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WorldSBK: Rea e la ZX-10RR sono arrivati all'apice?

Tuesday, 28 July 2020 09:45 GMT

Il cinque volte campione del mondo è il più grande di tutti i tempi. Cosa accadrà andando avanti nella lotta con altri nuovi piloti? Il telecronista del WorldSBK Steve English ci dice la sua…

Da cinque anni Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team WorldSBK) è il dominatore del WorldSBK. Il 2019 è stato senza dubbio l’anno più difficile della sua carriera e in cui ha dimostrato di essere all’apice del suo percorso. Alvaro Bautista all’inizio della sua esperienza nella classe regina delle derivate di serie ha vinto 11 gare di fila; per Rea sarebbe stato facile demoralizzarsi. Ma non l’ha fatto; si è concentrato su se stesso per cercare la convinzione nei propri mezzi credendo che avrebbe potuto vincere ancora. La sua tenacia è stata più forte della competitività di Bautista. Nell’ultimo Round prima della pausa estiva Rea ha vinto due gare a Laguna Seca mandando in crisi le certezze dello spagnolo in ottica titolo mondiale. In tre mesi Rea ha reso possibile ciò che prima sembrava impossibile.

Ecco perché anche quest’anno sono tutti contro di lui. Il 2020 è una stagione davvero particolare e senza precedenti. A farla da padrone sarà l’incertezza. Prima o poi tutti gli imperi arrivano alla fine. Gli avversari sfidano il re e lo scalzano dal trono. Gli imbattibili all’improvviso diventano vulnerabili. Nel WorldSBK ora ci sono sempre più rivali che pensano sia possibile andare a caccia del primo posto. Non è sicuramente facile raggiungere il vertice: confermarsi è ancora più difficile.

Jonathan Rea nel 2020 deve affrontare una bella sfida. È ancora l’uomo da battere nella maggior parte delle gare. Il primo Round della stagione ha dimostrato una rinnovata competizione su più fronti. In Australia cinque piloti sono stati superiori agli altri: si tratta di Rea e del compagno di squadra Alex Lowes, oltre a Scott Redding (ARUBA.IT Racing – Ducati), Toprak Razgatlıoglu (PATA YAMAHA WorldSBK Official Team) e al compagno di box Michael van der Mark, in sella a tre moto diverse, Kawasaki, Ducati e Yamaha. Non c’è motivo di credere che non possa essere così anche alla ripresa della stagione.

Aggiungiamoci anche Loris Baz (Ten Kate Racing Yamaha), Chaz Davies (ARUBA.IT Racing – Ducati), le BMW e alcune wildcard. È chiaro che Rea dovrà affrontare un attacco su larga scala. Ma non dimentichiamoci che ha messo a segno dei record che saranno molto difficili da eguagliare, perfino con l’introduzione di tre gare per fine settimana anche se di solito ha dovuto affrontare un pilota. Correre contro Tom Sykes, Chaz Davies o Alvaro Bautista in ottica titolo mondiale significa che si è dovuto concentrare su un pilota. Ora dovrà vedersela con più di uno. Combattere una guerra su più fronti non è mai facile; è ancora più difficile quando hai il mirino puntato alla schiena.

I podi e le vittorie sono arrivati con una regolarità eccezionale ma ora con così tanti rivali capaci di arrivare nelle posizioni di vertice Rea è chiamato a cambiare la sua tattica. Capire che lo scenario sta cambiando e ‘accontentarsi’ di un posto tra i primi cinque piuttosto che sul podio sarà determinante. Più facile a dirsi che a farsi, soprattutto per chi è abituato a vincere e fatica ad accettare un secondo posto, Quest’anno le circostanze sono contro il cinque volte campione del mondo. Non si correrà ad Assen, Imola e in Qatar, piste che sono sempre state terreni di conquista per Rea nel corso della sua carriera.

Ora il nordirlandese deve fare i conti anche con i cambi di calendario. A marzo a Jerez sarebbe stato caldo ma con temperature ottime in pista. A Jerez in agosto invece la temperatura dell’asfalto supera i 60 gradi. Kawasaki sarebbe stata l’ovvia favorita ma la ZX10-RR non è così superiore rispetto alle altre moto quando fa più caldo. Le basse temperature dei test invernali hanno sempre dimostrato quanto sia competitiva a Jerez in termini di aderenza ma con le alte temperature estive, come già avvenuto l’anno scorso, la moto ha fatto fatica se comparata a Ducati. Potrebbe succedere nuovamente nel 2020? 

L’obiettivo del recente test svolto in Catalogna è stato trovare una soluzione a questo problema. Sembrava che Kawasaki avesse fatto un passo avanti in questo senso ma resta da vedere se sarà effettivamente così a Jerez. Dopo i primi tre Round del 2020 Rea potrebbe essere un po' indietro. All’improvviso un fine settimana in cui ha in mente di vincere tante gare potrebbe essere più difficile. Un weekend da dominatore a Jerez potrebbe essere improbabile dato che negli ultimi anni abbiamo visto quanto vadano forte le Ducati e le Yamaha con il grande caldo.

Rea riuscirà ad affrontare tutto questo nelle prime gare del 2020? Potrebbe ripetere quanto fatto nel 2019 o le cose andranno diversamente quando, con avversari ancora più agguerriti, sarà più difficile vincere con regolarità? È un animale da vittoria. In passato abbiamo visto tanti piloti non accettare il fatto che il cambiamento sia nell’aria. Ora ci sono tanti piloti in grado di lottare là davanti. Il risultato? Rea avrà ancora più rivali.

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