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QUATTRO CHIACCHIERE CON TROY CORSER – 1^ PARTE: Toprak e Haga "simili"; obiettivo aiutare altri australiani

Tuesday, 14 May 2024 07:21 GMT

Il campione del mondo 1996 e 2005 ha parlato a lungo, anche del suo ritorno nel paddock del WorldSBK

In occasione del terzo Round della stagione 2024 del Campionato del Mondo MOTUL FIM Superbike ad Assen abbiamo visto anche il due volte iridato Troy Corser che ci ha parlato del supporto che sta fornendo ai piloti australiani, della sua carriera e ha paragonato una stella attuale a un grande rivale del passato.

UNA NUOVA GENERAZIONE DI TALENTI AUSTRALIANI: perché Troy Corser è tornato nel paddock del WorldSBK?

Tornato nel contesto del WorldSBK, Corser sta lavorando accanto a Cameron Swain, impegnato nella Coppa del Mondo FIM Yamaha R3 bLU cRU: “Il motivo principale per cui sono qui è che sto supportando Cam Swain nella R3 Cup. L’anno scorso ha vinto il Campionato in Australia e dopo la sua wildcard a Portimao ha conquistato dei bei risultati e dei buoni contatti e gli è stato chiesto di tornare. Se possibile mi piacerebbe essere presente alla maggior parte delle gare ma dipende dalla famiglia dato che di solito ha accanto suo padre. Anche suo padre è un ex pilota ma ho chiesto se fosse possibile essere presente per fornire un supporto più professionale in pista e finora sta andando bene”.

SEMPRE BELLO AVERE UN COMPAGNO DI BOX VELOCE E COMPETITIVO” – Corser accanto a Fogarty

Pressione o motivazione? L’australiano dice la sua sul percorso di apprendimento intrapreso nel paddock del WorldSBK con accanto un campione del mondo: “Ci sono stati degli aspetti positivi e negativi dato che sapevo di avere lo stesso materiale di Carl Fogarty; avevo pressione dato che volevo essere bravo quanto il mio compagno di squadra che era campione del mondo, quindi dovevo essere al top. Da quei primi giorni ho imparato tanto ed è sempre bello avere un compagno di box veloce e competitivo. Guardando indietro non ci siamo aiutati troppo a vicenda ma ora i team lo stanno facendo maggiormente per sviluppare la moto; BMW ne è l’esempio perfetto. Rispetto agli anni Novanta oggi le gare sono molto diverse”.

IL PRIMO TITOLO NEL 1996: “Bellissimo vincere in casa in Australia”

Nel 1996 Carl Fogarty lasciò Ducati per Honda e Corser aveva come obiettivo quello di fare meglio rispetto al 1995: “Immagino che nel 1996 ero io il pilota numero uno per Ducati dato che Carl aveva vinto il titolo nel 1995 e io ero arrivato secondo. Lui decise di andarsene e quindi dall’anno prima il miglior pilota Ducati ero io. Nonostante fossimo un team ‘satellite’ eravamo noi quelli chiamati a conquistare dei bei risultati per Ducati e quindi ci diedero un aiuto extra e l’attenzione era un po’ concentrata su di noi. In quel periodo avevamo Claudio Domenicali che lavorava a stretto contatto con noi come ingegnere! Riuscì a vedere che avevamo del potenziale, anche Davide Tardozzi, quindi avevamo il pacchetto completo. Inoltre era il mio secondo anno e conoscevo tutte le piste: quello era l’anno buono per vincere e abbiamo vinto”.

“Se Aaron Slight fosse arrivato davanti ad Anthony Gobert la situazione in termini di punti all’ultima gara sarebbe stata diversa. Non puoi mai sapere cosa succede nelle corse; forse quell’uccello non mi avrebbe colpito in Gara 2 ed è stato soltanto un caso che mi abbia colpito. Avrebbe potuto colpire Colin Edwards, avrebbe potuto causare una caduta o qualsiasi altra cosa. Fa tutto parte delle gare ma è stato bellissimo vincere in casa in Australia davanti a tutta la famiglia e agli amici”.

