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Camier: "Crediamo nel loro potenziale... la nostra aspettativa è provare a vincere il Campionato"

Thursday, 23 December 2021 08:55 GMT

Il Team Manager del Team HRC ha analizzato la stagione 2021 che ha regalato a Honda due podi

In vista del Campionato del Mondo MOTUL FIM Superbike 2021 ci sono stati tanti cambiamenti nel Team HRC che ha visto Leon Camier in qualità di Team Manager della squadra ufficiale della Casa giapponese. A fine annata ha analizzato la stagione in cui Honda ha conquistato due podi con Alvaro Bautista terminando al quinto posto nella classifica Costruttori.

Dopo una prima annata complicata con la CBR1000RR-R in occasione del ritorno di Honda nel WorldSBK come team ufficiale a tutti gli effetti, la Casa alata ha deciso di puntare su Leon Camier come Team Manager per cercare di provare a lottare ancora più da vicino per i podi e per le vittorie. Un test svolto a metà stagione è risultato ancora più importante dato che Honda ha compiuto un passo avanti insieme a Bautista ed Haslam.

Camier ha detto: “La stagione 2021 ha dimostrato alcuni miglioramenti per noi. Ovviamente la nostra aspettativa è quella di provare a vincere il Campionato e di lottare costantemente per vincere le gare ma considerando che si tratta della seconda annata di questo progetto e di tutto quello che è successo con il COVID penso che senza dubbio abbiamo fatto dei bei progressi, specialmente nell’ultima metà di stagione. A metà anno abbiamo svolto dei bei test e poi siamo arrivati alle ultime gare con un pacchetto migliore e penso che da quel momento Alvaro sia stato quasi sempre tra i primi cinque. Inoltre Leon a Portimao ha lottato per il podio. Abbiamo fatto indubbiamente dei progressi ma dobbiamo ancora farne degli altri”.

Camier - che vanta nove podi da pilota del WorldSBK - ha anche detto la sua sul modo in cui si augura che i test in programma possano portare Honda a un miglioramento in ottica 2022. La Casa giapponese per l’anno prossimo ha deciso di puntare su una coppia di piloti esordienti, ovvero i due spagnoli Iker Lecuona e Xavi Vierge. Questo rappresenta un cambiamento di approccio rispetto ai due anni precedenti quando a difendere i colori del costruttore giapponese abbiamo visto dei piloti esperti.

In vista dei test Camier ha spiegato quali sono ancora gli aspetti mancanti e come pensano di rafforzare il pacchetto: “Senza dubbio ci manca il tempo sul giro ma conosciamo quali sono le aree su cui dobbiamo lavorare, dobbiamo sicuramente migliorare ancora alcuni aspetti della moto. Un po’ in ogni area principalmente in termini di elettronica, motore e telaio. Conosciamo gli aspetti su cui possiamo migliorare e quindi speriamo quest’inverno di poter fare degli aggiustamenti, di poter portare delle novità alla moto e di poter svolgere un bel test e di capire come fare l’anno prossimo a essere più vicini al podio e a vincere le gare. L’inverno sarà molto impegnativo per i nuovi e giovani piloti che non hanno esperienza in questo Campionato in sella a queste moto, con queste gomme e tutto il resto. Su questo aspetto posso provare ad aiutarli. Per i test di inizio stagione potremo contare su una struttura molto solida e proveremo a pianificare tutto nel miglior modo possibile per fare in modo che inizino nel miglior modo possibile”.

Nel 2020 Honda è tornata nel mondiale delle derivate di serie come team ufficiale a tutti gli effetti e ha puntato sull’esperienza per sviluppare la moto insieme a Bautista e Haslam. Dopo i tre podi in due anni che portano tutti la firma di Bautista, Honda ha deciso di cambiare approccio firmando Lecuona in arrivo dalla MotoGP™ e Vierge dalla Moto2™.

Camier ha svelato cosa c’è alla base di questa svolta: “Il cambiamento per il 2022 con due giovani piloti è sostanzialmente legato alla volontà di avere delle forze fresche. Per piloti più giovani è più semplice adattarsi a un nuovo pacchetto dato che non hanno un’esperienza precedente in questa categoria. Riteniamo di avere dei buoni tecnici e una buona base intorno a noi. Quindi possiamo fornire una moto e un pacchetto che siano competitivi. La ragione principale sta nel fatto che crediamo nel loro potenziale e che riescano ad adattarsi alla nostra moto più facilmente rispetto a se avessimo un pilota più anziano che provasse a cambiarla in qualcos’altro. Vorrei vederli partire in modo tranquillo, crescere e poi iniziare a conquistare dei podi passo dopo passo. Ci piacerebbe vederli vincere delle gare, quello sarà il piano ma al tempo stesso capiamo anche che ci sono tanti circuiti nuovi e tante situazioni per loro nuove e quindi avranno bisogno di tempo per apprendere. Ovviamente capiamo che per loro essere competitivi da subito rappresenta un grosso compito. Ecco perché mi piacerebbe vedere un bel progresso nel corso della stagione”.

 

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