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"Lotteremo fino alla fine! – Phil Marron e Pere Riba prima del gran finale di Mandalika

Wednesday, 17 November 2021 12:24 GMT

I capotecnici di Razgatlioglu e Rea dicono la loro in vista del #WorldSBKFinale

Sta per iniziare l’ultimo Round del Campionato del Mondo MOTUL FIM Superbike 2021. Il #WorldSBKFinale è in programma in Indonesia al Pertamina Mandalika International Street Circuit. Prima del Round Pirelli di Indonesia Toprak Razgatlioglu (Pata Yamaha with Brixx WorldSBK) ha 30 punti di vantaggio nei confronti di Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team WorldSBK). Abbiamo parlato con i capotecnici dei due pretendenti al titolo – ovvero Phil Marron per Razgatlioglu e Pere Riba per Rea – per scoprire il loro approccio, le loro sensazioni e come cercano di mantenere calmi i rispettivi piloti.

 

MARRON: “Toprak non deve vincere a tutti i costi, ma sappiamo tutti com’è Toprak!

Marron stavolta ha il privilegio di essere in testa alla classifica: “Rispetto alle altre volte la situazione è un po’ diversa. Stavolta siamo davanti mentre nel 2010 quando lavoravo con Eugene Laverty si trovava alle spalle di Kenan Sofuglu e nel 2013 era dietro a Tom Sykes. Dovevamo vincere a tutti i costi e sperare che andasse bene per noi quanto succedeva alle nostre spalle. Eugene ha vinto tutte e tre le gare a Magny-Cours nel WorldSSP ed entrambe le gare a Jerez nel WorldSBK ma alla fine non tutto è andato nella nostra direzione e quindi non abbiamo vinto il titolo”.

“Stavolta è un po’ diverso dato che siamo in testa al Campionato e Toprak non deve vincere a tutti i costi ma tutti sanno com’è Toprak! Non gli piace accontentarsi di un secondo posto. Senza dubbio penso che a un certo punto in questo weekend dovremo dirgli di pensare al Campionato ma sono sicuro che per la gara di sabato non penserà alla classifica ma solo a vincere la gara”.

 

PISTA INEDITA: “Non possiamo sapere con certezza come sarà questa pista per Yamaha…”

Una pista inedita comporta nuove sfide ma Yamaha ha fatto ciò che doveva: “In Yamaha abbiamo svolto delle simulazioni utilizzando le informazioni fornite dalla FIM e dai progettisti del circuito per avere un’idea della velocità di punta e da ciò possiamo anche provare a ricavare un’idea di quale marcia utilizzare per ciascuna curva. Poi potremo decidere se utilizzare un cambio a cinque o sei velocità ma fino a quando non arriveremo sul posto e vedremo di persona i cambi di dislivello della pista aspetteremo a prendere una decisione definitiva. Sono certo del fatto che cambieremo la nostra decisione col passare delle sessioni mano a mano che impareremo la pista”.

“Fino alle prove senza dubbio non sapremo come sarà questa pista per Yamaha ma in generale il setting base di Toprak è stato prevedibile. Il nostro setting base non è così agevole come quello delle altre Yamaha ma lo è ancora se comparato a quello dei nostri avversari. Si tratta di un setting buono e comodo per Toprak che in questo modo può concentrarsi sull’imparare la pista e riadattarsi alla velocità abbastanza rapidamente. Speriamo di non avere delle sorprese negative e che Toprak possa concentrarsi unicamente sul suo lavoro”.

 

TOPRAK E LE SENSAZIONI: “È cresciuto come professionista… in Yamaha c’è un’atmosfera speciale!”

Marron ha aggiunto: “Da quando ho iniziato a lavorare con Toprak, è cresciuto come professionista in termini di preparazione e di guida. Adesso quando analizziamo i suoi dati vediamo che quasi tutti i suoi giri sono identici e vediamo che è molto preciso in sella alla moto. All’inizio era difficile trovare due giri identici. In Yamaha c’è un’atmosfera speciale, tutto il gruppo lavora molto bene insieme e tutti ci stiamo godendo le gare. Alcuni membri del team si innervosiscono più di altri ma è comprensibile”.

