"Non riusciamo a credere di trovarci in questa situazione!" – Muir su un 2024 da record per BMW
La Casa tedesca è la grande protagonista dell’annata in corso: ecco l’analisi tracciata a Portimao dal Team Manager Shaun Muir
Giro di boa avvenuto nel Campionato del Mondo MOTUL FIM Superbike 2024, nel quale si è fatto un gran parlare prima del via della stagione del passaggio bomba di Toprak Razgatlioglu al ROKiT BMW Motorrad WorldSBK Team. 15 vittorie, di cui 13 consecutive – un record -, sono state senza dubbio il punto più alto raggiunto dal numero 54 e da BMW, il cui Team Manager Shaun Muir analizza nel dettaglio la stagione fino a questo momento, sia con Razgatlioglu che per quanto concerne Michael van der Mark, oltre a parlare delle sue speranze per il finale di stagione.
IL 2024: “Andare a Misano e fare ciò che ha fatto in casa Ducati è stato un cambio di rotta”
Muir esordisce così: “Dobbiamo restare coi piedi per terra. Penso che Toprak avesse già tantissima confidenza in occasione del test svolto in gennaio a Portimao e quindi quando siamo andati in Australia collezionando uno zero tutti siamo rimasti delusi dato che non ce lo aspettavamo. Alla fine del Round in Australia avevamo tanto da fare e a Barcellona c’è stato un cambiamento davvero eccezionale in quelle che erano le nostre aspettative. Se mi avessero chiesto prima del via della stagione quali sarebbero state le nostre aspettative, avrei detto che arrivare tra i primi tre e vincere sei gare sarebbe stato un buon obiettivo per Toprak. Penso che tutti fossero in grado di vedere come l’asticella era sempre più alta e poi ci sono stati dei momenti chiave; il primo è stata la prestazione a Barcellona che è stata piuttosto sensazionale su una pista Ducati. Allo stesso modo, andare a Misano e fare ciò che ha fatto sulla pista di casa Ducati è stato un cambio di rotta e quel trend è proseguito e ora siamo in una posizione totalmente impensabile. Stiamo ridefinendo il nostro obiettivo, allineandoci tutti, e provando a restare coi piedi per terra”.
GLI HIGHLIGHTS DELLA STAGIONE: “A Valencia gli si sono aperti gli occhi”
“Due momenti davvero alti per motivi diversi, cose che davvero soltanto il team è in grado di capire”, esordisce Muir. “In dicembre abbiamo svolto un test difficile. A Valencia eravamo ancora piuttosto insicuri ma Toprak ha preso una decisione coraggiosa nel lasciare Yamaha per approdare a questo pacchetto. È stato a Valencia dove ha aperto gli occhi e ha detto ‘lo sapete? Ho preso la decisione giusta. Sono consapevole di poter far rendere questa moto; so che possiamo far rendere questo pacchetto, ciò che abbiamo al momento è sufficiente’. Il secondo momento senza dubbio è stato a Barcellona, con una grande rimonta che gli ha permesso di battere Nicolò. Non il sorpasso in Superpole Race, ma l’aver recuperato tre secondi e tre decimi e avercela fatta. Il tempo totale di Toprak in Gara 1 e Gara 2 è stato identico, nel giro di qualche decimo. Una prestazione sensazionale la sua e che ci ha fatto capire di quanto talento sia dotato”.
