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Il primo Round di una stagione del Campionato del Mondo MOTUL FIM Superbike è sempre chiave, tanto più quello che apre un 2024 che si preannuncia davvero imprevedibile. Pirelli ha comunicato le soluzioni in termini di gomme disponibili per il Round Grand Ridge Brewery d’Australia che andrà in scena sul nuovo asfalto del Phillip Island Grand Prix Circuit: previste delle limitazioni nell’utilizzo delle gomme oltre a gare flag-to-flag sia nel WorldSSP che nel WorldSBK.

GOMME DISPONIBILI NEL WORLD SUPERBIKE: i composti più duri

Pirelli ha deciso di portare i composti più duri a Phillip Island, circuito che – per le sue curve veloci e alte velocità – richiede tanto alle gomme. All’anteriore i piloti possono scegliere tra le gomme SC1 e SC2 mentre per la sessione di Tissot Superpole del sabato saranno disponibili due gomme SC0 al posteriore. Considerando il pit stop obbligatorio e le gare in regime flag-to-flag, potranno essere utilizzati due set di gomme in più rispetto alla normale allocazione. Nel recente Test Ufficiale in diversi sono scesi sotto il giro record, realizzando il primo 1’28” di sempre.

STESSE SCELTE: due gomme all’anteriore, una al posteriore nel WorldSSP

Storia simile anche nel WorldSSP. Due le scelte di gomma all’anteriore – la SC1 standard soft e il composto SC2 medio -, ma solo un’opzione al posteriore. La SC1-A ha debuttato su questo circuito due anni fa ed è diventata una componente chiave dell’allocazione. Come nel WorldSBK, date le gare flag-to-flag, per il primo Round di questa stagione è presente un set extra di gomme per tutti i piloti del WorldSSP. Nel Test Ufficiale svolto lunedì Yari Montella (Barni Spark Racing Team) ha fatto meglio del giro record.

CAMBIAMENTI IN GARA: finestre pit stop in entrambi i Campionati

Sia nel WorldSBK che nel WorldSSP sia in Gara 1 che in Gara 2 sono previsti pit stop. Nel WorldSBK la distanza di gara passa da 22 a 20 giri e quindi si potrà cambiare le gomme dal nono all’11° giro mentre nel WorldSSP la distanza di gara resta di 18 giri e quindi si potrà rientrare ai box per il pit stop dall’ottavo al decimo giro. I piloti dovranno cambiare le loro gomme posteriori, mentre all’anteriore sarà a loro scelta.

PIRELLI: “Decisione difficile da prendere”

Il Racing Director di Pirelli Giorgio Barbier ha parlato del nuovo format di gare e dell’allocazione delle gomme: “Conosciamo molto bene questa pista anche se ogni anno a Phillip Island è una storia diversa dato che le variabili possono condizionare il comportamento della gomma, sono molte e spesso imprevedibili. Quest’anno l’elemento più critico è rappresentato dal nuovo asfalto che ha quasi completamente resettato i riferimenti che avevamo. Ricordo a tutti che le gomme per questa gara sono state inviate dall’Europa alla fine di novembre mentre la riasfaltatura del circuito è stata completata solo poche settimane fa. Inoltre, in assenza di dati sui quali basarci, abbiamo pensato di fare affidamento sulle soluzioni usate con successo nelle ultime due stagioni”.

“Nei test abbiamo visto che l’asfalto offre tanto grip, a vantaggio del tempo sul giro veloce ma dall’altro lato è molto aggressivo con le gomme, specialmente ad alte temperature, causando dei picchi inusuali nella temperatura del composto sulla spalla sinistra con conseguente degrado della gomma: in pit lane abbiamo registrato ben 160 gradi e stimiamo che si possano raggiungere dei picchi operativi di oltre 200 gradi. Considerando ciò, in accordo con Dorna, FIM e la Direzione Gara abbiamo deciso che per queste gare sarà obbligatorio un pit stop per cambiare gomme. Decisione difficile da prendere, anche perché, come spesso accade in questi casi, alcuni team avrebbero voluto provare a correre sulla distanza di gara completa. In ogni caso però Pirelli ritiene che in tali circostanze la priorità assoluta debba essere la sicurezza dei piloti”.

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