della Superpole Race con Bulega: “Mi è sembrato di aver frenato come sempre ma intensamente dato che eravamo io, Bulega e Toprak. Ho provato a difendere la mia posizione. Non sono riuscito a rallentare quando Bulega si è fermato. Ha chiuso la porta. Le ho provate tutte per fermarmi e non centrarlo ma ho perso l’anteriore e siamo caduti. Mi dispiace perché so di averlo fatto cadere e che è in lotta per il Campionato mentre io no. Per me si tratta di una caduta ma per lui è qualcosa di più. Mi dispiace per lui e per il suo team. Gli ho chiesto scusa nella ghiaia, quattro volte. Dopo la gara sono rimasto chiuso nel mio ufficio dato che non avevo la forza di andare da lui a scusarmi e dato che pensavo già a Gara 2. Se avessi l’occasione di parlarci, ci parlerei molto volentieri. È stato un mio errore, mi sono preso la penalità per Gara 2 e la accetto”.
Toprak Razgatlioglu (ROKiT BMW Motorrad WorldSBK Team): “Domenica è stata la mia miglior domenica. Mi sono ricordato della penalizzazione dell’anno scorso. Mi sono detto ‘Non mi importa’. Lì ho fatto uno stoppie”
Altra tripletta a Misano per Razgatlioglu: “In alcune curve siamo migliorati, specialmente in curva 8 e 10. In curva 1 e 4 ho avuto lo stesso problema dato che il freno motore non funzionava bene. Quando ho visto Nicolò partire dalla decima casella ho spinto forte fin da subito dal momento che avevo bisogno di un ottimo passo. Ho fatto tanti 1’33” grazie al bel lavoro del mio team. Dovevamo migliorare sotto diversi aspetti e lo abbiamo fatto. Domenica è stata la mia miglior domenica. Mi sono ricordato della penalità dell’anno scorso, mi sono detto ‘non mi importa’. Lì ho fatto uno stoppie. Non so se arriverà una multa ma in caso la pagherò! Quando faccio uno stoppie mi sento bene. Ho firmato per i prossimi due anni e sono contento. Quando passerò in MotoGP, voglio farlo da campione del mondo 2025 nel WorldSBK”.
Alex Lowes (bimota by Kawasaki Racing Team): “Gli ultimi tre giri sono stati lunghi! Ho guardato la gente e pensavo a tutto tranne a quello a cui avrei dovuto pensare”
Lowes ha riportato Bimota sul podio a distanza di 25 anni: “Sono davvero felice della mia Superpole Race. In curva 1 c’è stato del caos, poi mi sono ritrovato dietro a Toprak, ho fatto due o tre bei giri! Gli ultimi tre giri sono stati lunghi! Ho guardato la gente e pensavo a tutto tranne a quello a cui avrei dovuto pensare. Sono davvero contento per il team, se lo merita. Il podio sta a dimostrare che stiamo facendo dei bei progressi. Svolgere il test qui ci è stato di grande aiuto. Con l’input italiano sono cambiate tante cose. Bimota è qui vicino e questo rende questo podio ancora più speciale. Far parte del progetto fin dall’inizio mi fa sentire legato alla moto e conquistare un podio contro tutti gli avversari che sono competitivi da alcuni anni è una bella sensazione. Nelle corse vuoi sempre continuare a fare meglio ma è importante rendersi conto che qui abbiamo conquistato il nostro primo podio e dobiamo godercelo”.
Danilo Petrucci (Barni Spark Racing Team): “Gran duello con Alex. Bellissimo. Eravamo entrambi al limite”
Questa l’analisi del ternano: “Non mi aspettavo di salire sul podio anche se era l’obiettivo. Sono davvero contento dato che in gara è stata davvero dura per via del gran caldo. Con Alex è stato un gran duello, bellissimo. Eravamo entrambi al limite. Per me si tratta del primo podio qui a Misano nel WorldSBK e sono contento dato che non è una delle mie piste preferite anche se qui vengono sempre in tanti. Alla fine ho parlato con Bulega e Iannone ma non ci siamo capiti. Io ero piuttosto lontano. Non stavano spingendo ma non avevano nemmeno mollato. Si sono voltati un paio di volte e quindi mi sono detto ‘ok, posso passare’. Sono arrivato all’ultimo settore ed erano lì in mezzo. Non era il miglior giro della mia vita ma forse avrei potuto recuperare delle posizioni”.
Jonathan Rea (Pata Maxus Yamaha): “Non voglio parlarne troppo perché è un brutto momento ma ho ancora il fuoco dentro”
Rea ha analizzato il settimo posto conquistato in Superpole Race – miglior prestazione stagionale – e la caduta in Gara 2: “Ho fatto una buona partenza e sono riuscito a restare in quel gruppo. La partenza è l’aspetto che fa la maggior differenza. Il caos in curva 1 mi ha aperto dello spazio. Il mio passo alla fine era buono. Sam mi ha passato, anadava un pochino più veloce e non sono riuscito ad avanzare ulteriormente. Ho trovato dei punti deboli su cui dobbiamo lavorare. Per la prima volta quest’anno sono riuscito a partire dalla terza fila. Ho provato a portarmi sul lato sinistro, Alvaro mi ha chiuso in curva 1 e sono rimasto imbottigliato in curva 2. Dieci giri dopo il posteriore ha iniziato a saltellare in curva 1. Appena la gomma è tornata a terra, ho perso il posteriore e sono caduto. Un altro weekend difficile ma con degli sprazzi di positività. Alcuni aspetti su cui lavorare”.
In merito al proprio futuro, Rea ha detto: “Ancora non voglio parlare del mio futuro, specialmente dopo un weekend difficile. Negli ultimi tempi ci sto pensando molto a cosa fare e cosa verrà dopo. Sono sicuro che potremo capirne di più tra Donington e Balaton, sicuramente in estate. Al momento ci sono un paio di selle libere, si fa un gran parlare. Penso che per vedere tutti i tasselli a posto serviranno delle settimane o mesi. Penso sia tutto aperto. Non voglio parlarne troppo perché è un brutto momento ma ho ancora il fuoco dentro. Ho la sensazione che ancora sto guidando bene. Soltanto che al momento non sto rendendo al massimo del mio potenziale. È frustrante ma devo soltanto continuare a credere in me stesso”.
Alvaro Bautista (Aruba.it Racing - Ducati): “Quando c’è poco grip è dura correre in queste condizioni”
Bautista ha detto la sua sul ritorno sul podio: “Rispetto a sabato l’unica differenza è che sono partito più avanti e che ho potuto lottare per il podio. Nel Warm Up abbiamo provato un cambio di setup. Mi sono sentito bene. Di pomeriggio, con il caldo, ho fatto più fatica. Quando c’è poco grip è dura correre in queste condizioni, è difficile fermare la moto, entrare in curva e cambiare direzione. Sono contento per il risultato ma non sono contento dato che – con la moto in queste condizioni – mi sento un passeggero; non posso forzare, non posso correre come voglio dato che mi sento limitato in base a come si muove la moto”.
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