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DICHIARAZIONI POST ESTORIL: il terzo Round del 2022 visto dai protagonisti

Tuesday, 24 May 2022 07:27 GMT

Fine settimana ricco di spettacolo in Portogallo con tre gare che si sono decise all’ultimo giro

Il Campionato del Mondo MOTUL FIM Superbike 2022 ci ha regalato uno storico Round di Estoril, in occasione del quale tutte e tre le gare si sono decise all’ultimo giro: non era mai successo da quando nel WorldSBK sono previste tre gare per weekend. A fine Round alcuni piloti sono entusiasti, altri frustrati e uno addirittura sorpreso di gareggiare. Ecco le dichiarazioni principali emerse alla fine del Round.

 

Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team WorldSBK): “Onestamente pensavo che mi avrebbe 'fregato'!”

Jonathan Rea in Portogallo in Gara 2 ha conquistato una vittoria eccezionale: “Avevo due o tre opportunità: curva 7, curva 9 dove ho sorpassato oppure all’ultima curva. Pensavo di avere un grip laterale sufficiente e quindi sono riuscito a passare all’interno. Pensavo che quanto prima lo avessi fatto, tanto più avrei potuto guadagnare in vista del rettilineo finale. C’ho provato alla curva 7 e poi alla curva 9: in seguito ho fatto la mia linea e sono uscito bene. Onestamente pensavo che mi avrebbe 'fregato' dato che la moto scivolava tanto e quindi pensavo che mi avrebbe preso sulla linea di arrivo ma alla fine sono riuscito a completare il lavoro. È bello quando un ultimo giro va per il verso giusto!”.

 

Alvaro Bautista (Aruba.it Racing – Ducati): “Mi aspettavo che attaccasse!”

Alvaro Bautista era pronto a lottare in Gara 2: “Mi aspettavo che Jonny attaccasse! In curva 7 ha provato a passarmi ma ero preparato. Alla chicane sapevo che ci avrebbe provato ma mi sono difeso, lasciando soltanto pochi metri tra il cordolo interno e me ma è riuscito comunque a mettere la moto all’interno. In quella curva è difficile difendere più di quanto io abbia fatto ed è anche difficile recuperare la posizione dato che è molto vicina alla curva successiva e non hai spazio. Ho provato a difendermi e alla fine non ce l’ho fatta. Abbiamo degli aspetti da migliorare. In curva quando siamo senza freni e senza gas la moto riesce a girare un po’ meglio. Nei cambi di direzione abbiamo bisogno che la moto sia un po’ più precisa sulla traiettoria e un po’ più veloce. Al momento la moto è un po’ lenta; quindi siamo in leggero ritardo”.

 

Toprak Razgatlioglu (Pata Yamaha with Brixx WorldSBK): “All’ultimo giro ho guardato il duello tra Jonny e Alvaro!”

Toprak Razgatlioglu all’Estoril ha visto sfumare la vittoria e in Gara 2 ha lamentato uno scarso grip al posteriore: “In Gara 2 siamo partiti bene, il mio piano era quello di seguire Jonny e di conservare la gomma posteriore per l’ultimo giro. Però dopo dieci giri ho sentito troppi movimenti. All’ultima curva ho perso tempo e il gap era ampio, quindi nel resto del giro ho provato a riavvicinarmi. A ogni giro non riuscivo a uscire bene dalla curva. Non sono contento dato che non ho lottato per la vittoria e sono arrivato soltanto terzo. Dopo dieci giri non riuscivo a guidare facilmente; sono entrato in curva e ho sentito il posteriore che slittava e in uscita ho provato a trovare del grip ma non ce l'ho fatta. All’ultimo giro mi sono guardato la gara tra Jonny e Alvaro!”.

 

Alex Lowes (Kawasaki Racing Team WorldSBK): “I setting della moto sono abbastanza diversi ma non è quello che avevo chiesto"

Alex Lowes ha detto: “Ovviamente ci sarebbero dei benefiici nel lavorare insieme al gruppo di Jonathan un po’ meglio per migliorare un po’ il pacchetto dato che gli altri stanno crescendo tanto nel WorldSBK, quindi dobbiamo aiutarci reciprocamente per spingerci a vicenda per compiere un passo avanti. Io e Jonny abbiamo un bel rapporto, specialmente nel box e quindi speriamo di lavorare un po’ meglio per aiutarci a vicenda. I setting delle moto sono abbastanza diversi ma non è quello che avevo chiesto. Il team ha deciso di prendere una strada diversa. Il team ha un’idea diversa rispetto all’altra parte del box”.

