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Scott Redding entrerà a disputare il Campionato del mondo MOTUL FIM Superbike, dopo aver partecipato diverse stagioni in MotoGP™, in 125cc e nel Campionato del mondo Moto2™. Il pilota inglese porterà nel WorldSBK grande personalità e tanta esperienza pur avendo 26 anni infatti, Redding ha già saputo dimostrare il suo talento in diverse categorie in passato.

Pilota fin dalla giovane età, Scott Redding ha iniziato correndo nel Campionato CoolFab Racing prima di iniziare ufficialmente il suo percorso nel paddock della MotoGP™. Da quel momento in poi, l'inglese ha mosso i primi passi nel campionato spagnolo 125cc nel 2006 salendo sul podio nell'ultima gara dell'anno a Jerez. Un anno dopo ha vinto la sua prima gara e ottenuto quattro podi e due pole position aggiudicandosi il secondo posto iridato mancando il titolo per pochi punti rispetto al vincitore Stefan Bradl.

Entrambi passarono poi al paddock della MotoGP™ l'anno successivo partecipando alla categoria cadetta, la 125cc. Impegnato con il Blusens Aprilia, Redding ottenne il quinto e il settimo posto in Qatar e in Spagna ma solo a Donington Park ottenne la sua prima vittoria diventando il vincitore più giovane della storia nel paddock della MotoGP™, battuto poi nel 2018 da Can Oncu a Valencia. Il giovane inglese terminò la sua stagione d'esordio con l'11esima piazza. Nel 2009, Redding è rimato con la stessa squadra ma non riuscì ad ottenere gli stessi risultati terminando 15° nella classifica iridata.

Nel 2010 iniziò la sua avventura in Moto2™ insiema al Marc VDS Suter ottenendo cinque punti nelle prime quattro gare. Il suo miglior risultato arrivò poi a Silverstone dove riuscì a dimostrare tutto il suo potenziale arrivando quarto e poi ad Indianapolis salì per la prima volta sul podio arrivando terzo al traguardo. Redding tornò di nuovo sul podio a Phillip Island e terminò il campionato in ottava posizione. Nel 2011 Redding non salì sul podio ma nel 2012 tornò ancora più competitivo. Cinque podi e il secondo posto di Silverstone come miglior risultato dimostrando.

Fu nel 2013 che Redding partì all'assalto per il titolo. Iniziò la stagione con due secondi posti e una pole position prima di ottenere due vittorie consecutive a Le Mans e al Mugello. Seguirono altri tre podi e di nuovo la vittoria a Silverstone. Fu un infortunio a tenerlo lontano dalla pista di Phillip Island dove Pol Espargaro si aggiudicò il titolo iridato. Redding dovette accontentarsi del secondo posto assoluto.

Poi, l'inglese fece il grande salto in MotoGP™ con il Gresini Honda ottenendo 16 punti in 18 gare e sette piazzamenti nella top 10 e il settimo posto come miglior risultato ottenuto a Losail e a Phillip Island. Quell'anno si classificò 12° in campionato. Nel 2015 passo al Marc VDS Honda e, nonostante le difficoltà iniziali, riuscì a salire sul podio a San Marino, il primo risultato nella top 3 in classe regina.

Nel 2016 accolse poi la sfida Ducati entrando a far parte del team Pramac dove ottenne due piazzamenti nella top 10 nelle prime tre gare. In testa durante il GP d'Olanda, Redding arrivò terzo al traguardo e quarto con condizioni miste al Sachsering. In quella stagione si aggiudicò il 14° posto nella classifica generale. Rimasto un altro anno con la stessa squadra, nel 2017 ottenne quattro piazzamenti nella top 10 e il settimo posto come miglior risultato, mentre il suo compagno di squadra, Danilo Petrucci, era ottavo in classifica e vantava quattro podi. Redding lasciò la squadra a fine stagione per approdare al Gresini Aprilia nel 2018 dove fece i conti con numerose difficoltà e terminò la stagione in 20esima posizione.

Nel 2019, Redding decise di tornare alle origini disputando il Britsh Superbike con il Paul Bird Motorsport Ducati. Correndo su piste a lui sconosciute, Redding è riuscito a mettersi in mostra nella serie. Dopo appena un anno nella categoria, è arrivata per lui l'occasione di passare al WorldSBK nel 2020. Come vivrà questa nuova sfida?

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