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Kiyonari rilancia la saga dei piloti giapponesi in SBK®

Monday, 10 December 2018 11:42 GMT

Ingaggiato da HRC per fare squadra con Camier, Ryuichi Kiyonari fa ripartire la lunga tradizione di piloti giapponesi nel paddock del WorldSBK

La stagione 2019 del Campionato Mondiale FIM Superbike vedrà il ritorno a tempo pieno di Ryuichi Kiyonari nel WorldSBK. All’età di 36 anni, il giapponese è uno dei piloti più esperti sulla scena. Kiyonari ha recentemente corso nella categoria JSB1000 nel Campionato All-Japan Road Race, ma l’anno prossimo prenderà parte al progetto di HRC, che torna in maniera ufficiale nelle derivate di serie. 

Kiyonari ha più di 20 anni di esperienza nelle corse e presenze sia in MotoGP™ sia nel WorldSBK, oltre ai campionati nazionali. Inoltre ha vinto quattro volte l’iconica gara delle 8 Ore di Suzuka, non sorprende sapere che la Casa Alata abbia riposto fiducia nella star giapponese per migliorare la CBR1000RR e renderla nuovamente vincente. 

Con il suo ritorno nel WorldSBK, Kiyonari rilancerà la lunga tradizione di piloti giapponesi nella classe principale delle derivate di serie, interrotta negli ultimi anni. Kiyonari torna a tempo pieno nel paddock della SBK® dopo 10 anni, ha debuttato infatti nel 2008. Nel 2009 ha ottenuto tre vittorie e ha contribuito a portare a 62 i successi dei rappresentanti del Sol Levante dall’inizio della serie. 

La maggior parte di queste vittorie portano la firma di Noriyuki Haga, che è ancora considerato il più grande pilota giapponese della storia della SBK®. Nelle 10 stagioni disputate tra il 1998 ed il 2009, Haga ha conquistato 43 vittorie e ha lottato per le prime posizioni nell’era di Colin Edwards, Troy Bayliss, Troy Corser e James Toseland. Secondo in classifica nel 2000, nel 2007 e nel 2009, Haga ha perso il mondiale per pochissimi punti. 

Questo è ciò che ancora manca nella storia del motociclismo nipponico, che ha visto competere nel campionato alcuni dei rappresentanti più illustri tra i 114 piloti che hanno preso parte alle gare dal 1988. Come Kiyonari, anche altri asiatici hanno corso sia in MotoGP sia nel WorldSBK. Il primo è stato Takuma Aoki, che ha vinto nel 1996. Ricordiamo anche Makoto Tamada, Akira Kagayama e l’indimenticabile Norick Abe, che ha corso in SBK® nel 2005 e nel 2006, prima di chiudere la propria carriera in MotoGP™, dove ha mancato la vittoria. 

Sicuramente, tra le nuove generazioni di giovani talenti giapponesi emergerà il campione del mondo del World Superbike del futuro, un traguardo che ancora manca al paese del Sol Levante, ma che domina le scene in questi ultimi decenni con grandi marchi come Kawasaki, Honda e Yamaha. 

Nel frattempo, il Giappone vanta un altro record: il più giovane pilota della storia del campionato (ed il più giovane di sempre ad essere salito sul podio) è Yuichi Takeda, vincitore di Gara 1 a Sugo nel 1996, all’età di 18 anni, 8 mesi e 27 giorni.

La storia nipponica continuerà ad essere scritta con il ritorno di Kiyonari, che è pronto a scendere in pista per disputare il Campionato Mondiale FIM Superbike per la seconda volta in carriera. 

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