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Alvaro Bautista (ARUBA.IT Racing - Ducati) è stato con il mazziere in Olanda durante tutto il Motul Dutch Round del WorldSBK, ma nascondeva un asso nella manica. Gli altri piloti pensavano che lo spagnolo fosse vulnerabile ma quando le chips sono state messe sul tavolo, Bautista ha tirato fuori i suoi assi aggiudicandosi una doppia vittoria.

 

Le condizioni meteo sono state il tema più discusso. Non solo per la neve che ha reso il sabato una lotteria, ma anche per il freddo e il vento che hanno colpito il TT di Assen. La pioggia e il nevischio hanno causato scompiglio per le squadre. Per Ducati si è trattata di una nuova sfida, come ha spiegato Michael Ruben Rinaldi (BARNI Racing Team).

 

“Con questo freddo le gomme non mantengono la giusta temperatura - ha spiegato il romagnolo - Si raffreddano facilmente e non ho grip in curva”. Non è stato l’unico pilota ad accusare questo problema durante le prove del venerdì ma era chiaro che Bautista fosse comunque pronto a battersi. Era con le spalle al muro e doveva trovare una soluzione. Venerdì pomeriggio lo abbiamo visto seduto in pit lane. Aspettando. Aspettava di apportare nuove modifiche al set-up. Stava aspettando che la Ducati trovasse la forma ideale. Al termine delle FP2 aveva fatto dei progressi, tornando allo stesso set-up usato durante i primi tre round dell’anno.

 

Sulla carta, da quel momento in poi, è stato impeccabile. Ha firmato la pole position e vinto entrambe le gare di domenica, confermandosi l’imbattuto per questa prima parte di stagione, ma non è stato così tanto semplice.

 

Bautista è stato fortunato durante la sessione della Superpole aggiudicandosi la prima casella dello schieramento al via. La bandiera rossa è stata esposta quando si trovava al comando della classifica dei tempi. È stato il primo a montare la gomma da qualifica, per questo è stato il più veloce ma non lo è stato abbastanza per ricominciare un ultimo giro.

 

Michael van der Mark (Pata Yamaha WorldSBK Team) ha registrato il secondo miglior crono ma ha ottenuto il risultato con gli pneumatici da gara. Anche Tom Sykes (BMW Motorrad WorldSBK Team) era in ottima forma e ha ottenuto il sesto tempo in qualifica. Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team WorldSBK) aveva appena iniziato il suo giro ma è dovuto scattare dall’ottava casella in entrambe le gare.

 

In un momento difficile, Bautista ha potuto contare sulla fortuna. I suoi rivali avevano una mano forte ma lo spagnolo ha bluffato centrando una doppietta di vittorie. A volte incrociare le dita è tutto ciò di cui si ha bisogno ma a volte sei tu stesso a fare la tua stessa fortuna. Bautista ha beneficiato al massimo della sua buona sorte ottenendo il primo posto in entrambe le gare.

 

Rea aveva troppo lavoro da fare per ridurre il distacco durante la prima gara. Nel pomeriggio le gomme l’avrebbero costretto alla seconda posizione, nella migliore delle ipotesi, invece è riuscito a fare una partenza formidabile andando al comando della corsa dopo appena cinque curve. All’ultimo giro di Gara 2, con Bautista in testa, Rea ha subito l’attacco di van der Mark. Durante la loro battaglia nel corso dell’ultima tornata c’è stato un contatto tra i due alla curva 10.

 

Dopo la gara van der Mark ha detto che cosa stesse pensando: “Quando non puoi vincere devi finire secondo”. È un momento che vale come una vittoria ma perlomeno abbiamo visto che Bautista può essere battuto ed può essere vulnerabile. Con le temperature basse dell’asfalto lo spagnolo ha comunque tenuto alta la guardia e una situazione simile contro i suoi rivali si potrebbe ripresentare nel corso del 2019.

 

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