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Sta per terminare la stagione 2023 del Campionato del Mondo MOTUL FIM Superbike ma alla fine manca ancora un Round; negli ultimi tre – nell’arco di quattro settimane – ci sono stati tanti spunti interessanti. Ecco i principali dalla pausa estiva a oggi.

LA TENACIA DI TOPRAK

Abbiamo sempre avuto ben chiaro che Toprak Razgatlioglu (Pata Yamaha Prometeon WorldSBK) non si dà mai per vinto e Gara 2 a Portimao ne è stata l’ulteriore dimostrazione. Ha lottato come mai aveva fatto prima con Alvaro Bautista (Aruba.it Racing – Ducati). Una gara sulla bocca di tutti per il carattere messo in mostra da Toprak Razgatlioglu che le ha provate davvero tutte per battere il campione del mondo.

BAUTISTA COME IL VINO: invecchiando è sempre più buono ed è sempre più impressionante

Alvaro Bautista ha già fatto vedere di poter competere al massimo livello, nonostante l’età che avanza. Il quasi 39enne spagnolo è uno degli ultimi piloti della sua generazione ad aver corso in 125cc, approdando poi in 250cc e in MotoGP™. La stessa era di Dani Pedrosa, Jorge Lorenzo e Casey Stoner che in MotoGP™ spesso hanno fatto meglio di lui: il passaggio di Bautista nel WorldSBK ci ha regalato la sua miglior versione, con un approccio diverso ma conservando anche la sua forma mentale da giovane in fase di allenamento e nella continua capacità di adattamento. A Portimao ha detto che Toprak è uno degli avversari più tosti con cui se la sia mai vista.

BMW COMPETITIVA CON GERLOFF: un futuro radioso all’orizzonte

BMW negli ultimi anni ha fatto fatica in termini di consistenza di risultati ma ora Garrett Gerloff (Bonovo Action BMW) sta svolgendo un ottimo lavoro, come dimostra la pole conquistata a Magny-Cours ed essersi reso protagonista ad Aragon con un bel quarto posto. Lo statunitense sta correndo molto bene e sta portando la Casa bavarese vicino al podio. Nel 2024 sarà Toprak Razgatlioglu ad approdare in BMW e sarà molto interessante vedere cosa riuscirà a fare. Gerloff ha intorno a sé un gran team ed è un ottimo pilota in chiave sviluppo.

REA AL LIMITE: carenze di Kawasaki troppo ampie per essere colmate da Rea?

Domenica da dimenticare a Portimao per Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team WorldSBK) che nel Round di Aragon non è riuscito a fare la differenza, anche se ha fornito una gran prestazione in Superpole Race. Rea deve essere davvero nelle migliori condizioni per trarre il massimo dalla sua moto – e questo non è sufficiente su tutte le piste – e commette errori dato che è quasi impossibile essere impeccabile per l’intera durata di gara, specialmente in sella a una moto come la sua. Un piccolo errore in curva 12 in Superpole Race conferma questa teoria. È andato leggermente lungo consentendo così a Bautista di avvicinarsi nel corso dell’ultimo giro. Forse il risultato finale non sarebbe cambiato ma sembrava che Rea avrebbe potuto vincere la gara. Anche i due errori commessi a Portimao sono stati pesanti. Però nemmeno il pilota più grande nella storia del WorldSBK è esente da errori. Vedremo cosa riuscirà a fare Axel Bassani (Motocorsa Racing): nel 2024 il pilota veneto entrerà a far parte del KRT.

MIGLIORAMENTI PER HONDA: qual è la chiave?

Honda negli ultimi due Round è andata meglio e possiamo aspettarci di vederla protagonista anche a Jerez. Donington Park, Imola, Most e Magny-Cours sono tutte piste sulle quali l’esperienza del pilota può fare la differenza ma sono anche piste sulle quali il setup della moto deve essere perfetto, specialmente su circuiti quali Aragon e Portimao che presentano uno stile più congeniale a Honda. Le cose potrebbero andare in modo simile anche a Jerez, sia per Iker Lecuona (Team HRC) che per Xavi Vierge. Honda è competitiva anche se alcune piste la fanno sembrare peggiore di quanto sia in realtà.

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