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Dall'Igna: "Dobbiamo aspettare altre tre o quattro gare prima di tirare delle conclusioni"

Saturday, 16 March 2019 06:03 GMT

Il direttore Generale di Ducati Corse commenta questo momento del campionato e anticipa quelle che sono le sue aspettative sui prossimi round 

Con un occhio sulla MotoGP™ e l’altro sul Campionato del mondo MOTUL FIM Superbike, Gigi Dall’Igna sta ottenendo soddisfazioni da entrambi i fronti. Il direttore generale del Reparto Corse Ducati ha assistito alla tripletta di Alvaro Bautista (Aruba.it Racing – Ducati) a Phillip Island seguita dalla vittoria di Andrea Dovizioso in Qatar la settimana scorsa. 
 
L’ingegnere non è ora in Buriram per il secondo Round del WorldSBK ma seguirà comunque l’azione del Pirelli Thai Round da vicino. Prima della prima gara, Dall’Igna ha condiviso alcuni pensieri con WorldSBK.com:
 
Che cosa vi aspettare dal secondo Round stagionale a Buriram?
È una gara molto difficile. Si svolge in condizioni climatiche estreme e noi non siamo riusciti a fare tanti test in condizioni simili. Sono abbastanza curioso di vedere come va. Avremo a breve (venerdì mattina) una riunione telefonica tecnica con i nostri tecnici al circuito. Non vedo l’ora. Ho già qualche indicazione, ma esattamente non so che cosa aspettarmi.
 
Come sarà il ritorno in Europa. Temete qualcosa dalle piste europee?
Troppo presto per esprimere giudizio. A Phillip Island abbiamo visto un Bautista veramente strepitoso e una moto che gli ha permesso di fare tre gare stupende. Però abbiamo solo un Round e non può fare statistica. Aspettiamo Buriram e direi di aspettare anche qualche gare europea per fare dei ragionamenti sul proseguo del campionato.
 
Perché Alvaro va così forte e Chaz no?
Chaz ha avuto un inverno piuttosto travagliato e questo non gli ha permesso di allenarsi bene, né di prendere confidenza con la moto ma anche di trovare un set up nel con il quale partire e trovare un set up con il quale fare delle belle gare. È solo questione di tempo. In Australia lo abbiamo visto recuperato abbastanza bene dal punto di vista fisico. Con lui ci manca un po’ di tempo in pista per trovare il giusto set up e i giusti equilibri per fare delle belle gare.
 
Si aspetta una risposta tecnica da Kawasaki? E quando?
Kawasaki è la casa da battere e resta la casa da battere. Noi avevamo vinto anche l’anno scorso in Australia le due gare con Melandri, poi il campionato ha preso decisamente un’altra piega. Phillip Island potrebbe essere una gara a sé stante. Aspettiamo tre o quattro gare.
 
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