 

RIBA: “Tutto quello che possiamo fare è provare a fare del nostro meglio… lotteremo fino alla fine!”

Pere Riba afferma di non avvertire alcun tipo di pressione: “Onestamente non sentiamo di essere sotto pressione in questo weekend. La pressione ce l’hanno Toprak e Yamaha dato che con 30 punti di distacco il Campionato non è nelle nostre mani. Tutto quello che possiamo fare è provare a fare del nostro meglio, vincere le gare e conquistare il maggior numero di punti possibile. Da parte mia non c’è la pressione fino a quando non vedremo come gestiranno il weekend di gara. Abbiamo sempre puntato ad avere tutto a posto e a commettere il minor numero possibile di errori. Come team negli ultimi anni abbiamo sempre fatto del nostro meglio e dato il 100% in tutto e lo stesso avverrà in questo weekend. Ogni test, ogni gara, ogni giornata che trascorriamo tutti insieme è davvero importante; facciamo del nostro meglio per svolgere il nostro lavoro sempre nel miglior modo possibile”.

“Sono con Uri e Arturo da tanto tempo e per me dall’inizio. Mara, la nostra ragazza delle gomme, è con noi da due anni e anche Davide è con noi da tanto tempo. Questo team lavora insieme da molto tempo e ci conosciamo tutti molto bene. Da tanto lavoriamo insieme come un team di gara ma ancora più importante è il rapporto che c’è tra noi fuori dalla pista. Siamo tutti dei grandi amici e vincere sei titoli insieme è stato un sogno; a loro dico sempre di godersi ogni singolo istante di tutto questo”.

 

EX PILOTA: “Alcune cose per me sono più facili da capire rispetto ai capotecnici che non hanno corso…”

Riba è un ex pilota e ha vinto nel WorldSSP: conosce bene le moto e ritiene che – a differenza di altri senza questo tipo di esperienza – possa essere un fattore importante: “Penso sempre che essere un ex pilota mi aiuti nel mio ruolo di capotecnico. Da dieci anni sono un ingegnere e senza dubbio la mia storia di pilota mi permette di capire più facilmente alcune cose rispetto agli altri capotecnici che non hanno corso. So quanto sia importante per un pilota il feeling e so che se hai questo feeling e la confidenza è molto importante avere il miglior feeling da parte del pacchetto. Con Jonny siamo insieme da sette anni e ci conosciamo molto bene. Tutto questo aiuta. Riuscire a capire come si sente il pilota in certe situazioni senza dubbio è di grande aiuto”.

Kawasaki non vince su una pista inedita per tutti dal 2018 quando festeggiò il successo a San Juan ma come Yamaha ha svolto il proprio compito: “Si tratta di una pista nuova e quindi abbiamo provato a trovare più informazioni possibili. Ho visto il layout del circuito e abbiamo i riferimenti, quindi potremo fare affidamento su un punto di partenza. Ho visto alcuni video che ho trovato su internet e ho parlato con Kawasaki Indonesia per vedere quali informazioni hanno”.

 

MAI DIRE MAI: “È nelle mani di Yamaha… sarebbe pazzesco vincere il settimo mondiale!”

Riba ha proseguito: “È una pista nuovissima per tutti e utilizzeremo il nostro setting base per provare a capire il livello di grip e fare dei cambiamenti come di consueto. Il meteo sarà importante dato che ogni giorno potrebbero esserci rovesci. Ho già detto a tutti i ragazzi che dovremo puntare a goderci questo Round e a fare il miglior lavoro possibile. Non è nelle nostre mani, è nelle mani di Yamaha”.

Riba ha elogiato Yamaha ma non si dà per vinto: “Abbiamo conquistato tanti successi e vincere un settimo titolo sarebbe qualcosa di pazzesco. Nelle gare e nella vita però non è sempre semplice. Quest’anno è stato diverso dato che a inizio stagione abbiamo avuto le limitazioni regolamentari anche in termini di giri al minuto. Yamaha ha svolto un gran lavoro e compiuto un passo avanti insieme a Toprak e sappiamo che si tratta di un ottimo pilota ma la sensazione è che ci sia mancato un po’ nel nostro pacchetto in termini di motore. Lotteremo fino alla fine e anche l’anno prossimo saremo di nuovo tutti insieme”.

 

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