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IO, DONNA E PILOTA: Lloyd sul tardo avvio alle competizioni e sull'integrazione tra studio e gare

Friday, 12 December 2025 10:55 GMT

La 24enne statunitense ha messo in mostra un talento esemplare in pista e fuori come pilota e come ingegnera biologica

Sonya Lloyd porta nel paddock un eccezionale livello di versatilità, non solo come pilota nel Campionato del Mondo Femminile FIM ma anche come ingegnera biologica! La sua multidisciplinarietà e la sua attitudine in termini di rapido apprendimento l’hanno resa una delle più note di tutto il paddock.

RAPIDO APPRENDIMENTO: "Ho iniziato a correre abbastanza tardi, è vero, ma me ne sono immediatamente innamorata”

Lloyd ha iniziato a correre soltanto all’età di 17 anni mentre nelle competizioni di velocità l’esordio risale a quando aveva 20 anni. Ciò però non le ha impedito di arrivare in sole tre stagioni al livello delle migliori nel Campionato del Mondo.

Ecco come descrive il proprio percorso nel paddock del WorldWCR: "Ho iniziato a correre abbastanza tardi, è vero, ma me ne sono subito innamorata. Prima di iniziare a correre ho giocato a calcio, ho fatto la cheerleader e altre cose ma niente di straserio. Sono sempre stata una persona molto attiva”.

ATLETA E STUDENTESSA: “Mi piace molto come prendiamo spunto dalla natura per realizzare qualcosa”

Mentre correva, Lloyd si è laureata in ingegneria biologica all’University of Georgia nel 2024. La statunitense non si è fatta intimorire da questo duplice impegno.

Queste le sue parole: "Mettere insieme tutto quanto non è stata dura come si potrebbe pensare, è stata una sorta di buon bilanciamento tra l’impegno negli studi e quello nelle competizioni. Mi sono laureata la scorsa primavera in ingegneria biologica. Avevo iniziato a studiare biologia ma poi mi sono resa conto che mi piaceva l’aspetto ingegneristico delle cose. Mi piace molto come prendiamo spunto dalla natura per realizzare qualcosa. Lo si ritrova molto anche nelle competizioni motociclistiche".

“Adoro correre coi ragazzi negli USA ma qui posso crescere come pilota, ecco perchè sono qui”

Gli Stati Uniti sono sinonimo di grandi leggende come Colin Edwards, Doug Polen e Ben Spies anche se la maggior parte dei team ha sede in Europa. Ciò comporta un grande impegno da parte delle famiglie che devono mandare i loro giovani figli oltre oceano per inseguire i propri sogni. Nuovi progetti come la Rookies Cup sono un’eccellente opportunità per sviluppare i talenti provenienti dal Nord America. L’auspicio di Lloyd è quello di vedere sempre più americane nel paddock del WorldWCR.

Lloyd ha detto: "Penso sia una bella opportunità per chi cresce in America e vuole diventare pilota professonista anche se non è semplice come introdurre tuo figlio nel mondo del calcio o qualcosa del genere. L’aspetto più complicato è capire come fare ma abbiamo delle ottime iniziative come Build.Train.Race per le donne e ora la Talent Cup e la Mini Cup per aiutare i giovani ad approdare nella Rookies Cup, quindi le opportunità non mancano. È dura anche mandare tuo figlio oltreoceano per correre, è un impegno per tutta la famiglia. Il WorldWCR è un’ottima opportunità per introdurre le donne in questo sport. Adoro correre coi ragazzi negli USA ma qui posso crescere come pilota, ecco perchè sono qui. Ho iniziato tardi e ovviamente mi manca un po’ di esperienza. Penso sia bellissimo mettere insieme tutte le donne che vogliono diventare campionesse del mondo. Mi piacerebbe molto vederci su delle moto più grandi in futuro, per dimostrare che anche le donne possono guidare delle moto come le R9 o le R1. Penso che gli organizzatori non sapevano come sarebbe andato il primo anno, ma quest’anno sembra molto più competitivo”.

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