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LE DICHIARAZIONI POST MOST: in Repubblica Ceca vecchie rivalità e una polemica che si riaccende

Tuesday, 2 August 2022 05:41 GMT

Sfide all’ultimo giro, migliori prestazioni stagionali e uno storico traguardo: a Most non è mancato nulla

Il Campionato del Mondo MOTUL FIM Superbike 2022 è arrivato al giro di boa di questa appassionante stagione al termine del Round Prosecco DOC della Repubblica Ceca andato in scena all’Autodrom Most. Tanti i temi interessanti emersi nel consueto incontro dei piloti con i media.

 

Toprak Razgatlioglu (Pata Yamaha with Brixx WorldSBK): “Non parlo come Redding… queste sono le gare”

In merito al gran duello che lo ha visto protagonista con Jonathan Rea in Superpole Race, Toprak Razgatlioglu ha detto che tra i due c’è un rispetto reciproco e che non ci sono state lamentele: “Ho avuto un grosso calo alla gomma posteriore e sapevo che Jonny stava arrivando, quindi ho detto ‘OK, sono pronto a lottare!’ e ho visto che al posteriore Jonny aveva un grip molto superiore rispetto a me. All’ultimo giro alla curva 15 era più forte di me e ho provato ad andare in mezzo alla pista ma ha comunque tentato il sorpasso dato che in quel punto non ero forte e che quella per lui era una bella chance. Ho anche provato ad aprire la gamba ma mi ha toccato! Non è stato bello ma poi lui è andato lungo; comunque non parlo come Scott Redding dato che queste sono le gare. A volte cadiamo insieme e a volte no; Jonny è andato largo ma dopo la gara tra noi c’è lo stesso rispetto. È il giro finale, tutti lottano per un buon piazzamento e fa parte delle gare. Due vittorie, un secondo posto e delle belle motivazioni prima della pausa estiva”.

 

Scott Redding (BMW Motorrad WorldSBK Team): “Ho detto ‘forza, dov’è il limite?’, l’anno scorso con lui è successa la stessa cosa”

Sulla lotta in Gara 1 con Razgatlioglu, Redding non è rimasto contento della manovra del campione del mondo: “Ho detto ‘forza, dov’è il limite? Il muro era lì a dieci metri’. Se fossi finito nella ghiaia a quella velocità non sarebbe finita bene. Questo è ciò che penso al momento a differenza sua. L’anno scorso con lui mi è successa la stessa cosa quando mi ha passato davvero tardi nelle ultime due curve. Ha detto ‘scusa, il posteriore mi slittava’. Ho detto ‘sì, ma c… io e la mia vita siamo all’esterno’; sappiamo che è aggressivo quando sorpassa; non mi importano i sorpassi aggressivi ma mi mi piacerebbe che in alcune circostanze, pensasse. Ha provato a superarmi come ha fatto l’anno scorso alla stessa curva. Preferisco che tu mi colpisca, ho spazio, invece di passarmi in alcuni punti in cui il margine di errore è davvero piccolo. Inizierò a correre così; sto guidando così ma farò ancora di più fino a quando non arriverà qualcuno che dirà che questa è la linea per il sorpasso; non ho niente da perdere”.

 

Alvaro Bautista (Aruba.it Racing – Ducati): “Entrambi molto difficili da battere!”

Alvaro Bautista ha detto la sua sul confronto che ha visto protagonisti i suoi rivali nella lotta per il titolo: “La differenza tra i due è legata al fatto che forse se ti trovi in lotta con Toprak e riesce ad andare più forte di te, proverà a passarti. Almeno con me; non parlo della situazione per Jonathan dato che a ogni curva provano a passare l’altro. Quando prova a passarmi lo fa perché ha ancora qualcosa e pensa di poter essere più veloce. Inoltre prova a passarti senza errori. Jonathan dice ‘voglio passarti per starti davanti, non perché ne ho di più’ dato che potrebbe non averne di più ma se mi sta davanti poi pensa ‘almeno tu non sei davanti a me’. Entrambi sono molto difficili da battere”.

Bautista ha parlato anche delle sue condizioni dopo l’infortunio alla mano: “Non c’è niente di rotto ma i legamenti e i tendini sono infiammati. A Donington ho stressato la mano, poi anche la settimana scorsa con il World Ducati Week e di nuovo in questo weekend, quindi non ho avuto tempo per recuperare. Almeno quando guido la moto non avverto grossi problemi. La cura sarà il relax e il riposo. Mi dispiace per mia moglie ma sarà lei a doversi occupare di tutto a casa; non solo dei due piccoli, ora siamo in tre!”.

 

Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team WorldSBK): “Ha fatto una linea completamente diversa rispetto agli altri giri, sulla difensiva… mi sono goduto il duello!”

Rea ha dato la sua versione sul duello che lo ha visto protagonista con Razgatlioglu in Superpole Race anche se alla fine non ha prevalso: “La Superpole Race è andata bene e avevo un bel passo; rispetto a Toprak a metà gara avevo un feeling migliore. In gara in curva 15 avevo un feeling migliore rispetto a lui ma all’ultimo giro ha fatto una linea completamente diversa rispetto agli altri giri, sulla difensiva. Ha tirato fuori la gamba ma io ho rilasciato il freno compromettendo però la mia traiettoria. Fortunatamente c’era sufficiente ghiaia per rallentare, rientrare in pista e conservare la mia posizione. Mi sono goduto la lotta e ho avuto delle belle sensazioni con la moto! Rispetto a ieri abbiamo migliorato la frenata”.

 

Xavi Vierge (Team HRC): “Sono davvero contento con Honda… dopo l’estate avremo altre notizie”

In merito alla stagione 2023 Xavi Vierge ha detto che c’è soddisfazione reciproca e di aspettarsi delle notizie dopo l’estate: “Con Honda sono davvero contento, con tutto lo staff e il team e penso che tutti siano contenti con me. Penso che dopo la pausa estiva avremo altre notizie. Non ne parliamo molto. Siamo contenti a vicenda. Sono davvero felice e ho la sensazione di essere in un team davvero competitivo. Stiamo facendo dei grandi progressi. Non stiamo lottando per le posizioni che vogliamo e che meritiamo ma lavoriamo sempre intensamente. Penso che se continueremo così ci arriveremo”.

 

Axel Bassani (Motocorsa Racing): “Honda è Honda; ha davvero un ottimo potenziale”

Il leader tra gli Indipendenti Axel Bassani ha risposto alle voci che lo danno vicino alla seconda Honda ufficiale per il 2023: “Non lo so! Sono concentrato sulla pista. Fuori dalla pista è compito del mio manager. Poi lo chiederò al mio manager. Honda è Honda; ha davvero un ottimo potenziale. Al momento non è eccezionale ma sono sulla strada giusta. Penso che stiamo facendo un ottimo lavoro. Tutti i piloti vogliono una moto ufficiale, quindi vedremo”.

 

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