IL CLIMA NEL BOX: Razgatlioglu e van der Mark di nuovo insieme
Razgatlioglu e van der Mark erano stati compagni di box già nel 2020. Ecco cosa dice in termini di clima nel box lo stesso Muir: “In passato ho avuto piloti che hanno vinto ma non c’era la stessa atmosfera. Abbiamo avuto Tom che è salito sul podio, Mickey in passato ha conquistato risultati a Portimao. È un team molto ben bilanciato. Il gruppo di meccanici e tecnici qui presenti sono al 90% gli stessi che abbiamo da quando questo progetto è iniziato e fanno lo stesso lavoro, hanno lo stesso ruolo con la stessa energia e professionalità e alla fine il risultato che ne deriva è qualcosa di sensazionale e ora lo stiamo vedendo con questa striscia. Ora anche Mickey sta andando davvero bene. Abbiamo avuto delle Superpole un po’ deludenti. A Most è partito 16°, in Superpole Race è arrivato nono e in Gara 2 quinto o sesto ed è davvero sensazionale per noi. A Portimao siamo andati bene in Superpole, consolidando quel risultato con una partenza dalla seconda fila, lottando per il podio e arrivando in top six. Non ci aspettiamo nient’altro. Dobbiamo essere della lotta perché ciò dimostra a tutti che questa moto è molto migliore e non è tutto Toprak. Il pacchetto BMW è migliore”.
Su van der Mark, Muir ha detto: “Penso sia piuttosto complicato essere compagno di box per Toprak, per tutti. È difficile. Sono sicuro che le stesse sensazioni le hanno provate i compagni di squadra di Jonathan quando Jonathan dominava. Tanta energia e impegno da parte di tutti per far capire a Michael che può vincere e che può essere un valido compagno di box di Toprak. Il risultato di Gara 1 a Portimao gli dà quell’energia con cui andare avanti e penso che andrà meglio. Se riuscissimo a conquistare delle posizioni e conquistare quella top six con Mickey, penso che giustificherebbe davvero la nostra decisione di rifirmarlo per l’anno prossimo”.
GLI ULTIMI CINQUE ROUND: “Non riesco a credere che siamo qui a parlare di questa situazione!”
Vincendo in Gara 2 a Portimao Razgatlioglu ha firmato la sua 13^ vittoria consecutiva: un record in termini di successi consecutivi nella storia del WorldSBK. Una volta firmato questo record, Muir ritiene che il turco guiderà più libero e ha anche elogiato Danilo Petrucci (Barni Spark Racing Team) e Alex Lowes (Kawasaki Racing Team WorldSBK): “Da qui al primo test preseason 2025 non avremo tante parti in arrivo. Saranno solo degli upgrade elettronici e per trovare delle soluzioni a delle problematiche. Il pacchetto attuale ce lo porteremo fino alla fine. Credo che in questo momento Toprak abbia un po’ di pressione addosso e spero possa andare oltre. Ho come la sensazione che in Gara 1 abbia guidato un po’ ‘tirato’ pensando al record di vittorie consecutive; non riesco a credere che siamo qui a parlare di questa situazione! Ora che lo ha firmato questo record, penso che probabilmente Toprak guiderà un po’ più libero. Anche Magny-Cours è un circuito sul quale dovremmo andare bene, lì andrà molto forte e ricordiamoci che non deve vincere tutte le gare. Deve soltanto battere quello che gli è più vicino, chiunque sia. In Gara 1 Danilo per diverse volte è stato una minaccia per Toprak. È tornato dall’infortunio ed è stato davvero bello da vedere. Lo stimo davvero tanto, è un orgoglio per il Campionato. Mi piacerebbe rivedere in alto anche Andrea Iannone. Le Ducati stanno arrivando. Alex è stato molto consistente. In base a quanto visto fino al Round del Portogallo, penso che da qui alla fine della stagione il gap si ridurrà”.
IL MEGLIO DEVE ANCORA VENIRE NELLA CARRIERA DI MUIR? “Se Toprak riuscisse ad alzare il trofeo di campione del mondo, probabilmente quello sarebbe il punto più alto della mia carriera…”
“Ogni settimana alziamo l’asticella”, è così che risponde Muir quando gli viene chiesto di quale sia stato il momento migliore vissuto in carriera. “La cosa più importante è che il gruppo sia sempre più unito e penso che ciò sia legato a tutti i momenti difficili vissuti a partire dal 2019 dove in alcune gare non siamo riusciti a raccogliere nemmeno un punto. Nel complesso, penso che arriveremo a un momento, ad Aragon, Estoril o Jerez dove Toprak – incrociamo le dita – potrà alzare il trofeo. Probabilmente quello sarà il punto più alto della mia carriera”.
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