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Chiedi all’esperto: i tre lati positivi del rinnovo di van der Mark e Lowes con Yamaha secondo Hodgson

Tuesday, 24 July 2018 08:19 GMT

Il campione 2003 del WorldSBK dà la sua opinione sulla notizia del 2019

Dopo l’annuncio della settimana scorsa in cui si ufficializzava il rinnovo con Yamaha di Michael van der Mark e Alex Lowes anche per l’anno prossimo, Neil Hodgson ha incontrato WorldSBK.com per spiegare perché crede che sia una manovra intelligente da parte del marchio giapponese.

Entrambi i piloti hanno conquistato la loro prima vittoria quest’anno ed il team Pata Yamaha Official WorldSBK continua a migliorare, trasformando la YZF-R1 in una moto vincente. Ma l’obiettivo per la prossima stagione per i due alfieri è di lottare per il campionato. Di seguito Hodgson commenta la notizia e le loro opportunità:

1.L’età è dalla loro parte

“Sono veramente i migliori giovani talenti in questo campionato” inizia Hodgson. “Stanno facendo grandi progressi e, anche se non sono giovanissimi, in termini di SBK non sono ancora tra i più anziani”.

Comunque, nota anche che essere giovani non è fondamentale nel WorldSBK. Il campione del mondo in carica Jonathan Rea (Kawasaki Racing team WorldSBK) aveva 28 anni quando ha conquistato il primo titolo e continua a vincere anche a 31 anni. “L’età non è un grande ostacolo come in MotoGP™, dove sembra essere più importante. Qui non conta molto”. Potrebbero avere molti anni di vittorie davanti a loro.

2.Sana rivalità

Notando l’importanza della battaglia tra compagni di squadra, Hodgson aggiunge: “Hanno una sana rivalità. Non si arrabbiano e non sono nello stesso team da molto tempo, ma è una rivalità forte e questo è buono”.

“Non bisogna essere il miglior compagno o il peggior nemico del proprio vicino di box, ma si può trovare un equilibrio e penso lo abbiano trovato. C’è rispetto reciproco e credo che sia un valore aggiunto”. Questa rivalità può essere usata come una motivazione in più per ogni pilota e sicuramente darà un’ulteriore spinta per il 2019.

3.Il feedback che danno

Entrambi continuano a sviluppare la YZF-R1 ed il feedback è fondamentale, come spiega Hodgson: “Il loro feedback sulla moto è costante anche tra di loro, per questo credo che il team abbia continuato a progredire in questo modo”.

“Tutti e due chiedono le stesse cose su una base regolare. Questo rende più facile il lavoro della squadra e avendo indicazioni simili, Yamaha può andare in un’unica direzione.”

Guardando verso il 2019…

Ma sicuramente c’è ancora del lavoro da fare per lottare per il titolo. Hodgson spiega un piccolo cambiamento che deve essere fatto per questa possibilità: “Essere un team costante per un altro anno è ottimo, ma quello che serve è una moto che lotti e che sia sul podio ogni weekend. Al momento ancora non ci sono”.

“Come si può vedere, in alcuni fine settimana ci sono, in altri no. Ad Imola per esempio sono stati digiuni. Poi hanno ridotto il gap a Laguna Seca ed è una buona cosa, ma anche così, guardando la gara, non erano sufficientemente vicini per poter lottare per la vittoria”.

Ma un buon rapporto tra i due, la comprensione della moto e un team solido alle spalle li motiverà e potremo vedere cosa faranno nel 2019. Puoi seguire tutta quest’azione e le ultime gare del 2018 con il WorldSBK VideoPass.