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Bayliss: "Mi sono sentito normale una volta arrivato in top ten…"

Wednesday, 1 June 2022 10:28 GMT

Il rookie australiano grazie al sesto posto in Gara 2 all’Estoril ha centrato il suo primo obiettivo

Il Circuito Estoril ha segnato un punto importante per Oli Bayliss (BARNI Spark Racing Team) che per la prima volta nel Campionato del Mondo FIM Supersport ha lottato con il gruppo di testa arrivando a un solo secondo da quello che sarebbe stato il suo primo podio. Gara 2 è andata in scena in condizioni complicate ma grazie all’esperienza acquisita nella sua Australia è riuscito a centrare una top ten e ora ci spiega dove ancora può migliorare come pilota.

In Gara 2 all’Estoril Bayliss è stato il miglior pilota Ducati e l’unico ad andare a punti. Una gara che si è disputata con un po’ di pioggia ma non a sufficienza per costringere team e piloti a cambiare le gomme Pirelli passando a quelle da bagnato o alle intermedie.

“Ho visto delle gocce di pioggia, in Australia ci sono un paio di piste in cui questa situazione capita tante volte, ovvero piove ma la pista non è proprio bagnata. Dopo un paio di giri avevo un po’ di pioggia sulla visiera ma la pista non ha perso il grip e abbiamo continuato a spingere”.

“Sono partito piuttosto bene e penso che il gruppo di testa avesse sei secondi o quattro nei miei confronti. Uscendo da curva 7 li vedevo e mi rendevo conto che piano piano li stavo raggiungendo. Se possiamo spingere per conquistare un bel risultato ovviamente non ci tiriamo indietro. Mi sono reso conto che li stavo riprendendo. Li ho raggiunti e poi ho pensato che fosse necessario stare un attimo calmi ma tutti hanno iniziato a lottare con tutti. Mi sono un po’ agitato dato che era la prima volta in cui avevo quattro piloti all’interno nella stessa curva! È bello e so su cosa devo lavorare per il prossimo Round e il team sa su cosa deve lavorare per la prossima gara”.

In Gara 2 per la prima volta il giovane australiano ha lottato con il gruppo di testa che a un certo punto era formato da ben 11 piloti. Bayliss ha quindi potuto lottare per un posto sul podio, poi sfumato per un solo secondo.

In merito a questo aspetto ha detto: “Onestamente una volta lì ho avuto delle sensazioni normali. Speriamo di poter continuare così. È stata una bella sfida – penso con sette piloti – o qualcosa del genere. È stato proprio bello e mi è stato di grande aiuto per capire cosa posso migliorare e dove mi sento un po’ più forte rispetto agli avversari. Tutti hanno dei punti di forza. Tutti li usano a loro vantaggio. Per quanto mi riguarda penso semplicemente – nello stesso punto – di aver faticato nell’aprire il gas. Penso di aver dovuto attendere un po’ di più e di aver fatto fatica in termini di grip al primo colpo di accelerazione”.

Bayliss finora ha sempre dovuto recuperare tante posizioni dal momento che nei tre Round andati in archivio in Tissot Superpole ha realizzato il 26°, 19° e 17° tempo. Ecco dunque che per il giovane australiano la qualifica rappresenta ancora una sfida. Ora ci si sposta a Misano dove ha svolto un test prestagione e quindi questo potrebbe essergli di aiuto in quanto conosce già la pista romagnola.

Bayliss ha detto: “In sostanza ogni pista su cui andiamo a correre per noi rappresenta una novità. Il venerdì abbiamo due sessioni e poi il nostro terzo turno in pista è la Superpole. Proviamo a non correre troppo dato che non possiamo proprio permetterci di cadere o di danneggiare la moto nelle Prove Libere che invece utilizziamo per imparare la pista e per provare ad acquisire un bel feeling in sella alla moto per poi spingere davvero quando arriva il momento della Superpole. Ogni volta che passa, il feeling con la moto migliora sempre di più e inoltre inizio anche a imparare le piste più velocemente. Speriamo di continuare così”.

“Il setting all’Estoril era buono. La prima volta che ci abbiamo girato abbiamo realizzato un tempo sul giro non male. Sono sicuro che avremo un bel setting anche nel prossimo weekend in programma a Misano, conosco la pista e speriamo di essere veloci un po’ più alla svelta e quanto meno di essere più vicini a quelli davanti dato che mi resta difficile partire da piuttosto indietro. Sarebbe meglio partire un po’ più avanti”.

 

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