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Il Campionato del Mondo MOTUL FIM Superbike sta vivendo la sua fase di post stagione. Andiamo a rivedere quindi quali sono i principali temi emersi nel corso di questo 2020. Nella prima parte troviamo il mercato piloti, il potenziale di Honda, la tecnologia delle gomme e il motivo per cui hanno avuto un ruolo chiave nella lotta per il titolo.

L’esperienza conta più della gioventù

Dopo il primo Round della stagione e anche dopo il Round di Portimao Toprak Razgatlioglu (PATA YAMAHA WorldSBK Official Team) è in piena lotta per il titolo. I brutti weekend vissuti ad Aragon e la caduta avvenuta in Catalogna nel corso del Warm-Up mandano in fumo i suoi sogni iridati. Non riesce quindi a diventare il campione del mondo più giovane nel WorldSBK facendo meglio di James Toseland. Salvo imprevisti la seconda stagione di Toprak con Yamaha sarà appassionante.

Il potenziale di Honda non conosce limiti…

Dopo 18 anni tornano in veste ufficiale: Honda e HRC stupiscono gran parte del paddock del WorldSBK e dal quarto Round in poi sono dei seri pretendenti al titolo. Alvaro Bautista (Team HRC) ad Aragon in Gara 2 arriva terzo dopo essere stato in testa per molti giri. Sia lui che il compagno di squadra Leon Haslam chiudono il 2020 con 113 punti. Entrambi vengono riconfermati: nel 2021 non sarà così improbabile vederli lottare per la vittoria.

La gomma SCX è un'opzione reale... in alcune occasioni

Nella più straordinaria delle circostanze Michael Ruben Rinaldi (Team GOELEVEN) ad Aragon in Gara 2 porta a casa la sua prima vittoria di sempre. L’italiano batte tutti montando le gomme SCX, una scelta che molto spesso viene fatta per affrontare i dieci giri della Tissot Superpole Race. La settimana precedente Alvaro Bautista proprio con questa gomma sale sul podio mentre Scott Redding (ARUBA.IT Racing – Ducati) non può compiere questa scelta in Catalogna a causa della sua altezza e del peso. Il britannico è quindi svantaggiato nei confronti dei suoi avversari. Le alte temperature nel corso dell’estate europea permettono alla gomma SCX di rendere bene e di avere una grande importanza in termini di lotta per il titolo iridato. Sarà così anche nel 2021?

Il mercato piloti è stato spietato

Nel 2021 Chaz Davies in casa ARUBA.IT Racing – Ducati sarà sostituito da Michael Ruben Rinaldi, nonostante a fine stagione il britannico sia arrivato terzo in classifica a fronte dei tre soli podi conquistati dal riminese. Michael van der Mark guiderà la BMW al posto di Eugene Laverty. Andrea Locatelli occuperà quindi la sella lasciata libera dall’olandese nel team PATA Yamaha. In altre stagioni l’annata di Federico Caricasulo non sarebbe stata così male ma nel 2020 il suo compagno e rookie Garrett Gerloff ha resto vulnerabile l’italiano che verrà sostituito da Kohta Nozane. In casa ORELAC Racing il settimo posto di Max Scheib, miglior pilota Indipendente in occasione della sua terza gara, non è stato sufficiente per guadagnarsi la conferma. Al suo posto nel 2021 arriverà lo spagnolo Isaac Viñales. Nel WorldSBK il mercato piloti è competitivo proprio come le gare che vediamo in pista.

BMW: Tutti i pezzi per fare clic, ma...

Stagione 2020 come un puzzle per BMW; c’erano tutti i pezzi ma la parte più complicata è stata metterli insieme. Il miglior risultato di Tom Sykes è un quinto posto: ciò significa che per la prima volta dal 2010 ha mancato l’appuntamento con il podio nel WorldSBK. Conquista la pole position a Phillip Island. A Magny-Cours c'è anche lui a regalare alla Casa tedesca la prima doppietta di sempre in Superpole. Il grande passo sul bagnato non si traduce però in ottimi risultati in gara: questo è l’aspetto più strano di tutto il Round in terra francese. BMW sta già lavorando per il 2021 provando anche delle nuove ali laterali e sicuramente tornerà sul podio, senza dimenticare che sarà presente anche un team satellite che al momento è stato annunciato ma non ancora confermato.