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Paul Denning di Yamaha parla degli obiettivi del 2016 e oltre

Monday, 25 July 2016 07:53 GMT

Il team Principal racconta al WorldSBK.com della stagione corsa finora, del ritorno della marca e di cosa porterà il futuro 

L’arrivo del PATA Yamaha Official WorldSBK Team ha visto Yamaha tornare nel MOTUL FIM Superbike World Championship nel 2016, con una nuova YZF R1 che aveva ottenuto vittorie internazionali, pronta a conquistare il paddock. Dopo aver raggiunto una buona velocità, soprattutto nella qualifica, e dopo aver fatto alcuni progressi, il WorldSBK.com ha raggiunto il team principal Paul Denning nel recente GEICO US Round per parlare della prima metà dell’avventura nel World Superbike, e della direzione intrapresa.
 
"È stato impegnativo" ha detto Denning parlando della stagione disputata. "Siamo stati un po’ sfortunati e nel momento in cui stavamo facendo progressi sulla moto con il contributo di Yamaha Japan, entrambi i piloti si sono infortunati. L’infortunio di Sylvain è stato molto più grave di quello di Alex, che si è fratturato la clavicola a Sepang, non correndo a Donington e rientrando a Misano".
 
Il campione del WorldSBK 2014 Sylvain Guintoli, dopo l’high side di Imola si sta riprendendo solo ora e il suo compagno di squadra Alex Lowes si è fratturato la clavicola in Gara2 a Sepang. Sebbene volesse correre il suo round di casa a Donington Park, l’inglese ha dovuto rinunciare ed è rientrato a Misano, anche se non completamente guarito. Ora è tornato in forma e può nuovamente spingere.
 
“Il passaggio da Suzuki a Yamaha non è stato solo quello di utilizzare una moto nuova, ma si è trattato di cambiare un nuovo metodo di lavoro” ha continuato Denning. “In passato la Crescent era l’unico responsabile e nonostante siano stati ottenuti buoni risultati, è impossibile competere con le moto ufficiali per l’intera stagione. Ora siamo in grado di farlo come un vero racing team e la Yamaha sviluppa la moto sia in Europa che in Giappone, ovviamente su nostro suggerimento: abbiamo alle spalle una struttura più grande e complessivamente migliori risorse.
 
“Dopo aver dedicato molto tempo allo sviluppo della nuova ECU in MotoGP e aver fatto molti progressi come dimostrano i risultati di Rossi e Lorenzo, ora si sono liberate altre risorse per il progetto WorldSBK e questo sta facendo la differenza. Sull’elettronica e sul telaio… e naturalmente Alex, correndo la 8 Ore di Suzuka su una moto Yamaha Factory è stato in grado di valutare le differenze e lavorando con gli ingegneri li ha aiutati a capire ciò che può migliorare questa moto, anche considerando l'uso delle gomme Pirelli. È stato un grande aiuto e dobbiamo ringraziarli: senza di loro non saremmo in grado di competere con Kawasaki e Ducati. L’organizzazione comporta delle sfide nel modo di lavorare e nella flessibilità, ma questa è la strada che porta a vincere”.
 
Vincere è sempre la parola d'ordine in ogni paddock del motorsport, e soprattutto in quelli in cui il trofeo denota i campioni del mondo. Dopo i progressi compiuti, quali sono gli obiettivi fissati per il resto di questa stagione e per la prossima?
 
"La moto ha fatto grandi passi in avanti nelle ultime 3 o 4 gare", continua Denning, con il progetto che ora sta iniziando a prendere una forma sempre più impegnativa. “L’input dato dal Giappone è stato molto importante, e inoltre le aree in cui dobbiamo migliorare sono più definite. Tutto è focalizzato sul 2017, anche se, ovviamente, stiamo cercando di ottenere i risultati migliori per alzare il bilancio di questa stagione. Ma in realtà, puntiamo a sfidare gli avversari alla lotta del campionato nel 2017”.
 
Prima che il 2017 inizi, ci sono ancora quattro round in cui nel paddock del WorldSBK ci sarà la lotta al titolo, con il primo appuntamento al Lausitzring, in Germania, a settembre con cui si concluderà la pausa estiva e i motori torneranno ad accendersi.