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ANALISI TECNICA: l’aerodinamica e i nuovi metodi di sviluppo

Thursday, 30 September 2021 10:25 GMT

Il telecronista del WorldSBK Steve English analizza nel dettaglio il labirinto dello sviluppo delle moto del WorldSBK tra stampe in 3D e fluidodinamica computazionale

Sviluppare una moto non è facile; costi di produzione e tantissimi fattori che vanno considerati tutti insieme prima di dar vita e produrre un nuovo modello. Le gare? Per la maggior parte dei costruttori non sono in cima alla lista delle priorità ma a volte una moto viene sviluppata considerando la prestazione in pista come un fattore chiave. Tradizionalmente abbiamo visto questi modelli “di omologazione speciale” che si sono tradotti in un numero limitato destinato a un ridotto numero di appassionati che le guidano in pista per un giorno. Formano la base per alcune moto da gara dato che nel mondo reale possedere oltre 210 cavalli sempre disponibili non è così rilevante come lo è invece uscire da una curva in seconda marcia su un circuito del WorldSBK.


IN ASSETTO GARA: esempi nel WorldSBK

Quando nel 2019 BMW è tornata nel WorldSBK lo ha fatto con la S 1000 RR ma due anni dopo ha portato avanti lo sviluppo della M 1000 RR; l’obiettivo era creare una moto innovativa per le competizioni. Come pacchetto base, la nuova moto era più potente, più leggera e, soprattutto, ha introdotto delle ali aerodinamiche. Ducati è stata la prima Casa a introdurre questi elementi nella categoria e considerando i regolamenti sul telaio, sono state dichiarate obbligatorie per il costruttore emiliano. Nelle moto derivate di serie rappresentano una parte integrante della carena e inoltre devono essere utilizzate nel WorldSBK. Il vantaggio delle ali è che producono una forza di deportanza che aiuta la moto a restare a terra mentre aumenta la velocità.

La deportanza si adatta alla velocità e quindi al via della gara non offre benefici ma quando la velocità aumenta allo stesso modo aumenta anche la sua efficacia. Sulla linea di partenza il controllo anti impennata viene regolato e gestito dall’elettronica e dagli input del pilota mentre in uscita curva se riesci a trovare 10kg di deportanza questa può fare la differenza nel mantenere l’anteriore a stretto contatto con l’asfalto mentre il pilota accelera. Questa deportanza – creata sopra l’anteriore della moto – ha come aspetto positivo quello di non comportare un peso ulteriore. Eugene Laverty, che con le ali ha corso sia insieme a Ducati che con BMW, ha detto che il pilota ha tanti benefici in modi diversi grazie a queste ali in termini di feeling, tra cui quella legata alla fatica fisica che si avverte mentre si corre.

 

INNOVAZIONE E CREAZIONE: nuovi modi per il design

Le ali non sono una novità nelle competizioni, l’aerodinamica è un aspetto su cui tutti i costruttori sono al lavoro da anni ma nelle competizioni ci sono tanti modi in cui la tecnologia ha consentito loro di lavorare sugli stessi. La fluidodinamica computazionale permette agli ingegneri di disegnare e sviluppare parti sapendo esattamente come interagiranno con il mondo che li circonda. Sono uno strumento di simulazione legato a ciò che in precedenza doveva essere svolto nei test o in galleria del vento. A ciò si unisce anche una riduzione in termini di costi che ha consentito ai team di essere più efficienti nel tempo trascorso in galleria del vento: tutto questo ha determinato notevoli vantaggi in termini di riduzione dei costi.

La galleria del vento ora viene utilizzata in modo diverso rispetto a prima; in precedenza era necessaria una grande presenza dei piloti in relazione al lavoro da svolgere in modo da tale da permettere ai team di valutare il flusso d’aria legato al loro lavoro. Ora utilizzano la tecnologia 3D per sviluppare esattamente le forme e le sembianze dei piloti. Questi modelli sono talmente accurati che perfino i loghi e le forme delle loro tute sono inclusi nel design per rendere tutto attinente alla realtà al massimo livello.

 

NELLA VITA REALE: fin dove è arrivata BMW con la sua M 1000 RR?

Nel corso dello sviluppo dell’ultima Superbike, BMW ha utilizzato molto una stampa in tecnologia 3D per testare varie soluzioni. La stampa in 3D è una “costruzione aggiuntiva” dove strato dopo strato vengono aggiunti dei materiali. Questo ha consentito di raggiungere un veloce sviluppo di componenti a un costo ridotto. Su una moto del WorldSBK tante parti vengono realizzate in questo modo per ragioni di costo, velocità e facilità di utilizzo. Entro 48 ore i team grazie alla tecnologia 3D possono avere nuove parti a disposizione e il vantaggio di tutto ciò si avverte anche nel rapido sviluppo di una moto dato che un costruttore può testarle con grande facilità nella galleria del vento.

I team possono valutare i benefici delle nuove parti velocemente. In termini di aerodinamica ciò è stato cruciale per tutte le moto presenti sullo schieramento di questa stagione. BMW, Honda e Ducati presentano tutte delle ali significative sulle loro moto mentre Kawasaki e Yamaha hanno sviluppato soluzioni per controllare chiaramente il flusso d’aria per una ragione simile. Un’ampia gamma di tecnologie è stata utilizzata per portare in primo piano queste soluzioni.

 

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