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ANALISI TECNICA DELLA PISTA: Andrew Pitt spiega come affrontare le peculiarità di Donington Park

Wednesday, 13 July 2022 13:00 GMT

Il telecronista del WorldSBK Steve English va nel dettaglio della pista inglese insieme ad Andrew Pitt, capotecnico di Andrea Locatelli

Altra stagione rilevante in questo 2022 nel Campionato del Mondo MOTUL FIM Superbike per Andrea Locatelli che ha terminato tutte le gare eccetto una nelle prime sei posizioni ed è sempre partito dalle prime due file dello schieramento. Dopo aver chiuso la scorsa annata in quarta posizione in classifica, anche in questo 2022 si sta mettendo in luce grazie alle sue prestazioni che lo rendono più costante rispetto alla stagione da rookie.

 

A CACCIA DELLA SVOLTA: i problemi del 2021, il potenziale del 2022

In questo weekend il paddock del WorldSBK fa tappa in Gran Bretagna sullo storico circuito di Donington Park. Qui l’anno scorso Locatelli ha vissuto uno dei suoi Round più impegnativi. In Gara 1 si è ritirato mentre le altre due prestazioni nella giornata di domenica non lo hanno soddisfattto. Donington Park è una delle piste più impegnative tra quelle presenti in calendario e nel 2021 alla sua prima volta sul circuito inglese Locatelli ha dovuto fare i conti con un cubo di Rubik per provare a trovare una soluzione. La seconda annata nel WorldSBK gli dà la possibilità di correggere ciò che non è andato dodici mesi fa. ‘Loka’ è uno di quelli da tenere d’occhio in questo weekend.

Andrew Pitt, capotecnico che conosce bene Donington Park, ha detto la sua: “Onestamente penso sia un po’ un mito il fatto che tu debba avere un setting speciale per Donington,” ha esordito. “Su ogni circuito devi fare un compromesso e Donington non fa eccezione. Considerando la stagione fino a questo momento abbiamo avuto piste come Estoril dove sono necessarie delle ottime prestazioni quando stacchi forte ma ci sono anche tante curve veloci. A Donington c’è un po’ di tutto. Ci sono curve piatte, altre ‘rialzate’ e altre no. Si tratta di una bella sfida dato che a Donington ci sono saliscendi, quindi questo è un aspetto che il pilota è chiamato a gestire”.

I miti di cui Pitt parla sono ben noti. Nel vicino aeroporto delle East Midlands gli aerei atterrano proprio in prossimità della linea di partenza e arrivo. Per anni si è detto che il carburante degli aerei riduceva il grip sull’asfalto e che le cadute all’ultima curva erano causate da ciò. In realtà alcuni avvallamenti in entrata alla Goddard sono sufficienti per portare a delle cadute. Per Pitt la sfida è quella di massimizzare il pacchetto a disposizione sua e di Locatelli e svolgerà lo stesso lavoro di sempre, ovvero provando a migliorare ogni volta che si scende in pista.

 

APPROCCIO FINALE: lo stesso metodo di sempre

“Su ogni pista utilizziamo il nostro setting base. Dalle prove del venerdì mattina proveremo a utilizzare i nostri setting e apportare dei piccoli cambiamenti; un giro di precarica qui e lì, ecc. ma su tutte le piste abbiamo più o meno lo stesso setting per quanto riguarda la moto. Da lì in avanti metteremo a punto la moto per il resto del weekend. La maggior parte del lavoro che svolgiamo sulla moto riguarda la messa a punto dell’elettronica sulla base dei feedback del pilota oltre al lavoro con le gomme specifiche per quel weekend per trarre il massimo dal pacchetto”.

Anche se non sono presenti dei lunghi rettilinei, Donington Park è una delle piste più veloci tra quelle in calendario nel WorldSBK. Assen e Catalogna sono piste molto veloci in cui si realizza un tempo sul giro ancora più rapido ma Donington è veloce quanto quella da montagne russe di Portimao. Pur priva di lunghi rettilinei, si genera una velocità media elevata con una serie di curve veloci. La più famosa di queste si trova nel primo settore quando si passa dalla cima di Redgate (curva 1), poi si scende verso Hollywood, le Curve Craner e l’Old Hairpin. 

La Old Hairpin è probabilmente la curva più importante della pista. Si tratta di un’opportunità chiave in termini di sorpasso se ti trovi abbastanza vicino al pilota che ti precede ma si tratta anche della curva da cui è necessario uscire molto bene per realizzare un giro veloce. Poi ti porterai dietro la velocità per un altro chilometro fino ad arrivare a McLeans. 

 

COME AFFRONTARE LE CURVE CRANER: cruciale la temperatura delle gomme

“Le curve Craner rappresentano un problema dato che la spalla sinistra della gomma è fredda dal momento che fino a quel punto non viene utilizzata molto. Una volta che il pilota conosce la linea da affrontare a Craner, in realtà non va incontro a dei grandi rischi se le sue gomme sono in temperatura. La chiave sta nel non perdere tempo e gestirle bene perché altrimenti la temperatura della gomma andrà a calare. Per questo weekend è previsto bel tempo e quindi dovrebbe essere a posto!”.

A Donington Park ci sono tante occasioni in cui commettere errori e quindi il lavoro di Pitt consiste nel rendere la moto il più prevedibile possibile. Qui è fondamentale dare al pilota la confidenza di cui ha bisogno per spingere al limite: “Come staff lavoreremo sull’essere sicuri che la moto sia stabile nelle curve più veloci ma anche che la moto riesca a fermarsi bene nelle curve più lente, le quali rappresentano anche la maggior parte di opportunità di sorpasso. Le curve più veloci a Donington sono anche sinonimo di possibile occasione di sorpasso e questo rende la pista come una pista da piloti veri. A Donington non si sta col gas aperto a lungo e quindi ti serve una moto che vada bene. Speriamo sia il nostro caso”.

In passato la pista senza dubbio ha visto Yamaha andare forte come dimostrano le doppiette firmate negli ultimi anni da Toprak Razgatlioglu (Pata Yamaha with Brixx WorldSBK) e Michael van der Mark. Inoltre Garrett Gerloff (GYTR GRT Yamaha WorldSBK Team) a Donington Park nel 2021 in Gara 2 ha conquistato un secondo posto in quello che è stato anche il suo ultimo podio fino a questo momento mentre in precedenza anche Alex Lowes aveva lottato per un posto sul podio in sella alla YZF-R1.

 

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