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L’amore di un fotografo per la SBK®: Graeme Brown

Monday, 13 August 2018 09:00 GMT

I professionisti che seguono il Campionato mostrano una foto speciale presa dal loro archivio 

Il fotografo: Graeme Brown

“Mio padre aveva un amico che era proprietario di una concessionaria Opel e questa sponsorizzava un team nel rally. Ricordo che quando avevo cinque o sei anni, avevo delle foto di me nella macchina da rally. Così è nata la mia passione per il motorsport”, spiega Graeme Brown. L’interesse per la fotografia è subentrato più tardi, in adolescenza, quando era il “guerriero del weekend” e si divideva tra i rally ed i circuiti. Da lì ha mosso i primi passi come professionista, lavorando per Castrol Honda UK, tra gli altri, che lo ha introdotto nel campionato WorldSBK, competizione che segue a tempo pieno dal 2001. Mentre stabiliva un solido rapporto lavorativo con la Casa alata, Brown ha lavorato anche per altri marchi, compresi Yamaha e Kawasaki. “Ogni lavoro ha i suoi alti e bassi, ci sono giorni in cui non ci si diverte. Ma bisogna ricordare che si viaggia in tutto il mondo scattando foto alle moto da corsa. Non ci sono molti lavori migliori di questo!”.

La foto: Venerdì, Monza. Parabolica, angolo zenit

“La foto che voglio mettere in risalto è stata scattata alla Parabolica di Monza. Risale al 2000 e si vede Aaron Slight che all’epoca correva con la Castrol Honda. C’è una sorta di tribuna sopra il tracciato, è completamente unica, non c’è da nessun’altra parte o in nessun altro circuito. Da lì si può guardare in basso e si vedono le moto che gli passano proprio sotto. Mi piace la foto per via dell’ubicazione e per la posizione, ma anche perché la luce del sole crea un forte effetto di luci e ombre, che si ha la mattina presto del venerdì, durante la prima sessione di prove libere. Ogni volta che il campionato WorldSBK ha corso a Monza, il venerdì mattina andavo a ricreare questa foto con un nuovo gruppo di piloti. Se si guarda al mio archivio di ogni anno, si può trovare la stessa foto fino al 2013, ultimo anno in cui si è gareggiato qui. Negli ultimi anni hanno dipinto i cordoli di rosso, bianco e verde, quindi si ha anche il tricolore che ricorda di essere in Italia, a Monza. Come detto, è un posto unico e non si può scattare una foto del genere in altri posti. Ci sono circuiti dove si va e si scatta la stessa foto ogni anno, ogni weekend. Ma questa era sempre la prima che facevo quando arrivavo a Monza. Il venerdì mattina sapevo esattamente dove andare e cosa avrei dovuto fare”.