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I successi di Jonathan Rea a Portimao non sono un caso…

Thursday, 6 August 2020 19:09 GMT

Tanti bei ricordi legano il campione del mondo alla pista portoghese. Il telecronista del WorldSBK Steve English ci spiega il motivo per cui il suo obiettivo è riscattarsi dopo Gara 2 disputata a Jerez.

Domenica 2 novembre 2008 è una data storica nel WorldSBK. Quel giorno per la prima volta infatti il Campionato del Mondo FIM Superbike scende in pista in Algarve. In quella occasione avviene anche il debutto di un pilota che avrebbe riscritto la storia dei record. Jonathan Rea allora era solo un giovane 21enne che però presto avrebbe fatto tanta strada. Dopo tre anni trascorsi nel BSB, aveva già tanta esperienza alle spalle ma decise comunque di iniziare dal WorldSSP per mettere alla prova le sue capacità. In occasione dell’ultimo Round di quella stagione il nordirlandese era fuori dalla lotta per il titolo mondiale e scelse di fare un salto di categoria.

Era un ottimo pilota in Supersport ma l’esperienza acquisita si adattava bene a una moto ancora più grande. Arrivando a quel fine settimana c’erano ben poche aspettative su di lui. Un weekend dove l’obiettivo era imparare più cose possibili prima del vero esordio in programma nel primo Round del 2009. Come nel suo stile, ci ha messo davvero poco per dimostrare tutto il suo valore. Nella sessione inaugurale ha chiuso tra i primi cinque. In Superpole, ha conquistato la prima fila.

Nel corso del 2008 la squadra Ten Kate era consapevole di avere una potenziale stella a sua disposizione. Rea aveva stupito tutti nella classe Supersport e il modo in cui ha appreso tante cose dal suo compagno di box che si sarebbe laureato campione del mondo, ovvero Andrew Pitt, ha messo in mostra l’approccio intelligente alle gare che sarebbe diventato il suo marchio di fabbrica in futuro. Nel corso degli 11 anni successivi Rea sarebbe diventato il pilota più vincente in Portogallo e nella storia del WorldSBK. Durante questo fine settimana in cui è in programma il Round Motul del Portogallo il cinque volte campione del mondo dovrà dimostrare ancora una volta di essere il Re di Portimao.

Scott Redding è stato il migliore a Jerez, ora per Rea e il Kawasaki Racing Team WorldSBK è fondamentale battere un colpo. Le alte temperature sul circuito spagnolo non sono state favorevoli per la ZX-10RR e mentre Rea è riuscito a vincere la Tissot Superpole Race, è stato chiaro che invece avrebbe fatto fatica nelle gare più lunghe.

“Gara 2 è stata la più lunga che io abbia mai corso,” ha detto. “Stavo difendendo la mia posizione ma non correvo come avrei voluto. Abbiamo bisogno di provare a dimenticarla dato che questo fine settimana mi sono sentito bene con la moto e questa pista in passato non è stata la più semplice per noi. In Gara 1 e nella Superpole Race la moto è stata ottima e quindi non voglio che il risultato di Gara 2 offuschi quanto fatto nel corso del weekend. È stato difficile dato che appena inclinavo la moto alla curva 3 e acceleravo verso la 4 la gomma scivolava. Questo mi ha dato fastidio”.

Per Rea la chiave sarà trovare la causa di questo problema. In condizioni abbastanza simili tra un giorno e l’altro è stata una sorpresa vederlo faticare così. Ha dovuto arrendersi anche al potenziale della Ducati Panigale V4 R che senza dubbio in Spagna è stata la moto migliore. Il 33enne nordirlandese sa bene cosa aspettarsi sul lungo rettilineo di Portimao.

“Se potessi schioccare le dita magicamente, avrei 15 cavalli in più”, ha detto. “Sul rettilineo in uscita dall’ultima curva e sul breve dritto opposto, dove utilizziamo solo cinque marce, perdiamo abbastanza tempo. Tra tutte queste curve ci sono dei tratti in accelerazione in cui perdiamo del tempo ma il nostro telaio è ottimo e l’anno scorso abbiamo dimostrato che pur non avendo il motore più veloce, il nostro pacchetto può ancora essere il migliore nell’arco dell’intera stagione”.

Riuscire a trovare un modo per sfruttare al massimo il suo pacchetto sarà fondamentale per Rea. Che sia visto come una sorpresa il fatto che lo scorso fine settimana abbia vinto una gara, terminato secondo in un’altra e concluso al sesto posto Gara 2 è indice dell’ottimo lavoro che ha svolto negli ultimi sei anni. Rea ha innalzato tantissimo il livello e ora viene utilizzato questo metro di giudizio. È così fin dal suo debutto avvenuto nel 2008 e lo sarà ancora per tanto tempo. A Portimao ha vinto nove volte ed è consapevole di quanto sia importante in questo fine settimana incrementare ancora il bottino di successi.

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