Notizie

L’OPINIONE DI STEVE ENGLISH: le moto di serie producono ancora talenti...

Wednesday, 11 June 2025 09:49 GMT

Ufficiale il passaggio di Toprak Razgatlioglu in MotoGP; il telecronista del WorldSBK Steve English analizza come la top class ha costantemente attratto piloti di alto livello provenienti dal WorldSBK

La MotoGP è l’apice del motociclismo. Non ci sono questioni: la MotoGP è la massima espressione del motociclismo moderno. Nonostante questo, negli ultimi cinque anni, il Campionato del Mondo MOTUL FIM Superbike in molti casi ha offerto uno spettacolo di alto livello in pista ma continua a essere considerato come di seconda categoria. Tutti i piloti da bambini hanno come sogno quello di laurearsi un giorno campione del mondo in MotoGP.

IL PERCORSO TRADIZIONALE

Il percorso più tradizionale verso la MotoGP è ben noto: fare bene nella Red Bull Rookies Cup o nella JuniorGP, passare al Campionato del Mondo Moto3, vincerne il titolo e passare in Moto2. Da lì in poi, far parte dello schieramento della MotoGP è soltanto questione di tempo. Pedro Acosta ne è l’esempio perfetto anche se non è l’unico ad aver percorso questo cammino con successo.

…MA ESISTE UN’ALTERNATIVA: le moto di serie

Fermín Aldeguer da rookie è già salito sul podio e il suo percorso è stato tutto tranne che convenzionale. A soli 16 anni già correva in Moto2 dopo essere passato nel CEV Moto2 su una Superstock nel 2020. Da quel momento ha fatto qualcosa di spettacolare.

Non è l’unico a essere arrivato in MotoGP dalla Superstock. Franco Morbidelli nel 2013 ha vinto il titolo nella STK600, poi vinse il titolo in Moto2 e successivamente si è affermato in top class. Danilo Petrucci, vincitore di due gare in MotoGP, si è laureato vicecampione del mondo nel 2011 nella STK1000 e l’anno successivo era già in MotoGP.

L’ADATTABILITÀ DI RAZGATLIOGLU

Toprak Razgatlioglu (ROKiT BMW Motorrad WorldSBK Team) sarà il prossimo a proseguire questo percorso. Il turco arriverà in MotoGP forte di almeno due titoli mondiali e come uno dei debuttanti di maggior impatto mediatico nella storia recente.

La sfida che ha di fronte è tutt’altro che semplice. Molti esperti sostengono che il suo stile di guida, specialmente la sua staccata aggressiva, non si adatterà bene alla MotoGP e alle relative gomme. Forse però non si rendono conto di quanto sia evoluta la sua guida con BMW rispetto a quando correva con Yamaha. Il suo successo con la Casa tedesca è legato al controllo del freno motore e all’utilizzo magistrale della leva del freno. Toprak si è adattato a meraviglia a tre moto diverse nel corso della sua esperienza nel WorldSBK e ora proverà a ripetersi.

FATTORE SORPRESA: un talento che lascia il segno

Le gomme Michelin saranno molto diverse dalle Pirelli a cui si è abituato e che ritroverà nel 2027 ma Toprak è un talento unico. Nei miei 15 anni di lavoro nel paddock ho visto soltanto tre piloti aver lasciato un segno tanto profondo. Il primo è stato Casey Stoner, il più veloce che abbia mai visto con una sensibilità quasi sovrumana. Mi ricordo di quando sono stato presente al test in cui Marc Marquez salì per la prima volta in sella alla Honda di Casey; già nel corso del pomeriggio deformava la moto in modi che non si erano visti prima su una RCV213V. Cal Crutchlow disse: “Marc salirà su quella moto e sarà subito il pilota più veloce del mondo”. Non si sbagliava.

Toprak è l’altro pilota ad avermi impressionato a quel livello. La sua adattabilità e lo stile di guida così particolare lo hanno fatto andare tanto forte nel mondiale Superbike. Segue un percorso già tracciato da altri. Crutchlow ha gareggiato soltanto un anno nel WorldSBK prima di passare in MotoGP e vincere tre gare. Campione del mondo Supersport, carriera longeva per lui in MotoGP. Anche Troy Bayliss, due volte campione del mondo Superbike, vinse nel Campionato del Mondo dedicato ai prototipi. Molto prima, Mick Doohan, cinque volte iridato, vinse tre gare come wildcard nel WorldSBK per poi divenire leggenda in top class.

SEGUIRE IL PERCORSO: altri arrivati dalle moto di serie

Anche se la presenza di Doohan in Superbike è stata breve, non si può dire altrettanto di un altro campione del mondo: Nicky Hayden. Spesso viene ricordato come un campione del mondo MotoGP che ha chiuso la carriera nel WorldSBK ma senza dubbio è stato un pilota di valore e di talento che si è messo in luce nel campionato americano Superbike e che spinse Honda a offrirgli un posto in MotoGP, dove si sarebbe laureato campione del mondo nel 2006.

Hayden non è stato un’eccezione. Ben Spies vinse tre campionati AMA Superbike per poi conquistare il titolo iridato Superbike nel 2009. L’anno successivo debuttò in MotoGP e vinse una gara prima di alcuni infortuni che misero fine alla sua carriera.

“PERSONALITÀ, STILE E MENTALITÀ TOP”: ciò che rende speciale Toprak

Toprak non rivoluzionerà la MotoGP, ma nemmeno arriverà per essere uno dei tanti. Forma parte di una lunga tradizione di piloti provenienti dalle categorie di produzione che hanno fatto la storia in top class. Il fatto che possa condividere lo schieramento con Manuel Gonzalez —campione Supersport 300 nel 2019, attuale leader in Moto2 e collaudatore Trackhouse Aprilia— è un esempio del ruolo che il WorldSBK continua ad avere nella formazione del talento.

La MotoGP guadagna una superstar con Toprak sullo schieramento. La sua personalità, il suo stile di guida e la sua intelligenza in pista sono al massimo livello. Peccato abbia dovuto attendere così a lungo per avere questa chance ma adesso tutti potremo verificare ciò che è in grado di fare. Non scommetterei contro di lui.

Vivi tutte le emozioni della stagione 2025 con il WorldSBK VideoPass – ora con il 30% di sconto!