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Pere Riba: "Chi pensava che potesse succedere?... tutto può succedere!"

Thursday, 14 October 2021 14:29 GMT

Il capotecnico di Jonathan Rea racconta nel dettaglio uno dei weekend più emotivi della sua vita: la lotta per il titolo fa tappa in Sudamerica e Argentina

Il Campionato del Mondo MOTUL FIM Superbike 2021 ci ha regalato tantissime emozioni nel corso della stagione e lo sanno bene non solo i piloti. I Team Manager, i capotecnici e ovviamente anche le famiglie hanno vissuto queste sensazioni e tante altre ancora ci attendono. Pere Riba è il capotecnico di Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team WorldSBK) ed entrambi vanno a caccia di un settimo titolo iridato consecutivo senza precedenti. A Portimao Riba ha vissuto “probabilmente il weekend più difficile” della sua vita. Ne abbiamo parlato con lui anche per capire cosa lui e il suo team potranno fare per sostenere Jonny nelle fasi decisive di questo 2021.

 

“Probabilmente il weekend più difficile della mia vita… è stato molto difficile”

“Onestamente, parlando personalmente, probabilmente è stato il weekend più difficile della mia vita,” ha esordito un emozionato Riba. “Specialmente non per motivi tecnici ma emotivi. Quest’anno il Campionato è molto tosto, Toprak sta facendo un ottimo lavoro e Jonny anche, stiamo lottando. Una volta è un pilota, un’altra volta l’altro”.

“Siamo arrivati a Portimao avendo ancora delle possibilità nelle tre gare con tanti punti in palio. In quel weekend ci siamo preparati bene e Jonny è andato forte; poi quello che è successo in Gara 1 è stato molto difficile. Specialmente per Jonny perché sapeva di poter fare un bel lavoro e sapevamo che aveva il passo per puntare alla tripletta. È stato molto duro dover veder perdere 25 punti e inoltre Toprak ha vinto. Quindi abbiamo perso il 100% di quei 25 punti. Abbiamo parlato con Jonny e abbiamo provato a mantenere il più alte possibili le motivazioni anche se è stata molto tosta”.

Le cose non sono andate benissimo nemmeno domenica mattina con l’arrivo della pioggia; infatti Rea è caduto: “Durante la pioggia abbiamo svolto un lavoro normale ma si trattava di una moto completamente nuova; con la caduta in Gara 1 la moto si è totalmente distrutta finendo a terra a oltre 200km/h. L’abbiamo messa a punto per arrivare pronti alla gara; è andato tutto bene e poi in gara, nel corso del primo giro, era in testa. Prima della fine del giro iniziale era un po’ entusiasta. Arrivando alla curva 13 ha staccato molto forte e ha perso l’anteriore”.

 

“Per noi è stato un grande shock…”

Non è stato un boccone facile da mandare giù ma il team si è stretto intorno a Rea per fare in modo che fosse pienamente consapevole che in Gara 2 più tardi ci sarebbe stata un’altra possibilità: “Per noi è stato un grande shock, specialmente per lui; dal punto di vista emotivo è stato un grosso danno. Ovviamente credo davvero – come dico a tutti – che siamo un team e in questi momenti è possibile vedere tutti intorno a Jonny, nell’aiutarlo a capire che si tratta di qualcosa che è già successo e che in Gara 2 avevamo il passo, la moto, il pilota. Abbiamo semplicemente provato a toglierci della pressione di dosso e dicendogli di divertirsi il più possibile”.  

“A fine giornata è stato molto sorprendente anche per me, è stato molto emotivo e, lasciatemelo dire, prima di Gara 2, ero preoccupato per Jonny,” ha continuato Riba. “Per come avrebbe reagito dopo essere caduto per due gare di fila – qualcosa che di solito non gli capita – e per come si sarebbe sentito. In ogni caso ha provato semplicemente a divertirsi, è andato forte, ha avuto delle ottime sensazioni con la moto e ha messo in pista il suo passo”.

 

“Devi lottare e crederci sempre!”

“Credo che in ogni caso Jonny avrebbe potuto vincere la gara dato che il passo era buono e data la nostra performance siamo riusciti a conservare le gomme fino alla fine. La pista era leggermente più critica con le gomme e c’era anche un po’ più di vento ma Jonny ha guidato molto bene. Poi a Toprak è successo quello che tutti noi sappiamo, e questo dimostra che non devi mai arrenderti; non puoi mai dire ‘è fatta, è finita’, devi sempre continuare a lottare e a crederci”.

 

“Sarà molto interessante…”

“Ora la nostra filosofia sarà pensare a gara per gara, Gara 1 in Argentina sarà come l’ultima. Non significa che in quella Gara 1 devi impazzire ma dobbiamo correre gara per gara per provare a raccogliere il massimo che possiamo per poi provare a metterci alle spalle il nostro rivale. Credo che, con ancora sei gare da disputare, tante cose possono succedere. Dopo la domenica mattina di Portimao, eravamo staccati di circa 50 punti e ora siamo di nuovo a -24. Chi pensava che potesse succedere? Penso nessuno. A sei gare dalla fine ci sono ancora 124 punti in palio, quindi tanti. Può succedere di tutto; ovviamente proveremo a lottare come sempre e proveremo ad aiutare Jonny al massimo delle nostre possibilità dandogli i mezzi migliori: vedremo. Sarà molto interessante…”.

 

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