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Toseland dice la sua sulla rivalità e l'amicizia tra Razgatlioglu e Rea ed elogia Bautista e Lecuona

Wednesday, 11 May 2022 08:41 GMT

Tanti spunti interessanti in questa chiacchierata con il due volte campione del mondo nel WorldSBK James Toseland che commenta i primi due Round della stagione

Tantissimo spettacolo in questo avvio di 2022 nel Campionato del Mondo MOTUL FIM Superbike fin dai primi due Round. Ad aiutarci ad analizzare quanto avvenuto fino a questo momento è il due volte campione del mondo nel WorldSBK James Toseland, ora commentatore per Eurosport, che ha detto la sua sul contatto tra Toprak Razgatlioglu (Pata Yamaha with Brixx WorldSBK) e Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team WorldSBK) avvenuto ad Assen: Alvaro Bautista (Aruba.it Racing – Ducati) è tornato alla vittoria mentre Iker Lecuona (Team HRC) ha conquistato il suo primo podio di sempre.

Toseland ha detto: “Ho ascoltato l’analisi post gara di Bautista, il pilota che aveva la visuale migliore. Ha detto che quel tipo di caduta è facilmente evitabile; da ex pilota ho percorso quella curva tante volte e se qualcuno finisce largo come ha fatto Toprak, sai che tornerà in traiettoria. Penso che ora la rivalità tra i due sia corretta ma intensa. Jonny forse ha pensato ‘è andato largo, voglio fargli vedere che mi trovo qui e che faccio sul serio’ e non c’è ex pilota che non lo abbia fatto. Jonny non si aspettava che Toprak ci avrebbe provato e che avrebbe percorso curva 2 come stava facendo e quindi si sono incrociati sullo stesso punto della pista. Un qualcosa di evitabile? Sì. Per me è stato un incidente di gara”.

“Con la pressione che Toprak sta mettendo sugli altri nel WorldSBK, è necessario un tatto diverso. Questo è ciò che ha fatto a Jonathan, Alvaro e ovviamente a Scott l’anno scorso. Ha innalzato così tanto l’asticella che adesso gli altri stanno provando a riaffermare la loro autorità. Stavolta è stato un po’ troppo inopportuno e aggressivo ma Jonny certamente non intendeva portare fuori Toprak e ovviamente se stesso. A questo livello, a queste velocità, con tutto ciò che c’è in ballo doveva succedere, è successo e succederà sempre”.  

“Guardando al passato, ogni weekend ci sono due rivali davvero vicini tra loro e quando le cose sono così combattute vedrai dei fuochi d’artificio. Adesso abbiamo una rivalità che non si vedeva da quella che mi ha visto protagonista con Bayliss, oppure quella di Fogarty con Chili o di Edwards con Bayliss. Tutti vogliono quel livello di rivalità e competizione, specialmente con nazionalità diverse”.

In merito al carattere di Razgatlioglu e al rapporto di amicizia con Rea, Toseland ha detto che inizia a essere messo alla prova: “Penso che non abbiamo mai visto un campione del mondo così calmo e sereno come Toprak; ha davvero i piedi per terra. La sua cultura, la sua educazione, un mentore come Kenan, lo rendono probabilmente il pilota con cui è necessario impegnarsi più a fondo per infastidirlo, più di qualunque altro nel WorldSBK e forse in MotoGP™. L’unico pilota come lui che ho visto è Valentino Rossi, in termini di certezza su se stessi e sugli obiettivi che può raggiungere. A nessun pilota piace essere messo sotto rischio e quindi contatti come quello di Assen ti rendono un po’ più cauto su ciò che i tuoi avversari proveranno a fare per batterti. In pista devi mantenere i colpi sopra la cintura e mantenere pulito il combattimento”.

Toseland ha poi parlato della rivalità tra il turco e il sei volte campione del mondo rispetto a quelle che hanno caratterizzato il passato: “Dipende dall’antipatia che iniziano a provare nei confronti dell’altro e che aumenterà l’interesse degli spettatori che in quel caso apprezzeranno davvero tanto; siamo onesti, piace a tutti! Io, Troy e Noriyuki Haga non abbiamo mai avuto una parola negativa per gli altri. So che in passato Chili aveva un certo risentimento nei confronti di Foggy per quanto avvenuto ad Assen… tutto quanto si è fatto davvero interessante! Fogarty era un tale dominatore che non sapevi chi avrebbe davvero potuto dargli del filo da torcere. Bayliss ed Edwards avevano un grande rispetto reciproco. Se il sei volte campione del mondo e il campione in carica – che è uno dei talenti più promettenti degli ultimi anni – iniziano a non starsi simpatici ci sono tutte le carte in regola per assistere a un duello epico tra i due. Sarà una stagione entusiasmante fino alla fine!”.

