Notizie

Tech talk: i progressi della BMW ad Aragon e ad Assen

Wednesday, 24 April 2019 11:00 GMT

La casa tedesca ha ottimizzato il lavoro svolto sulla S1000 RR dopo i primi due round della stagione iniziando così ad ottenere risultati interessanti

Nel primo appuntamento del Campionato del mondo MOTUL FIM Superbike 2019, a Phillip Tom Sykes e Markus Reiterberger (BMW Motorrad WorldSBK Team) si piazzarono quasi al fondo della Top Speed Chart (la classifica delle velocità di punta) seguiti solo dalle due  Fireblade  private. Nell’insieme, il risultato generale fu piuttosto soddisfacente visto che l'inglese arrivò settimo al traguardo, riuscendo addirittura ad essere il più veloce in alcuni settori, mentre il suo compagno di box arrivò 13° lasciando ben intenso di aver un ampio margine di miglioramento.
 
Nulla è stato lasciato al caso per il ritorno della BMW nel WorldsBK. Un aggiornamento del motore arriverà nel corso della stagione, ma nel frattempo gli ingegneri della casa tedesca sono al lavoro per capire come poter far emergere il massimo potenziale dalla loro moto.
 
Shaun Muir, team manager del BMW Motorrad, ha spiegato a WorldSBK.com alcune delle modifiche che sono state apportate alla S1000 RR dopo i primi due appuntamenti dell'anno.
 
“Sapevamo fin dall’inizio che avremmo avuto bisogno di tempo per ottenere certe migliorie nel rendimento - e continua - Allo stesso tempo però, abbiamo approfittato dei vantaggi che ci hanno permesso di fare alcune modifiche possibili, anche se non erano rilevanti nel reale rendimento del motore".
 
"Ci siamo limitati a rispettare le regole per sapere che cosa possiamo aggiungere alla moto. Con l'attuale regolamento, possiamo adattare il telaio e le carene facendole sporgere di 25-30mm in piu' rispetto alla versione di produzione, si tratta di un vantaggio molto marginale però quando cerchi di aggiungere un paio di km/h in più le provi tutte, comprese le prese d’aria, i paramani o il cupolino, per adattarli alla corporatura del pilota”.
 
Dove sono state fatte le modifiche più significative? “Abbiamo trovato due aree chiave: il proteggi-mani di entrambi i lati del manubrio ci hanno dato alcuni vantaggi e l’entrata inferiore della carenatura. Invece di far passare l’aria attraverso il radiatore, siamo riusciti ad adattare queste protezioni che sono distaccate e questo ci ha permesso di avere un'area frontale solida dove l'aria circola lateralmente con facilità”.
 
Il processo aerodinamico è piuttosto complesso e comprende alcune prove in galleria del vento usando manichini con tuta e casco perché siano il più possibile simili ad entrambi i piloti quando sono in moto. Questo processo porta ad una conseguenza diretta: si perde meno tempo facendo prove. "Quando siamo in pista, normalmente abbiamo bisogno di una o due sessioni per capire quale sia la direzione corretta da seguire" ha continuato Mui.
 
Perché questo processo è così veloce? Ricerca, un forte supporto e un pilota esperto: "Abbiamo provato diverse versioni del forcellone prima di montarlo, ma una volta montato i commenti di Tom sono stati eccezionali. La direzione che abbiamo intrapreso insieme a lui ha dato risultati immediati".
 
Il campione del mondo riconosce la bontà di questa nuova esperienza: "È un nuovo inizio! Mi sento molto fortunato di poter essere veloce e allo stesso tempo di poter sviluppare la moto. Senza dubbio ho molta esperienza con diversi costruttori, di lavoro con la moto, con le sospensioni, con gli pneumatici... Sento davvero che questo ci stia aiutando".
 
Però torniamo ai numeri. Sykes ha iniziato il terzo round con 19 punti, il suo compagno di squadra Reiterberger con 14. Dopo due round consecutivi, il  primo si trova a 53 punti (+35) e il tedesco a 35 (+21), con prestazioni notevoli ottenute da entrambi tanto in qualifica come in gara. È una conseguenza diretta di questi miglioramenti o sono stati solo i piloti ad essersi adattati meglio alla S1000 RR ad Aragon e ad Assen?
 
"In Australia, probabilmente siamo stati tra i 15 e i 20 km/h più lenti rispetto ai leader - confessa Mui - Abbiamo notato che con gli aggiustamenti apportati alle carene avremmo potuto ridurre il distacco di 7 o di 8 km/h nel rettilineo. Ad Aragon si è visto che avevamo ancora un deficit ma che si era ridotto considerevolmente".
 
Ascolta tutti i commenti di Muir e di Sykes sulla nuova S1000 RR e segui tutta l’azione in pista con VideoPass WorldSBK.