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Ducati sul gradino più alto del podio nel WorldSSP entro fine 2022?

Thursday, 3 November 2022 07:48 GMT

La Casa bolognese riuscirà a mettere la ciliegina sulla torta prima della chiusura della stagione festeggiando nella stessa annata che l’ha vista tornare in azione nella classe intermedia delle derivate di serie?

Due Round e quattro gare alla fine della stagione 2022 nel Campionato del Mondo FIM Supersport. Salvo clamorosi imprevisti il titolo piloti andrà nelle mani di Dominique Aegerter (Ten Kate Racing Yamaha). Tra i tanti temi di interesse però in molti si chiedono: Ducati entro fine anno riuscirà a vincere? In questa stagione che l’ha vista tornare da protagonista nel WorldSSP, la Casa emiliana in diverse occasioni e con diversi piloti ha sfiorato il successo. Questa gioia tanto attesa arriverà a Mandalika o Phillip Island?

 

NUOVI INIZI: il ritorno di Ducati nel WorldSSP

Quattro secondi posti, dieci terzi posti con tre piloti dopo dieci Round ma ancora nessuna vittoria. Per questo 2022 Ducati ha deciso di tornare nel Campionato dopo 15 anni anche sfruttando alcune novità regolamentari che hanno permesso l’ingresso di ulteriori costruttori nel WorldSSP con una varietà più ampia di moto come ad esempio la Ducati Panigale V2 a due cilindri e da 955cc che ora se la gioca con la Triumph Triple 765cc e con la Yamaha quattro cilindri in linea da 600cc.

Sei team hanno deciso di affidarsi a Ducati, di cui tre totalmente nuovi (Aruba.it Racing WorldSSP Team, BARNI Spark Racing Team e il D34G Racing Team) mentre due team sono passati alla Casa emiliana (CM Racing da Yamaha e Orelac Racing VerdNatura da Kawasaki). L’altro team, ovvero Althea Racing, è tornato nel paddock dopo aver lasciato nel 2020 quando correva con Honda.

 

2022 IN SINTESI: Ducati davvero vicina

Quindi, com’è stato finora il 2022 di Ducati? Il primo pilota a essere presente nelle posizioni che contano è stato Nicolò Bulega (Aruba.it Racing WorldSSP Team), terzo alla seconda gara della stagione: l'emiliano poi si è ripetuto ad Assen andando a podio in almeno una gara per Round fino alla pausa estiva e con un secondo posto a Most come miglior risultato. Poi altri piloti Ducati sono arrivati al vertice come Raffaele De Rosa (Orelac Racing VerdNatura WorldSSP), autore di una bella lotta per il terzo posto a Donington Park.

Dopo la pausa estiva i team Ducati hanno potuto sfruttare in modo ottimo tutti i dati acquisiti; Federico Caricasulo (Althea Racing) ha conquistato la pole a Magny-Cours ma un problema meccanico in Gara 1 e una caduta in Gara 2 lo hanno portato fuori dalla contesa. Nessuna Ducati sul podio a Barcellona mentre abbiamo visto grossi passi avanti dalla Triumph di Stefano Manzi (Dynavolt Triumph), vincitore in Gara 1 a Portimao.

Ottime cose da parte di Ducati una volta giunti in Sudamerica. De Rosa ha lottato per portare a casa la sua seconda vittoria in carriera: all’ultimo giro era in testa ma Aegerter e Yamaha hanno rovinato al festa al pilota campano e alla Casa emiliana con un sorpasso in curva 8. In Gara 2 Aegerter ha lottato con Lorenzo Baldassarri (Evan Bros. WorldSSP Yamaha Team) e Caricasulo ha avuto l’occasione di arrivare secondo. Finora tre piloti Ducati hanno chiuso al secondo posto: riusciranno a fare un passo avanti ulteriore prima della fine dell’anno?

 

E IN FUTURO? A Mandalika e Phillip Island le risposte

L’ultima vittoria di Ducati nel WorldSSP risale al 2005 a Imola e porta la firma di Gianluca Nannelli. A Mandalika e Phillip Island la Casa emiliana non ha mai gareggiato. Aegerter e Ten Kate Yamaha potrebbero avere un vantaggio ma non dimentichiamoci che nel 2021 al termine di un bellissimo testa a testa in Gara 1 De Rosa ha battuto lo svizzero.

Dei primi 20 piloti attuali nel WorldSSP, in otto hanno corso a Phillip Island ma solo in tre ci hanno gareggiato in sella alla moto che guidano in questa stagione. Non sarà facile dal momento che non sono disponibili dati su questa pista in relazione alle specifiche del WorldSSP.

 

IN CONCLUSIONE: la ‘Next Generation’ del WorldSSP è stata un successo

Senza dubbio possiamo affermare che la ‘next generation’ nel World Supersport e il suo immediato futuro siano state un successo. Altri team e costruttori stanno riducendo le distanze da Yamaha che continua a dettare il passo. Quattro Case sono riuscite a salire sul podio mentre sia le ‘tradizionali’ moto del WorldSSP come la Yamaha R6 che la ‘next generation’ della Triumph 765cc hanno assaporato il gusto della vittoria.

In sei occasioni, i primi sette alla bandiera a scacchi sono stati piloti di cinque Case diverse. Uno dei momenti più rilevanti della stagione è stata Gara 2 a Most, con tutte e cinque le Case nelle prime cinque posizioni. Era successo per l’ultima volta nel 2007 a Monza, quando a vincere fu Kenan Sofuoglu nella stagione che poi lo avrebbe visto laurearsi campione del mondo per la prima volta; 15 anni dopo il quinto posto al traguardo a Most lo ha centrato suo nipote Bahattin Sofuoglu (MV Agusta Reparto Corse). Non stupiamoci se in un futuro non troppo lontano vedremo ancora cinque costruttori nelle prime cinque posizioni.

 

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