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Il Kawasaki Racing Team WorldSBK è stato al Circuito de Jerez Angel Nieto per la seconda tornata di test pre-stagionali, gli ultimi dell’anno. Per Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team WorldSBK) sono stati due giorni importanti con la ZX-10RR, mentre il nuovo arrivato Leon Haslam (Kawasaki Racing Team WorldSBK) ha lavorato sulle sensazioni con la moto SBK®.

Rea, autore del miglior crono in 1:38.713, ha focalizzato il lavoro sugli elementi della nuova moto ed il carattere del motore è stata un’area dove si è concentrato con la squadra Provec. Soddisfatto dei due giorni di test in Spagna, ha fatto una simulazione di gara e alcuni run con gomme usate, che gli hanno permesso di comprendere meglio la moto.

Con più di mezzo secondo di vantaggio sugli avversari, Rea afferma: “L’ultimo giorno è stato positivo. Abbiamo messo insieme i pezzi e siamo soddisfatti del lavoro svolto. Come nella prima giornata, abbiamo provato alcune cose diverse sulla moto e nel finale qualcosa di interessante per il bilanciamento. Mi sono sentito a mio agio con le gomme usate, su questo dobbiamo continuare a lavorare per il 2019. Ho fatto anche un run più lungo a metà giornata. In linea di massima abbiamo completato il lavoro che ci eravamo prefissati ed avevo il ritmo nella prima giornata, quindi dobbiamo continuare così”.

Dal’altra parte del box, Leon Haslam (Kawasaki Racing Team WorldSBK) ha molto lavoro da fare, dato che è tornado al paddock del WorldSBK. Il setting di base è la priorità per il britannico, che ha anche lavorato sull’elettronica, che è avanzata moltissimo rispetto all’ultima volta in cui è stato nel paddock, nel 2015.

Ottavo nella classifica dei tempi, Haslam ha 1.053 secondi di ritardo dal compagno di squadra e ha messo insieme più di 100 giri l’ultimo giornata: “Sono molto felice di questi due giorni. Abbiamo lavorato molto bene sul feeling. Non abbiamo fatto molti cambiamenti, senza provare con le gomme morbide. Ogni volta che abbiamo messo gomme nuove non guadagnavamo molto, ma dobbiamo lavorare sul setting e sulla distanza di gara. Ho anche cambiato il mio stile per adattarmi alla moto. Ogni volta che scendo in pista, ogni sessione, ogni giorno, guadagnavo qualche decimo e alla fine sono rimasto soddisfatto del mio passo. Sono riuscito ad essere con Jonathan per qualche giro e vedere come ha cambiato il suo stile per far avanzare la moto. Questo ha aiutato molto”.

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