Il due volte campione del mondo ha anche detto la sua su com'è iniziata la difesa del titolo di Toprak in questa stagione: “Se guardiamo i risultati che Yamaha e Toprak hanno conquistato quest’anno su quelle piste rispetto all’anno scorso, possiamo dire che sono stati molto più veloci, parliamo di una decina di secondi in termini più veloci in termini di durata della gara. Non hanno trovato quelle grandi soddisfazioni come invece pensavano dato che Rea e Bautista vanno fortissimo. Sulla carta si tratta di un grosso passo avanti. Però se ciò non si traduce in ottimi risultati come quelli dell’anno scorso allora significa che hai ancora del lavoro da fare ma ritengo che non debbano sentirsi delusi. La pressione senza dubbio c’è. Kawasaki e Jonathan hanno svolto un lavoro eccellente con le nuove sospensioni Showa e l’accelerazione. Se Kawasaki esce dalle curve un po’ meglio rispetto all’anno scorso, Jonathan non è costretto a dare tutto in staccata per mettersi in pari”.

In merito al ritorno al successo di Alvaro Bautista (Aruba.it Racing – Ducati) con Ducati, Toseland ha detto: “Sono rimasto sorpreso del gap tra i primi tre e le ‘seconde moto ufficiali’: Alex Lowes, Michael Ruben Rinaldi e Andrea Locatelli. Ne ho parlato con Andrew Pitt, il capotecnico di Locatelli, e gli ho chiesto del gap che li separa dalla prima posizione dato che l’anno scorso lo stavano colmando. Mi ha detto che stanno andando davvero forte lì davanti; considerando perfino che la Superpole Race era stata ridotta a nove giri, il passo in quella gara è stato di 11 secondi più veloce rispetto all’anno scorso e il secondo gruppo aveva un passo che avrebbe permesso loro di vincere quella gara l’anno scorso”.

“Bautista sulla Ducati è stato parte di quel salto. Due anni in sella alla Honda non gli hanno creato alcun danno; è arrivato dalla MotoGP™ e dalle gomme Michelin e capendo che le gomme sono un fattore chiave. Nel 2019 abbiamo visto la sua inesperienza quando nonostante le vittorie è caduto tante volte. Passando a Honda, in quei due anni non la moto più competitiva, ha dovuto ricavare il massimo potenziale dalla moto. Le capacità che ha acquisito in quei due anni le ha portate su una moto in grado di vincere le gare e ora capisce tutto il pacchetto nel suo complesso”.

“La Kawasaki e la Yamaha, in particolare la Kawasaki, ha migliorato l’accelerazione in uscita dalle curve lente. L’Estoril presenta delle curve abbastanza lente… le moto si adatteranno in modo diverso in base alle piste in cui si andrà a correre. Penso che gli svantaggi di Ducati l’anno scorso siano migliorati grazie al serbatoio, al telaio ausiliario e al forcellone. Ci saranno ancora degli aspetti in cui una moto rende meglio di altre in punti diversi ma alla bandiera a scacchi saranno ancora tutte molto vicine. Sinceramente al momento non saprei scegliere un vincitore del Campionato tra i primi tre della classifica attuale”.

Toseland ha poi rivolto la sua attenzione su Iker Lecuona (Team HRC) che ad Assen ha conquistato il suo primo podio in carriera: “Penso che al momento i primi tre siano davanti a tutti gli altri. Però Lecuona ha il potenziale per arrivare a quel livello, ha soli 22 anni. Spero per Leon Camier e tutto il team che continuino a lottare costantemente per i podi, non soltanto quando i piloti che hanno davanti cadono dato che HRC si sta impegnando davvero tanto. Non vincono il Campionato da 15 anni, sulla carta è tanto tempo. Non è da Honda non avere un pacchetto forte nel WorldSBK”.

 

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