L’amore di un fotografo per la SBK®: Kel Edge
I professionisti che seguono il Campionato mostrano una foto speciale presa dal loro archivio
Il fotografo: Kel Edge
Kel Edge è l’uomo che c’è sempre stato: si è occupato del Mondiale Superbike dalla sua nascita, non molti possono vantarsi di ciò. Questo veterano professionista ha iniziato a scattare foto di gare di moto nel 1980, nel Campionato del Mondo di Endurance ed in MotoGP: “Ogni anno facevo tutto il campionato endurance, compresa la 8 Ore di Suzuka, e direi anche il 60% dei Gran Premi. Almeno fin quando non è nato il Campionato Mondiale Superbike nel 1988”, afferma Edge. “In quell’anno la prima gara è stata a Donington Park ed io c’ero, fu la prima gara!”.
Da allora, il fotografo britannico ha focalizzato il suo lavoro sul campionato delle derivate di serie: “Mi sono perso solo qualche gara, credo di aver già fatto più di 800 weekend del WorldSBK!”
La foto: Fogarty acclamato a Brands Hatch
“Forse non è la foto in azione migliore del mondo, ma è speciale”, spiega Edge parlando dell’immagine scelta per questa rubrica. “Carl Fogarty era il campione del mondo in carica, aveva vinto il titolo l’anno precedente, nel 1994. A Brands Hatch c’era moltissima gente che veniva a vederlo correre. Quella domenica in particolare c’erano più di 125 mila spettatori al circuito. Alle 7:30 stavano già facendo la fila per entrare e sapevamo che sarebbe stato un giorno speciale. Ho scattato le solite foto in griglia di partenza e poi ho camminato fino alla prima curva. Ho fatto vari scatti mentre arrivavano sul rettilineo. Mi aspettavo che Fogarty vincesse la gara, che salutasse o facesse qualcosa di speciale per i fan nella prima curva dopo la bandiera a scacchi”.
“Ho cambiato posizione nel caso facesse qualche gesto per il pubblico. Probabilmente sono stato l’unico fotografo ad essersi messo in quel punto, dopo la linea del traguardo, e mi sono preparato. Carl ha vinto e quando è passato alla prima curva, che era la Paddock Bend, ha alzato la mano salutando i fan. La foto è speciale non solo perché ha vinto, ma anche perché si vede il suo numero uno sulla schiena; ha un dito sollevato che simboleggia il trionfo e sullo sfondo della foto si vede una moltitudine di fan che saluta il proprio pilota”.
