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Scott Smart sulla ‘next generation’ del WorldSSP finora nel 2022: "Penso che siamo davvero in un bel contesto!"

Wednesday, 10 August 2022 08:53 GMT

Il Direttore Tecnico del FIM WorldSBK ritiene che le novità nella classe intermedia stiano andando molto bene

La stagione 2022 del Campionato del Mondo FIM Supersport è approdata al giro di boa: in questa annata abbiamo assistito al ritorno in pista di alcuni costruttori e anche a nuovi modelli nella ‘next generation’ del WorldSSP. Ne abbiamo parlato con il Direttore Tecnico del FIM WorldSBK Scott Smart che ha anche spiegato il duro lavoro che si rende necessario per permettere a tutte e cinque le Case di rendere al meglio in questa categoria.

In questo 2022 al momento in quattro sono salite sul podio, ovvero Yamaha, Kawasaki, Ducati e Triumph: manca solo MV Agusta ma non va dimenticato che dall’Estoril non può contare sull’infortunato Niki Tuuli mentre a Most il rookie Bahattin Sofuoglu ha regalato alla Casa di Schiranna una top five. Tutte e cinque le Case hanno dimostrato la loro competitività come abbiamo visto anche a Most in Gara 2 quando tutti e cinque i costruttori sono arrivati nelle prime cinque posizioni; nella storia del WorldSSP in precedenza era accaduto soltanto nel 2007 a Monza.

In merito alla ‘next generation’ e di come sta andando finora nel 2022, Smart ha detto: “Ciò che vediamo in pista è il culmine di un paio di anni di duro lavoro e di tante notti insonni. Ci sono ancora tante notti insonni ma siamo abbastanza soddisfatti e contenti della performance, del livello e del bilanciamento delle moto. Ovviamente è necessario tanto tempo per analizzare la grande quantità di dati di ciascun weekend e al momento abbiamo un piccolo ‘problema Jonny’, come lo definiamo”.

“Dominique Aegerter ora conosce le piste e sta guidando in modo fenomenale e sta vincendo gare mentre dobbiamo considerare la prestazione grezza delle moto e una performance media di tutte le Yamaha e al momento penso che siamo davvero in un bel contesto. Senza dubbio Bulega sta correndo bene in sella alla Ducati ma si tratta di una moto nuovissima che non ha mai corso prima e quindi sono stati necessari alcuni Round per far sì che il telaio e tutto quanto funzionasse a dovere. Inoltre non conosce tutti i circuiti, quindi è stata un’arma 'a doppio taglio' per Ducati”.

In merito all’evoluzione del bilanciamento, Smart ha aggiunto: “Nel corso della stagione abbiamo compiuto alcuni piccoli cambiamenti e abbiamo iniziato bilanciando la performance grezza dei motori, quindi se si trattasse di gare di resistenza sarebbero tutte completamente uguali. Già sapevamo che ci sarebbero state delle limitazioni al telaio e ora dobbiamo lavorare un po’ con la performance dei motori per neutralizzare i limiti dei regolamenti sulle moto che sono più aperte. Ovviamente con le moto da 600cc sono tutte piuttosto sportive; ora abbiamo aperto i regolamenti e sono consentite moto meno sportive che non sono orientate alla pista. Come conseguenza dobbiamo essere un po’ più aperti a livello mentale sulla forma in cui sviluppiamo i regolamenti”.

Smart ha parlato nel dettaglio anche di ciò che è possibile fare per bilanciare la performance: “Abbiamo la capacità di far sì che le moto della next generation cambino diverse componenti. In generale evitiamo il telaio e quindi i team devono trarre il massimo da ciò che hanno, in accordo con lo spirito della Supersport e della Superstock ma consentiamo loro di aggiornare le componenti del motore se necessario. L’aspetto bello è che avevano tutte troppa potenza per prendere il via e quindi l’abbiamo ridotta. L’abbiamo adattata un po’ per cambiare l’accelerazione e la velocità”.

“Abbiamo il controllo in tanti modi diversi e in sostanza controlliamo la quantità limitando l’apertura dell’acceleratore ma possiamo farlo non soltanto con i giri al minuto del motore ma anche con la velocità e le marce. Come conseguenza trascorriamo tanto tempo analizzando i dati per capire esattamente in che punto limitare le diverse moto e stiamo bilanciando non solo la performance del telaio ma anche l’aerodinamica dato che sono abbastanza diversi”.

 

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