 

Scott Redding (BMW Motorrad WorldSBK Team): “Non riuscivo a fermare la moto… ero ostacolato da tutte le parti”

Scott Redding al termine del Round ha dichiarato: “Da Gara 1 alla Superpole Race e Gara 2 abbiamo fatto un cambiamento sulla moto. Al posteriore ho utilizzato una SC0 e pensavo che quello fosse una parte del problema. Mi aspettavo di far meglio in Gara 2 con la SCX ma non è cambiato niente. Non riuscivo a guidare, a fermare la moto: non c’è altro da dire. Avevo un bel passo per lottare per le prime sei posizioni ma il cambiamento che abbiamo compiuto ha fatto sì che non riuscissi a fermare la moto. In Gara 1 sono riuscito a fermare la moto ma in Gara 2 non riuscivo a guidare e a fermare la moto. Ho provato ad andare con gli altri. Ero semplicemente ostacolato da tutte le parti".

 

Iker Lecuona (Team HRC): “Ho sentito uno scoppio nel giro di riscaldamento!”

In merito a Gara 2 disputata senza parafango anteriore, Iker Lecuona ha detto: “Non so come sia successo! Ho frenato e nel corso del giro di riscaldamento ho sentito uno scoppio e non ho potuto fare niente! Sono arrivato alla prima curva, ho sentito qualcosa sulla moto e poi qualcosa dalla moto mi è passato accanto molto velocemente sulla destra! Ho pensato ‘no, non adesso che sono quarto!’”. La realtà è che quando sono partito era difficile fermare la moto e avvertivo delle vibrazioni. All’anteriore la moto si muoveva tanto, era tutta una vibrazione ma onestamente è stato molto complicato. In curva 1 sono finito largo e ho perso contatto con i primi. Sono contento dato che in gara sono riuscito a riadattare tutto ma sono anche frustrato dato che sono consapevole che questa era una bella occasione per stare davanti. Due sesti posti e un quarto posto e sono quinto in classifica!”.

 

Andrea Locatelli (Pata Yamaha with Brixx WorldSBK): “Se potessimo svolgere altri test…”

Andrea Locatelli ha detto che con ulteriori test andrebbe più forte: “In quel caso potrò guidare di più la moto e acquisire maggior feeling e poi migliorare. Nel WorldSBK possiamo lavorare con tante cose; possiamo muovere tanto la moto, lavorare sull’elettronica, ecc. Il nostro quindi è un bel pacchetto. Senza dubbio è importante girare e ricordo che l’anno scorso abbiamo avuto tanto tempo, ci siamo potuti riposare e pensare a fare qualcosa per migliorare la moto e poi sono migliorato tanto. L’anno scorso per me è stato interessante; abbiamo svolto un test a Navarra e poi siamo andati ad Assen dove ho conquistato il mio primo podio e poi siamo andati avanti così. Nel test abbiamo trovato qualcosa di positivo e quindi quando siamo scesi in pista per le gare siamo arrivati pronti. Quindi, probabilmente, con alcuni test potremo migliorare”.

 

Xavi Fores (Team Goeleven): “Ho chiamato mio cugino per dirgli di portarmi la tuta, il casco e di andare a manetta!”

Chiamata all’ultimo istante e dalla cabina di commento è passato alla top ten. Xavi Fores è davvero entusiasta: “Ho chiamato mio cugino per dirgli di portarmi la tuta, il casco e di spingere a manetta! Ha guidato per tutta la notte ed è arrivato qui stamattina alle 6, alle 7 sono arrivato qui per alcuni controlli e alle 9 ero in pista! È stato pazzesco ma mi sono divertito tanto! Sessione dopo sessione ho iniziato a dar vita a una moto un po’ più mia; in Gara 1 ho fatto un bel lavoro. Non sono partito benissimo ma il mio passo non era male, quindi arrivare in top ten in entrambe le gare è stato bello e anche un po’ inaspettato”.

 

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