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Hayden: "Siamo molto felici di poter guidare la nuova moto"

Wednesday, 25 January 2017 10:16 GMT

Il Kentucky Kid spiega le prime impressioni della Fireblade

Questa settimana Nicky Hayden (Honda World Superbike Team) ha potuto mettere le mani, per la prima volta, sulla Honda CBR1000RR SP2 a Jerez. Dopo la grande attesa l’americano ha potuto provare la nuova Fireblade, avendo così il primo assaggio della stagione 2017. L’americano ha parlato con il WorldSBK.com sulle sensazioni iniziali in sella alla sua nuova bestia, su come sta procedendo il suo recupero fisico e sul test di Jerez.
 
Com’è andato il primo giorno sulla nuova Fireblade? 
“Siamo felici di poter guidare la nuova moto e iniziare a lavorare. Non è mai facile il primo giorno con una moto completamente nuova. Bisogna girare molto e controllare che tutto sia funzionante, e questo è quello che abbiamo fatto nella maggior parte della giornata. Nelle ultime due uscite ho potuto spingere per vedere dove siamo, per iniziare a eliminare i problemi”.
 
Quali sono le differenze? 
“Ci sono sicuramente alcune differenze, soprattutto nella carenatura. Considerando la guida, la geometria è molto simile e la posizione di guida anche. Di fatto stiamo usando la stessa sella e lo stesso serbatoio dell’anno scorso, quindi direi che è simile. Per quanto riguarda la gestione del telaio non è così diversa, ma ci sono alcune cose qua e là. Abbiamo molto lavoro davanti a noi, per vedere quale direzione prendere”.
 
Tu e Bradl state lavorando a stretto contatto o ognuno ha preso la sua strada?
“Per il momento, alcuni dei difetti tecnici che sono apparsi all’inizio della giornata erano molto simili. Lui sta facendo il duro lavoro, perché con le mie condizioni fisiche preferisco non fare tante prove – uscendo e rientrando in continuazione. Fortunatamente è riuscito a fare questo lavoro per entrambi, quindi possiamo iniziare a guidare nella forma corretta”.
 
Cosa ti è successo e come ti senti ora?
“Stavo facendo flat track in Spagna, a novembre, tra i test di Aragon e quelli di Jerez. Il piede è rimasto bloccato mentre stavo entrando in curva e si è girato. In quel momento si è strappato il MCL, così sono tornato negli Stati Uniti per farmi vedere da alcuni dottori e sono stato operato. Sono sulla strada giusta, ma non sono ancora al 100%, questo è uno dei motivi per cui non ho fatto molti giri oggi. Voglio mantenere la calma e i dottori mi hanno dato l’ok per guidare – ho la forza necessaria, ma non riesco a completare il giusto movimento. Ho bisogno ancora di un paio di settimane di riabilitazione, per poi essere vicino al 100% a Phillip Island.
 
Cosa speri di provare qui a Jerez? 
“Abbiamo sicuramente bisogno di provare alcune strategie del freno motore, ma stiamo ancora lavorando su alcuni piccoli problemi tecnici che si presentano sulla nuova moto. Abbiamo molto lavoro davanti a noi, ma i tempi con una nuova moto non arrivano subito, quindi speriamo di poter iniziare il più presto possibile. Ovviamente le mie condizioni fisiche non mi permettono di fare 100 giri in un giorno, quindi stiamo cercando di lavorare in maniera intelligente, tenendo a mente che si tratta solo di un test e manteniamo la calma”.

Ti preoccupa il ginocchio? 
“Ho bisogno di più riabilitazione per avere più forza e recuperare nuovamente il movimento, ma in realtà mi sono sentito meglio di quanto pensassi”.