Jonathan Rea e Leon Haslam si preparano ad affrontare la gara di casa del Pata Honda Team con l'obiettivo di continuare a migliorare il proprio rendimento in pista dopo le buone indicazioni dei primi due round. Gli evidenti miglioramenti mostrati dalla CBR1000RR Fireblade SP da inizio stagione rappresentano un'iniezione di fiducia per i due piloti britannici, che ad Assen in passato hanno ottenuto risultati molto positivi.

Rea ed Haslam sono arrivati in Olanda in anticipo rispetto al resto dei piloti WSBK, per prendere parte all'ormai classico 'Pitstop Day' organizzato sabato scorso da Ten Kate presso il quartier generale di Nieuwleusen, situato a soli 70 km di distanza dal TT Circuit di Assen.

Rea vanta su questa pista ben quattro successi di gara e due piazzamenti sul podio, mentre Haslam ha chiuso nella top 3 in tre occasioni, due delle quali nel 2009 in sella alla Honda satellite del Team Stiggy Racing.

Jonathan Rea: "Sono ansioso di scendere in pista ad Assen perché è un tracciato che mi piace molto. Ci sono molti punti dove poter effettuare sorpassi e solitamente si forma un bel gruppo in testa, del quale spero in caso di far parte questo weekend. Ho girato a lungo su questa pista in passato, anche fuori dai round, per sviluppare la moto, quindi penso di poter trovare velocemente un buon set-up. Ovviamente, gran parte di ciò dipenderà dal meteo, che solitamente è tutto fuorché stabile qui nel mese di aprile. C'è sempre un'atmosfera stupenda in questo circuito, è la gara di casa della squadra e la scorsa settimana ho preso parte al 'Pitstop Day' al quartier generale Ten Kate, con un pubblico da record. E' stato il modo migliore per iniziare la trasferta."

Leon Haslam: "La settimana appena trascorsa in Olanda è stata fantastica. Io e Johnny abbiamo avuto l'opportunità di allenarci con le nostre bici da corsa e il Pitstop Day di sabato è stato più affollato che mai. Non vedo l'ora di scendere in pista, amo il tracciato di Assen e sono fiducioso in vista del weekend, visti i miglioramenti recenti della moto. Abbiamo avuto qualche problema di messa a punto ad Aragon, ma è stata più che altro colpa nostra, penso, e i risultati sono stati decenti anche se non all'altezza delle aspettative. La caduta in prova non mi ha causato traumi, solo un grande spavento, e non dovendo prendere parte ad una maratona posso dire che sarò in grado di dare il massimo senza particolari problemi."