Notizie

Camier si prepara a tornare a Donington Park

Tuesday, 22 May 2018 14:51 GMT

L’idolo di casa spera che il fisico superi il test sul circuito inglese

La star britannica Leon Camier (Red Bull Honda World Superbike Team) si prepara per un grande weekend, diretto al round inglese Prosecco DOC mentre continua a recuperare dall’infortunio procurato a MotorLand Aragon. Sta imparando che la pazienza è la virtù dei forti.

Tornato in pista ad Imola due settimane fa, Camier si è reso conto di non essere ancora al 100% e ha scelto di non andare avanti dopo essere salito in moto il venerdì. Ora si dirige verso Donington Park con la speranza che il suo fisico abbia fatto qualche progresso nel recupero, così potrà regalare spettacolo al suo pubblico.

“È un infortunio insidioso, perché mi sento meglio nelle cose della quotidianità, ma il dolore ancora c’è”, afferma il 31enne. “Pian piano va meglio, è complicato perché mi aspettavo che il recupero fosse più rapido dopo l’esperienza di altri infortuni. Ma mi è stato detto che può durare mesi prima che finisca e, fino a che non salirò in moto non saprò realmente come starò”.

È questione di pazienza, una qualità che i piloti non sempre hanno, Camier ha provato vari metodi per tornare pienamente in forma. “Con altri infortuni si può spingere e forzare il recupero per renderlo più veloce. Ma con questo tipo di infortunio ho provato ogni trattamento possibile; ho usato la macchina per la terapia indiba, la magnetoterapia e ho anche fatto la fisioterapia. Ho fatto il possibile, ma comunque c’è bisogno di tempo”.

Per quanto riguarda il weekend a Donington Park, Camier è felice di provare nuovamente a salire in moto, ma sa che non potrà spingersi troppo oltre il limite. “Proverò a correre di nuovo e vedrò cosa succede, ma fino a che non salgo sulla moto non posso saperlo con certezza. Ad Imola erano passate quattro settimane dell’incidente ed ho provato a correre, ma a Donington ne saranno ormai trascorse sei e resta comunque presto”.

“Ho preso qualche giorno di riposo dopo Imola”, continua Camier. “Avevo più dolore ai muscoli per via della guida, ero più sofferente di prima! Quindi mi sono preso un po’ di giorni di riposo, sono tornato in Andorra, mi sono allenato e ho fatto muovere il corpo nuovamente. Quando è abbastanza difficile per il corpo, non riesci a dormire, provi dolore, non puoi girarti, non puoi fare nulla”.

Arrivare ad Imola pronto a correre, salire in moto e poi non gareggiare più è complicato per chiunque e per il pilota Honda non è stato diverso: “Sono arrivato lì e non sapevo se mi avrebbero fatto correre. Poi quando ho provato, non avevo il controllo, quindi sono caduto nuovamente perché non riuscivo a guidare come si deve. Abbiamo provato a fare un run più lungo nella seconda sessione per vedere come mi sentivo. Ma avevo molto dolore già dalla prima sessione, il mio corpo era rigido ed è andata ancora peggio nella seconda sessione. Quando avevo bisogno di provare a spingere di più non ci riuscivo, così abbiamo deciso di non andare avanti”.

Nonostante il dolore che sta provando, Camier spera di non ripetere a Donington quanto successo ad Imola, visto che il suo obiettivo è quello di scendere in pista davanti al suo pubblico, ma capisce che deve andarci piano. “Impegnarsi per tutto il weekend è più difficile, specialmente il sabato, che è una giornata pienissima. Quello che mi preoccupa di più di questo weekend è se il mio corpo resta rigido e può peggiorare durante il weekend. Quindi faremo un piano di lavoro e cercheremo di capire cosa è meglio per il mio corpo”.  

“Non vedo l’ora di correre davanti al mio pubblico, ci proverò, sarà una pressione aggiunta. Se non riesco a guidare bene sarò solamente un pericolo per me e per altri piloti. È inutile correre per la 15ª posizione, cadere ed eventualmente peggiorare la situazione anche in vista delle gare successive. Ma saltare un weekend di gare non è una decisione facile da prendere”.

Comunque, anche quando è in circuito, sarà sempre a disposizione del team: “Guardo la sessione dalla strada di servizio quando non guido. Ho iniziato a farlo venerdì ad Imola e ho potuto vedere come lavora la moto in confronto ad altre. Vedevo le linee che prendevano Jake e Jason, ho provato a capire cosa stessero provando a fare. Da fuori vedevo molte cose, ma ovviamente preferisco stare in moto!”.

Resta aggiornato sui progressi di Camier, che arriva al round inglese Prosecco DOC questo weekend, tutto con il WorldSBK VideoPass