C’è davvero un’aria nuova nel WorldSBK…
Thursday, 5 March 2020 14:17 GMT
Il telecronista Steve English analizza quello che è stato uno dei fine settimana più combattuti di sempre nella classe regina delle derivate di serie.
In occasione di molti dei suoi successi Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team WorldSBK) è spesso riuscito a battere i suoi rivali tra cui Tom Sykes, Chaz Davies e Alvaro Bautista. Dopo il Round di Phillip Island Rea riuscirà però a individuare un singolo avversario su cui concentrarsi? È improbabile dato che ci sono stati tre vincitori diversi e ben quattro piloti che hanno conquistato un posto sul podio.
Con cinque scuderie presenti nei primi cinque posti in griglia e sette piloti che nel corso del fine settimana sono stati in testa in gara non è stato affatto facile trovare un solo avversario. Durante la prestagione era chiaro a molti che il Campionato sarebbe stato molto combattuto e Gara 1 lo ha dimostrato.
Arrivando alla prima gara c’erano ben 12 piloti che potrebbero potenzialmente essere in lizza per un successo in questa stagione. Ovviamente alcuni vinceranno e altri no ma nel paddock si respirava tanta fiducia che mancava da molti anni. In questo fine settimana tutte le squadre dei vari costruttori hanno avuto dei buoni motivi per credere che questo possa essere davvero il loro anno.
Sotto i riflettori senza dubbio ci sono Toprak Razgatlioglu (PATA YAMAHA WorldSBK Official Team) e Alex Lowes (Kawasaki Racing Team WorldSBK) che hanno vinto a Phillip Island. Entrambi hanno degli obiettivi chiari, per questo 2020 hanno cambiato squadra e ovviamente ciò per loro è anche fonte di pressione. Toprak ha rifiutato le proposte di Kawasaki e ha deciso invece di passare al Pata Yamaha per diventare per la prima volta un pilota ufficiale che significa anche avere l’obbligo di puntare alla vittoria. Sabato ha spiegato l’importanza nel ripagare con i risultati e con i successi la fiducia di Yamaha nei suoi confronti.
Storia simile anche per Lowes. Dopo il terzo posto dell’anno scorso la sua firma con Kawasaki è stata accolta con scetticismo. Ha però messo subito a tacere tutti i dubbi nel corso del primo fine settimana 2020 andando a vincere Gara 2.
Anche Scott Redding ha dimostrato che sarà un osso duro per tutti in questa stagione. Il pilota Ducati è stato l’unico a salire sul podio in tutte e tre le gare e ha messo in mostra uno stile di guida maturo e intelligente. Michael van der Mark (PATA YAMAHA WorldSBK Official Team) non ha potuto contare su un ottimo bilanciamento della moto a causa di problemi di aderenza ma lascia l’Australia con tre piazzamenti tra i primi cinque.
Nel caso di Rea è chiara la sfida che lo attende; lottare con molti avversari in questa prima fase di stagione. Sappiamo che il cinque volte campione del mondo è in grado di vincere sia partendo davanti che dietro ma resta da vedere cosa è in grado di fare quando avrà contro più avversari e non un solo rivale. Sarà interessante vederlo nell’arco di tutta la stagione.
In casa Yamaha sia Toprak che Michael van der Mark sono andati molto forte in Australia. Loris Baz (Ten Kate Racing Yamaha) è un altro dei piloti verso cui tenere alta l’attenzione. Honda può contare sulla sua nuova Fireblade e sul motore aggressivo soprattutto nelle ultime fasi di gara ma Leon Haslam e Alvaro Bautista saranno presto dei migliori. Ducati sarà competitiva in tutta la stagione con Scott Redding mentre Chaz Davies (ARUBA.IT Racing – Ducati) ha ancora due settimane per riflettere su quanto fatto a Phillip Island. La BMW di Tom Sykes (BMW Motorrad WorldSBK Team) è stata competitiva in Australia e riuscirà a ottenere grandi risultati se sarà in grado di gestire le gomme.
Manca un solo pretendente e si tratta di Alex Lowes (Kawasaki Racing Team WorldSBK) che al momento si trova in testa alla classifica e sa che lo attendono Round più difficili rispetto a quello australiano ma la sua calma e il suo approccio metodico ricordano quello di Rea visto in passato. Lowes verrà battuto da Rea ma potrà vincere di nuovo. Per il nordirlandese oltre alla sfida con gli avversari già citati particolare attenzione andrà riservata alla lotta tutta interna a Kawasaki dato che Lowes si dirige a Jerez con grandi motivazioni.
In Gara 1 abbiamo visto Rea in testa guidando ma avvertendo la pressione. Finora i risultati parlano per lui ma altre volte le cose vanno diversamente.
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