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Fernandez, da rookie a vincente in Superstock 600

Wednesday, 7 October 2015 14:36 GMT

Secondo a Jerez e vincente a Magny-Cours, il talento spagnolo chiude la stagione Superstock 600 in forma smagliante.
 

Augusto Fernandez si è dimostrato a tutti gli effetti uno dei protagonisti in positive dell’edizione 2015 del Campionato Europeo Superstock 600, riuscendo a conquistare il successo nell’atto conclusivo di Magny-Cours dopo il secondo posto nella gara di Jerez.

In una gara condizionata pesantemente dalle cadute, il diciottenne pilota madrileno, da tempo residente a Maiorca, ha sfruttato appieno dell’occasione non solo evitando la scivolata (nonostante qualche spavento) ma anche risalendo, grazie alla vittoria, fino al quarto posto in classifica.

“Avevamo la possibilità di risalire in classifica, ma solo in caso di problemi per i nostril avversari” ha spiegato Fernandez in un’intervista con WorldSBK.com, che si era presentato a Magny-Cours al sesto posto dietro a Niki Tuuli ed Andrea Tucci, entrambi fuori gioco per cadute durante la corsa. “Credo che quest’anno abbiamo fatto un buon lavoro, nonostante qualche errore da esordiente. Guido in maniera abbastanza fluida, il cadere non è una mia caratteristica”.

Il 2015 ha visto Fernandez fare il salto in STK600 grazie al titolo ottenuto nella Pata European Junior Cup, powered by Honda dell’anno precedente.

“Credo che ho imparato molto quest’anno” ha continuato lo spagnolo. “I miei due anni in EJC mi hanno davvero aiutato, visto che ho imparato come si guida in mezzo al gruppo ed ho conosciuto la maggior parte dei circuiti europei. Le moto però erano molto vicine alla serie. In Superstock 600 la moto era una da corsa, in tutti i sensi ed il lavoro con la squadra era ad un altro livello. Da me avevano bisogno del feedback sulla moto, sulle gomme etc. In EJC ovviamente questo non avveniva.

Abituato prima a far parte di un team composto esclusivamente da sé stesso e dal padre suo omonimo, il giovane Augusto Fernandez ha spiegato: “Fino allo scorso anno ho sempre lavorato solo con mio padre; se non c’era lui a cambiarmi le ruote, nessun altro lo avrebbe fatto.

Una volta terminata l’intervista con il numero 37, suo padre ha aggiunto:

“Augusto ha dimostrato ciò che doveva dimostrare. Ha fatto molto bene quest’anno. Era importante stare con i primi per poter dimostrare le potenzialità per l’anno seguente. Negli ultimi eventi è riuscito a battagliare con i piloti di testa di quest’anno”.