Notizie

Savadori, Tamburini e quel punto che può fare la differenza

Thursday, 24 September 2015 07:00 GMT

I 25 punti di vantaggio non bastano al leader per essere matematicamente vincitore del titolo.

Nonostante una situazione di classifica che parrebbe già decisa, il titolo della Coppa FIM Superstock 1000 Cup si deciderà tra due weekend a Magny-Cours, in quello che sarà l’epilogo stagionale per la categoria. I 25 punti di vantaggio, frutto del terzo posto in gara, non bastano infatti a Lorenzo Savadori per aggiudicarsi quel titolo che perse all’ultimo giro, un anno fa, proprio sulla pista francese. In teoria infatti, se Roberto Tamburini (MotoxRacing BMW) dovesse vincere la gara e l’attuale capo classifica non concludesse la corsa o finisse fuori dai primi 15, i due sarebbero appaiati quanto a punti ma sarebbe proprio il riminese a vincere, non per maggior numero di successi, secondi o terzi posti, ma per essere stato l’ultimo vincitore di gara in ordine di tempo.

In un’incredibile potenziale situazione di equilibrio, Savadori dovrà nuovamente sfidare i fantasmi del passato anche se, dopo la gara chiusa al terzo posto a Jerez, si è detto felice della propria performance, ottenuta nonostante un infortunio abbastanza limitante:

“È stato un weekend difficile per me” ha ammesso Savadori a caldo dopo la gara, “anche perché non sono venuto qui a provare, a differenza degli altri, in quanto mi sono fratturato un dito della mano mentre mi allenavo in bicicletta, a causa di un automobilista che mi ha toccato. È stata dura riuscire a terminare la corsa visto il dolore alla mano, soprattutto gli ultimi giri sono stati difficili. Sono contento perché abbiamo faticato nel weekend. In gara sono partito bene e ho recuperato diverse posizioni, poi ho perso tempo con Fabio (Massei) e quando l’ho passato Raffaele (De Rosa) era ormai troppo lontano. Avevamo bisogno di questo risultato e sono felice, ora ci aspetta Magny-Cours”.

Tamburini, dal canto suo, ha fatto tutto ciò che doveva: ha preso il comando delle operazioni dalla pole e non si è più guardato indietro. Sul conto dell’ex pilota Supersport pesa, ovviamente, lo zero incolpevole di Assen.

“È stata una gara tosta” ha commentato Tamburini, “ma avevo un buon passo e pian piano ho sempre preso più margine. Quando ho visto che ero saldamente in testa ho amministrato il vantaggio fino alla bandiera a scacchi. Ora andiamo a Magny-Cours per cercare di vincere e poi vedere come andranno le cose. Certo, Lorenzo ha una gara di vantaggio rispetto a noi e quindi sarà durissima, ma finché c’è anche la minima certezza matematica tutto è possibile”.

Cosa riserverà il finale di stagione della Coppa FIM Superstock 1000? Lo scopriremo soltanto domenica 4 ottobre.