Zambenedetti (Ducati) conferma nuove parti nella sospensione posteriore e commenta le velocità di punta di BMW e Honda
Novità da provare per la Casa bolognese che vuole proseguire sulla scia dell’ottimo avvio di stagione
La due giorni di test privati riservata al Campionato del Mondo MOTUL FIM Superbike in corso al Circuit de Barcelona-Catalunya rappresenta un’ulteriore occasione per team e piloti di compiere delle prove in vista della ripresa del Campionato prevista in aprile al TT Circuit Assen con Ducati che a questo test ha portato degli upgrade per continuare al meglio la sua stagione. Nel corso del test il Coordinatore Tecnico di Ducati Corse Marco Zambenedetti ha spiegato il lavoro del team ufficiale Ducati sul circuito spagnolo.
La Panigale V4 R ha vinto cinque delle prime sei gare di questo 2023. Ducati punta a conservare il titolo mondiale piloti, per Team e Costruttori vinti nel 2022 da Alvaro Bautista (Aruba.it Racing – Ducati) e dal suo compagno di box Michael Ruben Rinaldi. Per il 2023 Ducati ha introdotto un nuovo modello di Panigale V4 R che ha conquistato cinque successi su sei e che insieme a Bautista è in testa alla classifica.
Ducati in Spagna ha introdotto delle nuove componenti, come spiegato da Zambenedetti: “Alcune di queste parti nuove sono concentrate nella sospensione posteriore con l’obiettivo di acquisire maggiore grip e migliore stabilità. Oltre a questo abbiamo degli sviluppi all’anteriore per cercare di entrare più forte in curva. Dobbiamo fare dei test con entrambi i piloti per capire semplicemente quale direzione intraprendere per lo sviluppo”.
Zambenedetti ha parlato anche del programma di lavoro di Ducati nella due giorni di test al Circuit de Barcelona-Catalunya: “Durante questo test ci piacerebbe prepararci al Round in programma qui. Proveremo delle nuove gomme Pirelli all’anteriore e al posteriore e che potrebbero essere un qualcosa di interessante per la Superpole Race. Siamo piuttosto contenti di come la nuova moto ha iniziato la stagione. Ovviamente dobbiamo continuare a fare dei test per capire più in profondità la configurazione della nuova moto per raggiungere il miglior risultato possibile. Ci sono delle differenze e dobbiamo guadagnare il più possibile, specialmente perché altri concorrenti stanno ancora lavorando. Per esempio, guardando al motore o alla velocità di punta, vediamo che ovviamente BMW e Honda sono abbastanza veloci e a volte anche più di noi. Per questo motivo dobbiamo continuare a spingere in tutti gli aspetti con i nostri fornitori tecnici e tutto lo staff interno di sviluppo”.
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