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Salom torna in sella dopo la caduta in Australia

Saturday, 28 February 2015 12:20 GMT

Ancora dolorante, lo spagnolo torna in azione.

Dopo meno di una settimana dal brutto volo nella seconda sessione della Tissot-Superpole di Phillip Island, David Salom, pilota del Team Pedercini, è tornato in sella in Spagna. Giovedì e venerdì scorso, infatti, il pilota maiorchino è sceso in pista a Calafat per testare le sue condizioni fisiche, così come ha raccontato a WorldSBK.com

“Abbiamo fatto questo test per vedere che non ci fossero conseguenze alla guida”, ha spiegato Salom. “Non ci sarà bisogno di alcun intervento chirurgico. Sì, ovviamente il dolore è notevole in tutto il corpo, ma comunque sono riuscito a scendere in pista sia giovedì che venerdì.

“Riguardo all’infortunio al dito, non so dire se sia frutto della caduta o di un evento precedente, perché mi è già successo in passato di fratturarmelo. La cosa più importante è che però mi senta bene e che non debba ricorrere ad alcuna operazione. In sella mi sento bene, anche se c’è da recuperare ancora qualcosa, ma l’obiettivo è quello di presentarsi in Tailandia al 100%”.

Salom ha poi ripercorso gli eventi successivi alla caduta.

“Sono stato dimesso dall’ospedale alle tre della mattina, ho dormito nella casa che avevamo a fianco del circuito e per le 8 ero di nuovo al tracciato per ulteriori accertamenti, visto che volevo scendere in pista per il warm up. Putroppo non è stato possibile ed ho dovuto accettare la decisione del Direttore Medico perché, alla fine, ciò che più conta è la salute. Se fossi sceso in pista, fossi caduto e avessi preso un’altra botta alla testa, le conseguenze avrebbero potuto essere ben peggiori.”

“Nonostante la caduta, devo ammettere che ho lasciato l’Australia con delle buone sensazioni”, ha aggiunto Salom. Guardando le gare, ho notato che il passo tenuto da alcuni piloti era in linea con quello da me mostrato in prova. Non l’ho mai detto in passato, ma credo che sarei potuto rimanere tra i primi cinque, se non lottare per il podio. Quindi perché ciò non potrebbe succedere in Tailandia? È un circuito nuovo per tutti…”

La risposta alle domande di Salom arriverà domenica 22 marzo, quando il Campionato Mondiale eni FIM Superbike vedrà le sue prime due gare della storia al Chang International Circuit in Tailandia.