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Cinque costruttori a caccia del titolo nel 2019

Wednesday, 20 February 2019 11:00 GMT

La conquista del primo posto al termine della stagione è l’obiettivo di tutti i piloti e dei costruttori

Quest’anno ci saranno cinque team ufficiali a battersi sulle piste di 11 paesi, nei cinque continenti per un totale di 39 incredibili gare, in cui si sfideranno i migliori piloti del Campionato mondiale MOTUL FIM Superbike.

 

Il Kawasaki Racing Team metterà in pista una versione aggiornata della ZX-10RR per il quattro volte iridato Jonathan Rea e per il vice campione del 2010 Leon Haslam che farà il suo ritorno nel paddock della WorldSBK. È dal 2012 che la Kawasaki si qualifica in prima o in seconda posizione del campionato costruttori e in questi anni ha vinto cinque titoli piloti. Aaron Slight, Scott Russell e Akira Yanagawa sono alcuni dei nomi illustri che hanno portato la moto della casa giapponese in testa al campionato ma negli ultimi anni è toccato a Jonathan Rea e a Tom Sykes tenere alto il nome della Kawasaki. 

 

Ducati ha investito le sue energie nello sviluppo di una tecnologia all’avanguardia per dar vita alla nuova Panigale V4 R, moto con cui la casa di Borgo Panigale aspira alla conquista del titolo. Il modello precedente, la Panigale R, ha ottenuto 28 vittorie nel WorldSBK in quattro stagioni senza però raggiungere il titolo che è diventato l’obiettivo primario della casa italiana per il 2019. L’introduzione della nuova moto lancia un messaggio importante da parte di Ducati, con questo nuovo progetto il costruttore bolognese non si accontenterà di vincere qualche gara, dopo sette anni dall’ultimo titolo vorrà tornare ad essere il vincitore della categoria. Chaz Davies e Alvaro Bautista riusciranno nell’impresa in cui brillarono nomi celebri come Fogarty, Polen, Bayliss o Checa?

 

Il Pata Yamaha WorldSBK ha passato i primi tre anni nella classe regina lavorando allo sviluppo della moto e ora anche la YZF R1 è pronta per rincorrere il titolo. La casa giapponese ha fornito e continuerà a fornire il massimo appoggio al team ufficiale per tornare ad essere i vincitori della classe regina. Michael van der Mark e Alex Lowes hanno ottenuto alcune vittorie nel 2018, le prime per il costruttore giapponese dai tempi di Marco Melandri nel 2011. Durante la scorsa stagione la squadra ha dimostrato di avere il potenziale per mettere in difficoltà la Kawasaki imponendosi con il primo posto a Donington Park e a Brno. Giunto alla quarta stagione in Yamaha, Alex Lowes è diventato forte abbastanza per sfidare Rea e non sarà da meno l’olandese van der Mark che spera di migliorarsi ancora dopo il terzo posto in campionato dello scorso anno. 

 

Il BMW Motorrad WorldSBK Team gode dell’appoggio della casa tedesca e schiererà in pista la nuova S1000-RR, una per il campione del mondo del 2013, Tom Sykes, e l’altra per il campione europeo del FIM Superstock 1000 Markus Reiterberger che farà quest’anno il suo ritorno in classe regina. La BMW ha dimostrato in poco tempo di poter seriamente competere per la corona. Se riuscisse ad aggiudicarsi il titolo diventerebbe il primo fabbricante tedesco a vincere il mondiale nel WorldSBK. Uno degli anni migliori per la BMW è stato il 2012 quando Marco Melandri ottenne sei vittorie e il terzo posto in classifica al termine della stagione. L’anno successivo la BMW confermò Melandri e con lui arrivò Chaz Davies. I due piloti ottennero tre vittorie ciascuno, il gallese firmò una straordinaria doppietta ad Aragon, pista amica della casa tedesca. Dal 2014 la BMW è stata rappresentata da team privati come Althea BMW ottenendo ottimi risultati. Ora la casa tedesca vuole tornare in prima fila e vincere una gara dopo più di dieci anni.

 

Anche la Honda ha fatto uno sforzo importante tornando ad avere la sua squadra ufficiale. Nel 2019 il team in WorldSBK avrà tutto l’appoggio della casa madre, una cosa che non succedeva dal 2002 quando la Honda vinse il titolo piloti con Colin Edwards. L’atteso ritorno della CBR1000RR ufficiale significa che il costruttore giapponese vorrà tornare sul gradino più alto del podio dopo l’ultimo successo ottenuto in Gara 2 a Sepang nel 2016 con Nicky Hayden. 

 

Con Leon Camier alla sua seconda stagione sulla Fireblade SP2 e Ryuichi Kiyonari al suo ritorno nella scena mondiale, Honda ha investito molte forze per essere di nuovo una delle protagoniste del WorldSBK. La scuderia ha preparato la stagione a porte chiuse e anche se il progetto è ancora in fase di sviluppo, gli uomini del Moriwaki Althea Honda Team sperano di consolidare ottimi risultati nel corso di questa stagione.

 

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