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INTERVISTA ESCLUSIVA A REA – PRIMA PARTE: "Mi aspettavo fosse tosta, ma non così tosta… dobbiamo fare di più"

Tuesday, 28 March 2023 09:14 GMT

In quello che è il suo peggior avvio di stagione da quando corre con il verde Kawasaki, Jonathan Rea parla di ciò che potrebbe aiutarlo nel 2023 e di come le altre Case hanno trovato la giusta strategia nel WorldSBK

In queste prime fasi del Campionato del Mondo MOTUL FIM Superbike 2023 nelle posizioni di vertice manca finora il sei volte iridato Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team WorldSBK) che ha iniziato davvero in salita la sua nona annata con Kawasaki. Un solo podio, un provvisorio sesto posto in classifica e una moto non così competitiva come quella degli anni scorsi per Rea che racconta quanto sia difficile e di come lui e il suo team stanno provando a massimizzare il loro pacchetto.

 

“Molto difficile dato che dobbiamo migliorare ma non penso sia la nostra realtà”

“Mi aspettavo fosse tosta ma non così tosta,” esordisce Rea dopo aver svolto il test al MotorLand Aragon: “È molto difficile dato che dobbiamo migliorare ma non penso sia la nostra realtà. Abbiamo sbagliato nel non massimizzare il nostro setup in entrambi i weekend. Ho la sensazione che a Phillip Island nella prima gara abbiamo gettato al vento la possibilità di vincere ma ho avuto un problema al cambio e quindi ho dovuto cambiare manualmente per tutta la gara e questo non ci ha permesso di lottare per la vittoria. Non sarebbe cambiato tanto per le gare della domenica dato che ancora una volta due piloti mi sono entrati dentro in curva 4, Aegerter in Superpole Race e Bassani nella gara lunga, e ciò ha condizionato la mia gara. Stavo cercando di salvaguardare la gomma ed è stata una situazione strana, non ce lo aspettavamo”.

“Poi in Indonesia abbiamo sbagliato in termini di setup, non penso questa sia la nostra vera realtà ma sono consapevole che dobbiamo migliorare. Al momento Ducati ha un ottimo pacchetto e anche le loro moto Indipendenti sono nelle posizioni di testa e in lotta in top five o top six. Andrea Locatelli è migliorato e lo stesso vale anche per il mio compagno di box Alex, quindi i primi sette-otto sono veloci e se non allunghi con Alvaro e Toprak poi ti ritrovi lì invischiato e se già fai fatica a compiere sorpassi poi finisci per non fare alcun passo avanti. Così è andata nei primi due Round”.

 

“Da alcuni anni la nostra moto è molto simile… dobbiamo fare di più”

Nonostante un motore aggiornato per questo 2023, Rea ha lottato duramente nei Round iniziali ma è necessario fare uno step: “Ad Aragon abbiamo fatto tanti giri, provando a dare più feedback possibili al mio team e a Kawasaki; devono migliorare. Da anni la nostra moto è molto simile e stiamo lavorando a fondo con ciò che abbiamo ma dobbiamo fare di più”.

 

SU KAWASAKI: “Dobbiamo guardare avanti, non sono al corrente del futuro di Kawasaki”

Per tornare a lottare per la vittoria la sua moto necessita di un cambiamento radicale? Rea ha risposto così: “Non seguo la strategia dell’azienda; Kawasaki è Kawasaki e con me sono stati eccezionali e non posso brontolare dato che continuano a migliorare la moto. Per un costruttore come Kawasaki compiere un adattamento all'omologazione rappresenta una grossa decisione. Ne abbiamo avuti un paio ma reagiscono prontamente a ciò che accade nel WorldSBK; ora dobbiamo guardare avanti ma non sono al corrente della direzione futura di Kawasaki. Diamo loro dalla pista tante informazioni e dati e speriamo di vederli presto trasporti in modelli di serie”.

 

MAGGIORE SOSTEGNO DAGLI INDIPENDENTI? Ti serve la moto con la stessa identica specifica… Yamaha lo fa bene

Un team Indipendente di valore potrebbe essere di aiuto a Kawasaki come nel caso dei team in appoggio a Yamaha, Ducati e BMW? Rea ha spiegato che non è così facile: “Il fatto è che a meno che non abbiano lo stesso materiale del team ufficiale… ora la moto di Puccetti, nonostante sia verde, non ha tanti componenti che sono gli stessi: il serbatoio, il telaio, il forcellone, sospensioni e scarico”.

“Quindi per avere dei vantaggi da un team privato serve iniziare con la moto della stessa specifica e il pilota deve essere ottimo. Poi hai tre o quattro moto che puoi capire. Penso che Yamaha abbia fatto bene in questo senso con il team GRT; le moto hanno specifiche molto simili e nel caso di Ducati, le loro moto clienti sono le stesse eccetto una. Questo è ciò di cui hai bisogno. Il reparto moto di Kawasaki in confronto è molto piccolo e penso che per quella che è la loro struttura lavorino incredibilmente bene. Cercare di aggiornarsi è difficile ma è anche avvincente”.

 

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