Punti... in classifica per Laverty a Phillip Island
Dopo essersi infortunato nei test del pre-stagione e dopo aver contemplato la possibilità di tornare a casa per sottoporsi ad un intervento chirurgico, lo scorso fine settimana Eugene Laverty (Aprilia Racing Team) è riuscito a presentarsi sulla griglia di partenza per le prime due gare dell'anno a Phillip Island. Lo sforzo importante messo in piedi dal pilota di passaporto irlandese gli è valso un piazzamento in ottava posizione in gara due. Tutto ciò è stato reso possibile dall'arrivo in Australia del suo fisioterapista di fiducia, Mickey Kerr.
Per Laverty, ovviamente, il round di apertura non è andato secondo piani, anche dopo l'infortunio subito, ma il giovane di Toomebridge sa bene che ogni punto rivestirà un'importanza cruciale nel 2012. "Avrei preferito terminare a punti entrambe le gare. Due ottavi posti avrebbero ripagato lo sforzo," ha commentato Laverty una volta fatto ritorno a casa. "E' stata dura correre in queste condizioni e davvero frustrante l'essermi dovuto arrendere ai problemi tecnici, che mi hanno tolto la possibilità di andare a punti in gara 1. Alla fine abbiamo lottato nelle posizioni che ci competevano, viste le circostanze. La presenza in circuito di Mickey è stata fondamentale. Senza di lui non avrei potuto prendere parte alle gare. Ne è valsa comunque la pena, visti i punti conquistati."
Il dramma vissuto nei test da Laverty può essere riassunto nel fatto che il neo-pilota Aprilia ha dovuto correre in gara con il casco 2011, avendo distrutto i due esemplari di quest'anno che aveva a disposizione. A conclusione del round Laverty ha stilato la sua personale lista di infortuni. "Due traumi importanti alla testa. La caviglia è slogata ma la mano sinistra sembra tutto sommato a posto anche a due giorni di distanza dalle gare. Semplicemente sono acciaccato dalla testa ai piedi, la spalla destra e le dita della mano sinistra mi fanno male. La testa sta migliorando e fortunatamente c'è qualche giorno di pausa prima del prossimo round. Non penso di aver bisogno di un'operazione alla mano fratturata. Qualche anno fa ho avuto un infortunio simile, non mi sono sottoposto ad alcun intervento e questa è risultata la scelta migliore. Non sono un gran fan degli innesti di metallo, a meno che questo non sia assolutamente necessario! E' stata una trasferta frustrante, tutto ciò che poteva andare male è andato male, ma non è stata colpa di nessuno."
Laverty, che ha ben impressionato sin dalla prima uscita in sella alla RSV4, sa che ci sarà bisogno di tempo prima che la mano guarisca del tutto - ma è altrettanto cosciente del fatto che c'è un appuntamento importante anche prima di quello di Imola. "Questa pausa tra Phillip Island e Imola è molto importante, ma c'è un test da effettuare ad Aragón il 18 e 19 marzo prossimi. Spero di essere in forma per l'occasione. Voglio tornare in pista e guidare la moto come so fare. Le gare in Australia sono state innaturali, il non aver potuto spingere sulla parte sinistra del semi-manubrio mi ha dato sensazioni strane in sella".