TI SENTIVI SEMPRE PIÙ TRANQUILLO QUANDO POTEVI VEDERE CHE DAVANTI A TE C’ERA NORI!” – il rivale più duro per Corser

“Tante gare combattute tra me e Nori, come compagni di box e rivali”, ha dichiarato Corser che ha condiviso il box con Haga nel 2007 e 2008 in Yamaha dopo tanti anni di testa a testa, particolarmente nelle prime stagioni di Corser in Ducati. “C’era rispetto reciproco, non abbiamo mai cercato il contatto in pista. Ai nostri tempi spingevamo a tutta per tre giri, andavamo tranquilli nella parte centrale e poi di nuovo forte a fine gara. Ora vanno tutti fortissimo dall’inizio alla fine! Abbiamo vissuto dei momenti bellissimi”.

Una rivalità che ha caratterizzato ben tre decenni nel WorldSBK: Corser ha parlato del suo grande avversario ‘Nitro Nori’ Haga. “Il mio rivale e compagno di squadra più tosto è stato Haga. Tanti duelli ravvicinati, talmente tanto che mi toccava le gomme da dietro! Ti sentivi sempre più al sicuro quando potevi vedere di avere davanti a te Nori rispetto a quando non riuscivi a capire dove fosse. Un altro avversario tosto in pista era Frankie Chili, bravissima persona fuori dalla pista ma quando si tirava giù la visiera era un pilota diverso. Anche Carl era tosto ma ai tempi erano tutti avversari! Poi però ci incontravamo tutti per farci una birra nelle feste nel paddock in zona hospitality. Quando vincevano loro, potevi farti una birra con loro mentre se vincevi tu, erano loro a venire da te. Ai tempi c’erano tanti personaggi diversi e ci sono ancora oggi!”.

AI GIORNI NOSTRI: “Direi che Toprak e Nori sono molto simili…”

Lo stile determinato di Haga può essere paragonato alla tenacia di Toprak Razgatlioglu (ROKiT BMW Motorrad WorldSBK Team)? Secondo Corser ci sono degli aspetti simili: “Toprak controlla la moto in un modo che gli permette di fare ciò che fa mentre nel caso di Nori, nonostante sembrasse che non riuscisse a controllarla, cadeva raramente e sapeva sempre quale fosse il suo limite. Penso che raggiungesse il limite prima rispetto alla maggior parte di noi e forse doveva farlo per le moto o per le gomme. Direi che Toprak e Nori sono molto simili ma molto dipende dalla pura abilità del pilota e dal talento naturale. Entrambi sono arrivati dal nulla e hanno raggiunto il vertice”.

IN OTTICA FUTURA: “Mi piacerebbe portare piloti australiani

“Mi piace lavorare con i giovani piloti, trasferendo la mia esperienza in sella alla moto ma anche per ciò che concerne l’aspetto mentale e la preparazione”, ha detto Corser. “A meno che non hai fatto ciò che ho fatto io, non puoi farlo. Ho rapporti con tutte le Case presenti nel paddock, mi piacerebbe portare dei piloti australiani. Se apprendi dal migliore, le informazioni le acquisisci prima. Voglio dar loro i consigli giusti e l’aiuto giusto”.

I RIMPIANTI: “Sarei dovuto restare nel WorldSBK; forse a Sugo non sarei caduto

Ripensando alla propria carriera, Corser ha dei rimpianti: “Ne ho soltanto due: uno quando sono caduto nel Warm Up a Sugo nel 1998, rimpiango di non aver avuto al tempo maggior esperienza, di aver tenuto su la moto e di essere finito fuori pista. All’epoca ero ancora abbastanza giovane e mi sono spaventato un po’ e mi sono rotto la milza. Ero davvero giovane e molto affamato ma poi ne ho pagato le conseguenze. L’altro rimpianto è legato al fatto di aver lasciato – nel 1997 – il WorldSBK per passare in 500cc. Sarei dovuto restare nel WorldSBK e se lo avessi fatto forse a Sugo non sarei caduto”.

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